La perdita del controllo della funzionalità urinaria è un problema di frequente riscontro nei soggetti affetti da patologie neurologiche.
La vescica è un organo cavo molto distendibile che funziona come un serbatoio per l’urina prodotta dai reni. La parete della vescica è formata da due strati di fibre muscolari lisce perpendicolari tra di loro, chiamate muscolo detrusore, che, a livello del collo della vescica, assumono una configurazione circolare per formare lo sfintere interno.
L’urina viene espulsa tramite un condotto chiamato uretra, molto più lunga nel cane maschio rispetto alla femmina.
Quando un animale viene portato in visita per problemi legati all’urinazione è innanzitutto necessario assicurarsi che le anomalie della minzione non dipendano da una patologia dell’apparato urinario (infezione, neoplasia, litiasi, etc.).
L’anamnesi, cioè la raccolta delle informazioni fornite dal proprietario, è fondamentale per determinare se l’animale è consapevole di avere la vescica repleta e se dimostra la necessità di urinare. La capacità di produrre un getto continuo di una certa portata fornisce informazioni per quel che riguarda la funzionalità del muscolo detrusore. Se distraiamo l’animale e quest’ultimo smette di urinare vuol dire che vi è un controllo volontario della minzione e che vi è integrità delle fibre afferenti dalla corteccia cerebrale allo sfintere uretrale esterno. In un animale che perde urina dobbiamo valutare se ciò avviene perché gli sfinteri uretrali hanno perso il proprio tono, o perché la vescica è talmente distesa che un incremento della pressione addominale determina la fuoriuscita di piccole quantità di urina anche quando il tono degli sfinteri uretrali è normale. È sempre bene palpare la vescica e pro v a re a svuotarla manualmente per avere ulteriori informazioni sul tono degli sfinteri uretrali.
La vescica è riccamente innervata attraverso un sistema piuttosto complesso che coinvolge numerosi tratti del Sistema Nervoso, da strutture contenute all’interno del cranio, al midollo spinale che decorre all’interno della colonna vertebrale fino ai nervi periferici.
La molteplicità delle strutture nervose deputate al controllo della minzione e la necessità di una fine coordinazione delle loro funzioni fa sì che per individuare la lesione che impedisce all’animale di urinare correttamente sia necessario ricorrere ad una visita attenta e ad alcuni esami collaterali ogni volta che si sospetta un’alterazione della funzionalità urinaria.
Si parla di “vescica neurogena” quando la disfunzione vescicale è dovuta ad anomalie congenite, lesioni o patologie cerebrali, del midollo spinale o dell’innervazione locale della vescica e del suo sbocco.
Le lesioni neurologiche possono essere suddivise in due categorie: lesioni da motoneurone superiore, a cui consegue la “vescica neurogena spastica” (contratta) e lesioni da motoneurone inferiore, che determinano la “vescica neurogena ipotonica” (flaccida).
LESIONI DA MOTONEURONE SUPERIORE (MNS)
Le lesioni da motoneurone superiore (MNS) sono localizzate tra il centro pontino della minzione e il settimo metamero spinale lombare (L7).
Quando l’animale presenta una lesione da motoneurone superiore non è in grado di svuotare la vescica, che di conseguenza si presenta fortemente distesa. La vescica è difficile se non impossibile da svuotare manualmente, e l’animale perde urina solo quando viene preso in braccio oppure quando assume particolari posizioni che determinano un aumento della pressione addominale.
Nei soggetti con alterazioni della minzione da MNS il tono muscolare degli arti posteriori è normale o aumentato.
La causa più frequente di alterazioni della minzione da MNS è rappresentata dalle patologie del midollo spinale toraco-lombari (metameri spinali T3-L3), quali: ernie discali, fratture, sublussazioni, lussazioni vertebrali, emboli fibrocartilaginei, neoplasie spinali, malformazioni vertebrali o midollari.
In questi soggetti, oltre a trattare la causa primaria della lesione spinale mediante terapia medica o chirurgica è essenziale svuotare la vescica almeno ogni otto ore attraverso premitura manuale o cateterismo vescicale.
Per prevenire e fronteggiare le infezioni urinarie legate al ristagno di urina in vescica è spesso necessario ricorrere alla somministrazione di antibiotici.
