Lui è Simone Salvini, chef di fama internazionale, rappresenta l’avanguardia nell’alta cucina naturale. Sarà ospite d’eccezione al nostro meeting “40 anni dalla parte degli animali” nella sezione “Allevamenti & Scelta vegana”, venerdì 9 giugno 2015 alle 11.00 presso il Palazzo Santa Chiara, in Piazza di Santa Chiara 14 a Roma (dietro il Pantheon).
Gli abbiamo fatto qualche domanda per conoscerlo meglio.
Quando e come hai conosciuto LAV?
L’ho incontrata tanti anni fa, ho incontrato dei libri che parlavano di anti vivisezione, quindi riconducibili a questa magnifica associazione. Poi nell’ottobre 2009 siamo stati insieme a Montecitorio, io a cucinare e la LAV, nella persona di Gianluca Felicetti a parlare dei temi cari all’associazione. È stata una bellissima giornata, io ho cucinato per i deputati, mentre il mio maestro Pietro Leeman è salito anche alla Camera a parlare, insieme ad alcuni onorevoli, su questi temi. Avevo conosciuto LAV tanti anni prima e poi nel 2009 sono proprio sceso in campo. Il rapporto si è poi intimizzato perché per tre anni ho avuto un ristorante a Roma, vicino alla sede nazionale LAV e lì ho re-incontrato tantissimi amici.
Oggi per te cosa significa LAV?
Significa una bella possibilità per tutte quelle persone che hanno desiderio di approfondire certi argomenti, la LAV si è sempre caratterizzata per aver avuto al suo interno delle persone capaci, eleganti, che hanno avuto la forza di stare nel mondo e combattere per degli ideali davvero virtuosi. LAV, a differenza di altre associazioni, è per lo stare nel “mondo”, si pone a favore del cambiamento, però a partire dall’interno del mondo stesso. Questa è una delle qualità più straordinarie che riconosco in LAV.
Cosa auguri a LAV per il suo futuro?
Che abbia sempre più seguito in termini di iniziative nella sensibilizzazione su questi temi, non solo anti vivisezione quindi, ma più in generale, sui temi inerenti il rispetto che si deve nutrire non solo verso gli uomini ma verso tutto ciò che ci circonda. Un augurio molto semplice, perché gli argomenti che tratta LAV non hanno né limiti logistici, né limiti temporali: sono validi in tutto il mondo e qualsiasi sia l’epoca di riferimento.
“Sono una persona che ha scoperto l’alimentazione 100% vegetale cinque anni fa, a 43 anni, partendo da un problema di salute. Parallelamente ho conosciuto il fascino della cucina veg e dell’insegnamento di Simone Salvini, che ha contribuito al mio cambiamento, in modo forte, facendomi “riconoscere” tutti gli aspetti etici e ambientali legati alle scelte a tavola. Il mio cambiamento è stato radicale e immediato. In un mese! E non ho mai più avuto dubbi, da onnivora convinta quale ero”.
Si presenta così Eleonora Marongiu, allieva di Simone Salvini, anche lei ospite del meeting “40 anni dalla parte degli animali” nella sezione “La ricetta per cambiare menu”, venerdì 9 giugno 2017 alle ore 12.00.
Le abbiamo fatto qualche domanda per conoscerla meglio.
Come e quando hai incontrato LAV?
LAV è nei miei ricordi da sempre, “amavo” gli animali come tutti, inorridivo nei confronti della vivisezione, ma con le solite idiosincrasie che contraddistinguono i più. Non facevo il collegamento necessario.
Cosa significa LAV per te oggi?
LAV per me è per me speranza e consolazione, fonte di conoscenza, luogo d’informazione veicolata con linguaggio molto “semplice”. LAV è punto di riferimento per gli animalisti in Italia. L’animalista è una persona di coscienza, che ama la vita di tutti, che non si arroga il diritto di vivere distruggendo gli altri, perché consapevole del fatto che distruggerebbe anche se stesso, ci vuole LAV per far capire come dovremmo essere!
Cosa auguri a LAV per il futuro?
Un futuro roseo, con la mia esortazione ad andare avanti, a non dare spazio allo sconforto per eventuali sconfitte ma al contrario pensare a quanto bene si è fatto, Auguro a quest’associazione 100 di questi giorni e avanti così.
