Avere un cucciolo richiede, allo stato attuale, attenzioni molto simili a quelle che si possono rivolgere ad un bambino: quest’affermazione non dev’essere però fraintesa, perché non stiamo parlando di “umanizzare” il cane, ma semplicemente di “educarlo” secondo semplici ma fondamentali regole per una convivenza serena e divertente. Esistono oggi luoghi ideali per imparare a gestire e confrontarsi col nuovo membro della famiglia ovvero le
puppy school o scuole per cuccioli: rimanendo in tema di “affinità” tra uomo e cane, concettualmente esse hanno una funzione molto simile agli asili, con la differenza che vi partecipano tanto i proprietari quanto i cuccioli.
Dal punto di vista del cucciolo queste scuole rappresentano un ambiente sereno, giocoso e “controllato” in cui socializzare con i propri simili di pari età. I primi sei mesi di vita del cane, infatti, sono quelli che ne determineranno il carattere da adulto: tante più esperienze l’animale affronterà in questa fase tanto più sarà probabile che diventi un cane equilibrato e gestibile senza stress in ogni situazione.
Non c’è davvero modo migliore per “imparare a comportarsi” che confrontarsi con i proprii simili!. Per quanto riguarda i proprietari, invece, le puppy school offrono l’opportunità di imparare innanzitutto i rudimenti dell’etologia canina ( linguaggio, comportamento, attitudini) e, sotto il profilo più strettamente “pratico”, di apprendere le tecniche base di educazione del cucciolo tanto in casa quanto nell’ambiente esterno. Il tutto viene solitamente svolto in un clima giocoso e disteso, cosa che rende la scuola per cuccioli non soltanto un percorso utile, ma anche un divertimento.
Negli ultimi quarant’anni il rapporto uomo-animale è radicalmente mutato ed il cane rappresenta indubbiamente il simbolo di tale cambiamento. Inizialmente questi veniva sostanzialmente tenuto all’esterno e utilizzato soprattutto come animale “da lavoro”, guardia o caccia, e gli si richiedeva solamente una limitata base di educazione. Successivamente è stato accolto “in famiglia” spostando l’attenzione su una sfera decisamente più “affettiva”e creando una relazione che va ben oltre le mura di casa: il nuovo membro della famiglia, infatti, oltre ad andare “a spasso” col proprietario viene portato sui mezzi pubblici, nei locali, in vacanza e così via.
Questo è quello che si intende oggi con i termini “
addestramento cane”. Tutto ciò ha ulteriormente esteso il discorso ad un ambito, per così dire, “pubblico” dove bisogna cercare di far coesistere specie diverse con esigenze diverse, nel pieno rispetto delle reciproche necessità. L’animale d’affezione non è più considerato una “proprietà” bensì un essere vivente con dei diritti da salvaguardare al fine di garantirne un reale benessere. Non dimentichiamo che avere un cane dovrebbe essere sempre una scelta consapevole e responsabile, il che impone anche dei “doveri” in primis verso il nuovo “membro della famiglia” e parimenti nei confronti della società in cui viviamo insieme ai nostri animali.
Trascorriamo ormai gran parte del nostro tempo libero con gli animali d’affezione e con essi condividiamo il nostro spazio abitativo oltre all’ambiente esterno. Convivere serenamente, si sa, richiede pazienza, tolleranza, compromessi e regole, ancora di più se parliamo di specie, per quanto affini sotto certi punti di vista, sostanzialmente differenti per molti aspetti: i cani non sono uomini a quattro zampe!. La consapevolezza di appartenere a specie diverse comporta la necessità di conoscere le esigenza etologiche (caratteristiche, linguaggio, abitudini) dei nostri animali.
Un ruolo chiave in tal senso è svolto dal medico veterinario, figura in grado di porsi come interprete tra l’uomo e il pet al fine di raggiungere una relazione piena ed appagante per entrambi. Un altro passo utile e consigliabile a chi ha appena accolto un giovane cane può essere quello di cercare
puppyclass o “scuole”, se preferite, a cui iscriversi proprio nei primi mesi di vita del proprio pet in cui vengono insegnate le basi del linguaggio e del comportamento canino oltre alle tecniche per poterlo educare non soltanto alla vita in famiglia, ma anche ad affrontare insieme a voi il mondo esterno senza che questo diventi uno stress insostenibile!.
Se ti è piaciuto l’articolo,
iscriviti al feed o alla newsletter per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti di TGVET.net.
Lascia un commento per dire la tua o per chiedere informazioni