Le fistole perianali sono una malattia cronica , dolorosa e progressiva dei tessuti perianali e del retto.
La malattia può colpire cani adulti di qualsiasi razza ed età ma si osserva più frequentemente nel Pastore Tedesco; in questa razza infatti la condizione presenta evoluzione e gravità diverse da quelle della maggior parte delle altre razze canine. La completa patogenesi non è del tutto chiara, ma è probabile che ci sia una predisposizione genetica e anatomica con meccanismi immunomediati. Secondo un’ ipotesi anatomica infatti la causa sarebbe da ricercare nella conformazione del Pastore Tedesco e nelle angolature richieste dallo standard sul treno posteriore con attaccatura della coda particolarmente bassa e trazione dei tessuti sottocutanei e vascolari della sede anale. Esiste poi l’ipotesi istologica che parte dall’osservazione che le lesioni riscontrabili sono molto simili a quelle della piodermite profonda del Pastore Tedesco e che in questa razza la cute presenta un’elevata densità di ghiandole sudoripare apocrine e follicoli piliferi. Si sospetta infine una patogenesi immunomediata per l’infiltrato linfoplasmacellulare presente e per la risposta clinica alla terapia con la ciclosporina.
I sintomi iniziali vengono riferiti dal proprietario che spesso nota come l’animale cerchi insistentemente di leccare la parte posteriore, talvolta provocandosi gravi auto traumatismi. Altri segni clinici osservabili possono essere:
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Tenesmo
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Dischezia
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Cattivo odore
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Dolore
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Atteggiamento basso della coda
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Costipazione ( dovuta al dolore)
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Scolo ematico/purulento maleodorante
Raramente , e comunque solo nelle fasi iniziali, tali lesioni possono assumere un andamento lineare (ragadi), più tipicamente si presentano come tragitti a sviluppo sinuoso e/o serpiginoso, con vari gradi di estensione e profondità fino alla formazione di ampie ulcere crateriformi, non di rado confluenti ed associate ad essudazione purulenta e maleodorante.
La diagnosi si basa sul segnalamento ( il Pastore Tedesco è senz’altro la razza maggiormente predisposta , tuttavia, le fistole perianali possono manifestarsi anche in altre razze, tra cui i Barboni, Bassotti a pelo duro etc) ed esame fisico: nelle fasi iniziali della malattia sono presenti soltanto delle piccole macule iperpigmentate ai lati dell’ano già associate a dolore. Successivamente le zone iperpigmentate diventano ulcerative e fistolose. Nei casi più gravi e cronicizzati, le lesioni sono di tipo proliferativo-fibroso.
La conferma diagnostica si ha con l’esame istopatologico che descrive un tessuto flogistico caratterizzato da un’infiltrazione di cellule linfoidi, di plasmacellule e di eosinofili.
Le soluzioni terapeutiche sono:
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Terapia medica: si basa sull’impiego di molecole immunomodulatrici associate ad antibiotici ad ampio spettro sistemici. L’ utilizzo della ciclosporina ha consentito di ottenere la remissione del quadro clinico in molti casi. Localmente è consigliata sempre un’accurata igiene locale e una disinfezione della zona perianale con soluzione fisiologica sterile o antisettici topici (a base di clorexidina,Tris-EDTA…)
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E’ consigliato anche abbinare un’alimentazione iperdigeribile, ricca di fibra o ipoallergenica.
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Molto efficace è senza dubbio anche la terapia laser con evidenti effetti antinfiammatori, biostimolati, antiedemigeni e analgesici.
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Raramente , da riservare ai casi più gravi e non responsivi si possono trattare con la chirurgia di fistolectomia
Molti pazienti possono essere trattati con molto successo, tuttavia la prognosi è riservata e possono essere necessari trattamenti medici ripetuti
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