Aree Cani Monza: cosa fare, come fare
Aree Cani monza: Il vademecum per una civile convivenza. Ovvero poche e semplici regole per “resistere” felicemente – tutti – nelle aree destinate agli amici a quattro zampe.
Aree Cani: La premessa
Basterebbero un po’ di buon senso e di educazione. È un mantra che va sempre di moda tra i proprietario di Fido. I frequentatori delle aree cani, sulla carta, sono un incrocio tra il Mahatma Gandhi e Alexander Langer. Ambientalisti e pacifisti. Si alternano dopo congruo tempo, non escludono nessuno, raccolgono sempre la cacca dei loro cani e non gettano a terra nemmeno un mozzicone. Bello. Anzi, bellissimo.
Aree Cani: La realtà
Sarebbe perfetto se non fosse una balla. Clamorosa. Le aree cani – e basta doverle frequentare tutti i giorni – sono spesso piene di cacche, allietate da immondizia varia (nonostante i cestini si trovino mediamente a mezzo metro dalle panchine) e occupate quasi sempre dalle stesse persone. Con una felice battuta, qualcuno mi suggerì che alcuni frequentatori sono diventati parte dell’arredo urbano delle stesse. In servizio permanente effettivo. Le eccezioni ci sono. Ma, appunto, sono eccezioni.
Aree Cani: Le regole
Piccole regole di buona convivenza? Chiamiamole così. Ma non solo. Perché a rimetterci, in queste situazioni, sono coloro cui queste aree sono dedicate: i cani. Si tratta di suggerimenti rivolti ai bipedi, perché solitamente (salvo specifiche situazioni) i quadrupedi sono bravissimi ad auto regolarsi.
Aree Cani: I consigli
1) Le aree cani sono aree cani. Non sono la “cumpa” e nemmeno la chat per fare nuove amicizie.
2) L’area cani non è il giardino di casa: attendere va bene, ma non per tre ore. Tutti hanno diritto ad accedervi.
3) Usate l’area cani per quello a cui serve. Sganciare il cane e lasciarlo allo stato brado non fa parte degli usi cui è destinata.
4) Raccogliete le cacche: non è solo una questione di civiltà, ma di salute. Le malattie si trasmettono anche così. N.B. Le aree cani non sono latrine dove sostare il tempo necessario alle evacuazioni.
4/bis) Un’area cani sporca impedisce a chiunque di giocare con il proprio cane. Non è bello lanciare una pallina o un frisbee e doverli recuperare con i guanti.
5) Se il vostro cane è malato evitate di andarci finché la situazione non sarà ristabilita.
Arre cani Monza: seconda parte dei consigli
6) Non tutti i cani amano i loro simili. Non forzate con frasi stupide come “ma il mio è bravissimooooo”. Fidatevi di quel che vi dicono, eviterete spiacevoli esperienze.
7) Se c’è fila per accedere all’area cani, non approfittate del fatto che il vostro cane va d’accordo con quello che c’è dentro. Abbiate rispetto per chi attende perché c’è sicuramente un motivo.
8) Se il vostro cane esprime un disagio a causa dell’irruenza dei suoi simili, non fate finta di non vedere perché siete indaffarati a chiacchierare. Portatelo a fare una passeggiata. Ve ne sarà grato.
9) Se dovete attendere il vostro turno fuori dall’area cani, non fatelo a ridosso delle reti. Rischiate solo di creare inutili tensioni. Canine, ma anche umane.
10) Bambini & Entusiasti: anche con il cane più buono del mondo, evitate di infilare le mani nelle reti. Se desiderate entrare nell’area cani, chiedete prima al proprietario. Non è obbligatorio accarezzare un cane!
Aree Cani: Conclusione
Immagino che adesso qualcuno punterà il dito dicendo: “Ma la sporcizia non la fanno solo i proprietari di cani”. È (in parte) vero. Capita (essendo le uniche aree a non essere chiuse la sera e se ne ignora il motivo) che incursioni notturne abbiano come risultato bottiglie di vetro rotte, lattine e altro. Con tutti i rischi del caso. Ciò non toglie, tuttavia, che per ciò che è stato detto sopra, la responsabilità fa capo ai frequentatori diurni. Basta poco. E non serve essere un premio Nobel. Servono sacchetti (0,50 centesimi) e qualche gioco (una pallina può costare poco meno di un euro). La merce più preziosa è una buona dose di civiltà. E – sorpresa – è gratis…