E’ la prima cucciolata di cani da orso nel Trentino: nove splendidi esemplari nati in casa di Cristina Pedroncelli, un’amante dei cani che abita a Fai. Pochi conoscono questa razza che ha origine in Russia prima di diffondersi nella regione finnica della Carelia e, successivamente, nei paesi scandinavi, in Canada e in Alaska. Il cane da orso è assai utile perché difende l’uomo e, nel contempo, pure l’orso. Nel senso che questa razza non teme il plantigrado, anzi lo infastidisce abbaiando in maniera sguaiata e mordendogli i garretti degli arti posteriori. Sicché, quando l’orso si gira di scatto per difendersi, il cane, con un balzo improvviso, salta dalla parte opposta e continua a mordicchiargli le articolazioni posteriori, finché il plantigrado si allontana e non tornerà mai più in quel posto, salvando la propria pelle evitando il rischio di essere abbattuto.
Questo animale è un cane da caccia della famiglia degli spitz, molto agile, di taglia media con un peso medio di 25 chili, di colore nero-bianco con corporatura robusta e arti vigorosi. Ha un fiuto particolare non solo per i plantigradi, ma anche per altre belve come lupi, linci e cinghiali. I cani Karelian (questo il nome della loro razza) non hanno minimamente paura degli animali selvatici e, anche se sembra strano, non sono aggressivi nei confronti dell’uomo. Anzi: posseggono un istinto protettivo verso l’essere umano, sono docili, ubbidienti e sono molto affettuosi, quasi come i Labrador.
Ma come sapeva la signora Pedroncelli dell’esistenza di questo cane? «Tre anni fa avevo visto un servizio in televisione – risponde – riferito alla Provincia di Trento che aveva acquistato tre cani di razza Laika, di provenienza siberiana, anche loro nemici degli orsi. Così iniziai a documentarmi in internet e scoprii che esisteva il cane di razza Karelian, più comunemente conosciuto come cane da orso. Amo spesso passeggiare nei boschi della Paganella, dove più volte sono stati avvistati gli orsi. E siccome sono una gran fifona, non mi vergogno a dirlo perché non sono sicuramente l’unica, ho cercato dove poterli acquistare».
E dove li ha trovati? All’estero? «No, sembrerà strano ma li ho acquistati proprio qui in Italia: il maschio in un allevamento sul lago d’Orta, nel Novarese, e la femmina, invece, l’ho trovata in un allevamento della provincia di Savona».
E quando passeggia con questi cani nei boschi, come si comportano? «Loro sono sempre attenti e concentrati; guardano ovunque e garantiscono al padrone la massima protezione da possibili aggressioni dell’orso».
Ha mai incontrato l’orso assieme ai suoi cani? «Finora, fortunatamente, mai. Però li ho portati, appena acquistati, al Parco faunistico di Spormaggiore e quando hanno visto l’orso, hanno cominciato a ringhiare e ad avvicinarsi al recinto abbaiando come dei forsennati».
In casa, come si comportano? «Come tutti gli altri cani: nella massima normalità».
E i vicini, che dicono? «Quando spiego che sono cani da orso, prima la gente si spaventa e poi s’incuriosisce. Mi chiedono perché li ho acquistati e tutte le informazioni possibili, che peraltro si possono trovare facilmente anche in internet. Da quando ho questi due cani, mi sento molto più sicura quando vado a passeggio nei boschi».
E quanto costano? «E’ una razza piuttosto rara e difficile da trovare; il loro prezzo varia tra i 700 e i 1.300 euro. Io ho cercato a lungo in internet dove poterli acquistare e, in famiglia, siamo davvero felici perché sono cani pure giocherelloni. Si sono ambientati subito, appena li ho portati a casa. Mio figlio Giovanni si gode un mondo a portarli a spasso e pure loro amano, seppur tenuti al guinzaglio, sbizzarrirsi nei nostri boschi».