“Gatti sacri”, “gentil gatti” e “gatti nudi”, dotati di “scatola di cerini”, “geni del guantaggio”, “zampette da scimmia”, ma tutti trattati come veri re e regine dai loro padroni. Sabato e domenica 10 e 11 febbraio, centinaia di gatti hanno invaso il centro sportivo Santa Caterina di Agrate Brianza per la due giorni dedicata a Felina, l’esposizione degli amici a quattro zampe più regali del mondo organizzata dalla FIAF, (Federazione Italiana Associazioni Feline) sotto l’egida del WCF (World Cat Federation).
Occhi aperti e vibrisse aguzzate alla ricerca dei gatti più belli del mondo tra le razze più prestigiose: Sacri di Birmania, Maine Coon, Sphynx, Scottish Fold, Higland fold, Tai di Rama, Ragdoll e chi più ne ha più ne metta, per la gioia di grandi e piccoli amanti del genere.
Sfida agguerrita tra allevatori e proprietari, perché le regole per sbaragliare la concorrenza sono tutto fuorché sottigliezze. Così, se sei uno Sphynx, volgarmente noto come “gatto nudo”, guai a te se hai poche pieghe sul manto glabro e quasi gommoso, anzi, più nasci rugoso più sei fortunato. E le zampette? Dita lunghe e quasi prensili, se sono “da scimmia” sei considerato il top di razza. Sarà per quelle zampe che pare adorino accovacciarsi sulla spalla dei loro umani.
“Geni del guantaggio” in vista, invece, per il cosiddetto “gentil gatto”, il Sacro di Birmania, che potrà sbaragliare gli avversari solo se le due zampette anteriori saranno munite di guantini bianchi: e guai se questi non sono della stessa identica misura. Per il Maine Coon, invece, parte della bellezza risiede in quella nota come “scatola di cerini”, ovvero la parte inferiore del musetto squadrata e pronunciata.
Insomma, allevare mici perfetti e tutt’altro che facile, proprio come giudicarli. Del resto, diventare un giudice all breed, ovvero abilitato a valutare tutte le categorie, c’è davvero tanta tanta strada da fare: «Si inizia con le esposizioni – spiega Annamaria Giussani, vicepresidente della FIAF – poi si va avanti con diventare allevatori, assessori, ovvero le persone che scortano i felini ai tavoli dei giudici. Poi si inizia ad essere allievi giudici, ma solo per una categoria, e pian piano, quando si superano esami per tutte le categorie si diventa giudici all breed. Si tratta di percorsi lunghi decenni».
Anche sfide e gare sono tutt’altro che semplici da seguire per un novellino, ma senza scendere nei dettagli, di bellezza e regalità al weekend felino agratese se ne sono viste a bizzeffe. Come quella sprigionata da Oskar Don Demetra, una Highland Fold di 5 mesi e mezzo giudicato il Best of Best della giornata di sabato 10, o come Bakira e Donna Carlotta che di premi internazionali ne hanno vinti parecchi in altri contesti e che sono tornati a casa con due importanti riconoscimenti: il secondo posto del Best of Best neutri, cioè gatti sterilizzati, e il primo posto delle femmine nella categoria Best Opposite Sex. E poi ci sono Birba e Napoleone, due bellissimi Ragdoll, Merlin de L’Arche de Nestuby o Nikita, Birmani provenienti dalla Francia di un’eleganza leonina rara.
Citarli tutti è impossibile, mentre una menzione speciale meritano dei gattini fuori gara, che erano presenti per cercare casa: si tratta dei mici dell’Associazione Amici Mici che si occupa di randagi e colonie feline, Vicky, Evelina e Bon Bon, gatti speciali in cerca di casa.