Per facilitare lo svuotamento manuale della vescica ed aiutare l’animale ad urinare da solo è anche possibile impiegare farmaci alfa-bloccanti quali la Fenossibenzamina, che consente di ridurre il tono dello sfintere uretrale interno, oppure miorilassanti, come il Diazepam, che determina una diminuzione del tono dello sfintere uretrale esterno.
Gli alfa bloccanti ed i miorilassanti possono essere impiegati in associazione. Spesso sono necessari alcuni giorni di terapia prima che vi sia un buon rilasciamento degli sfinteri e si riesca a svuotare manualmente la vescica. Soltanto in questo momento si può eventualmente utilizzare un parasimpaticomimetico come il Betanecolo per stimolare la contrazione del detrusore..
Se la lesione spinale è reversibile e la vescica viene gestita adeguatamente, la funzionalità urinaria può essere recuperata.
LESIONI DA MOTONEURONE INFERIORE (MNI)
Le lesioni da motoneurone inferiore (MNI) interessano i metameri spinali sacrali (S1-S2-S3) e/o le radici nervose e/o i nervi spinali (nervo pelvico e nervo pudendo) che originano da S1-S2-S3.
In presenza di lesioni a questi livelli, la vescica si riempie e si svuota da sola con facilità ma non vi è un controllo volontario della minzione: spesso l’animale perde piccole quantità di urina in continuazione. La vescica ha consistenza flaccida, ed è facile da svuotare manualmente. Minori sono le resistenze quando si svuota manualmente la vescica, minore è il tono dello sfintere uretrale esterno, quindi più grave è la lesione.
I soggetti con alterazioni della minzione da MNI possono presentare anche una riduzione del tono muscolare degli arti posteriori e della coda con paresi o paralisi flaccida.
Dato che i metameri spinali S1-S2-S3 sono localizzati all’incirca a livello di quinta vertebra lombare (L5), una qualsiasi lesione tra la quinta vertebra lombare ed il sacro può determinare una lesione da MNI. Le eziologie più frequenti includono: fratture sacrali, sindrome della cauda equina, patologie discali a livello di L5-L6 o L6-L7 o L7-S1, fratture, sublussazioni, lussazioni vertebrali a livello di L5-L6 o L6-L7 o L7-S1, neoplasie vertebrali (da L5 a S3), neoplasie midollari ed emboli fibrocartilaginei a livello di metameri spinali S1-S2-S3 e lesioni bilaterali del nervo pelvico o del nervo pudendo in seguito a traumi o a interventi chirurgici.
Anche in presenza di una lesione da MNI è di fondamentale importanza svuotare regolarmente la vescica almeno ogni otto ore. Se il tono degli sfinteri è fortemente ridotto o assente si può intervenire famacologicamente cercando di stimolare il tono e la contrattilità del detrusore con del Betanecolo. A volte è anche necessario associare un trattamento con Fenossibenzamina per consentire il rilasciamento dello sfintere uretrale interno.
La terapia farmacologica spesso non dà risultati soddisfacenti e la prognosi è infausta, soprattutto quando non vi è un recupero del tono degli sfinteri anale e uretrale. Quando la lesione interessa solo i nervi periferici può esserci un miglioramento della lesione nell’arco di alcune settimane o mesi in relazione alla gravità.
Oltre che per prevenire infezioni delle vie urinarie, nei soggetti colpiti da alterazioni neurologiche della minzione è molto importante evitare che la vescica rimanga distesa per tempi lunghi per evitare che le cellule muscolari lisce del muscolo detrusore perdano irreversibilmente la capacità di contrarsi. Pensiamo ad un palloncino: una volta gonfiato eccessivamente è impossibile che, una volta sgonfio, torni alle dimensioni iniziali.
La collaborazione con il proprio Medico veterinario di fiducia è fondamentale per riuscire a gestire correttamente gli animali che soffrono di alterazioni neurologiche della vescica la collaborazione con il proprio Medico veterinario di fiducia è fondamentale. Il Veterinario può insegnare come effettuare correttamente lo svuotamento manuale della vescica, evitando quindi le problematiche legate alla sovradistensione.
Articolo a cura della Clinica Veterinaria Borgarello.
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