Cani, lupi, razze, selezione, domesticazione, branco, alpha, dominanza, razze da lavoro, selezione da bellezza, inbreeding, malattie genetiche, tare ereditarie, razze da laboratorio.
Questi sono i termini più comuni quando nei post sui social si parla di cani.
Ma chi è il cane? O meglio, cos’è un cane? Perchè abita con noi?
In fondo è una bocca in più da sfamare, eppure convive con l’uomo fin dalla notte dei tempi.
Com’è che noi e loro abbiamo fatto “amicizia”?
Le teorie sono molte. Si pensava che fosse stato l’uomo, seguendo un processo di selezione Darwiniana, a creare il cane partendo dal lupo.
Poi sono arrivati altri studi, altre ricerche, altri scavi e la teoria sulla domesticazione del cane è stata rivista, questo grazie sopratutto agli studi dei coniugi Coppinger: non siamo stati noi ad addomesticare loro, ma hanno scelto loro di vivere vicino a noi.
Come?
E’ bastato che l’uomo si riunisse in villaggi, creando così una nuova “nicchia ecologica”, un nuovo ambiente dove si poteva trovare molto cibo senza sforzo, erano i nostri avanzi, i nostri scarti.
Un animale molto simile al lupo ha cominciato a frequentare I confini dei nostri villaggi, a pattugliarli, a mangiare gli avanzi “tenendo pulito”, a segnalare l’arrivo di estranei, poi forse ad accompagnare gli uomini a caccia, cambiando la natura di animale selvatico ed in pratica autoaddomesticandosi.
Inizia a cambiare la struttura sociale, non servono i branchi per fare gli spazzini.
Cambia il carattere, diminuisce l’aggressività, che serve a cacciare animali più grandi.
Si modifica l’aspetto, diminuisce la taglia, la dimensione del cervello, la lunghezza dei denti, il colore del mantello, la forma delle orecchie.
Sono gli effetti della domesticazione!!
E come siamo arrivate alle razze odierne?
Con un processo lungo migliaia di anni, forse un po’ rovinato negli ultimi cinquanta.
L’uomo ha visto che c’erano dei cani più adatti a fare la guardia, altri più adatti alla caccia, due dei lavori più antichi svolti dai nostri fedeli compagni.
Le tipologie di cani iniziano a differenziarsi, l’uomo ci mette del suo, scegliendo di far riprodurre gli esemplari più bravi in quel particolare lavoro e dando loro cibo di qualità come le crocchette grain free
La selezione è stata quindi fatta da sempre non guardando l’aspetto fisico, se non in minima parte, ma l’aspetto caratteriale e selezionando un cane per quel particolare compito, l’aspetto di quel cane veniva fuori da se. Non è un caso se i segugi si assomigliano tutti nella morfologia, così come i levrieri, i cani da guardia del gregge, i cani da presa, i bracchi. Una certa morfologia era accompagnata da determinate caratteristiche caratteriali.
Ora invece le cose sono cambiate, pretendiamo di selezionare i cani facendo il contrario di quello che ci ha portati alle razze attuali: li vorremmo selezionare quasi esclusivamente in base all’aspetto fisico, fregandocene del carattere, della salute e delle caratteristiche mentali che tale hanno reso una razza.
Ma per fortuna ci sono ancora allevatori ed appassionati che amano i cani, la loro storia, le loro differenze e si impegnano per continuare a mantenere le loro doti, non li vogliono omologare, non vogliono annullare il loro carattere per permettere a chiunque di tenere qualsiasi cane in qualsiasi ambiente.