“Un cagnolino che abbaiava contro un ragazzo di colore sulla spiaggia di Alassio, alcuni bagnanti che ridono e applaudono e lo incitano, io che non credo ai miei occhi e li invito a fermarsi. Loro sghignazzano e una signora mi offende pesantemente con i soliti riferimenti sessuali a me e ai migranti“. Inizia così questa assurda storia che viene da Alassio. Inizia con un post su Facebook di una donna che racconta quanto è le è successo in spiaggia e che, dopo alcuni giorni, l’ha costretta anche a togliersi da Facebook per tutti gli insulti che aveva ricevuto.
La vicenda, senza social network, sarebbe probabilmente rimasta nell’ombra. Il cane, in fondo, non può essere certo definito razzista. I fatti. Secondo il racconto fatto dalla donna su Facebook, un cagnolino avrebbe abbagliato ad alcune persone di colore provocando l’ilarità dei presenti. Come ha cercato di spiegare a Repubblica la proprietaria del cane (e di un hotel), si tratta di una questione particolare ma che col razzismo non c’entra nulla. “Si – ha detto – è vero che la signora è stata offesa ma da clienti non del nostro hotel. Però il mio cagnolino non c’entrava niente. E’ un Jack Russell e si chiama Speed. Si, è vero che lui riconosce i negri dall’odore e gli ringhia, ma non ha mai azzannato nessuno“. Ovviamente l’hotel accoglie anche clienti di colore. “Proprio ieri – ha aggiunto la proprietaria a Repubblica – un signore svizzero di colore, molto distinto e a lui Speed non ha mai abbaiato. Lo sa…dipende dall’odore. Razzista? Ma come fa un cane a essere razzista? Io? Macchè, è solo che quando vengono i marocchini a vendere Speed li riconosce subito e li manda va”.