La nuova tassa sui Cani Domestici, varata dal Governo Gentiloni fa subito discutere. Dovremo pagare anche per i nostri amici a quattro zampe, che mazzata per gli italiani, vip compresi!
Tassa sui cani: la nuova imposta del Governo Gentiloni – Come se non vivessimo già in tempi di crisi. Come se non fossero già abbastanza le bollette (alcune anche esagerate, diciamocelo una volta per tutte!) da pagare. Come se non fosse già difficile arrivare a fine mese per gran parte del popolo italiano. Il Governo Gentiloni ha varato un’altra, pesantissima, tassa che colpirà le povere tasche degli italiani. “Imposta sui Cani Domestici”, il nome è tutto un programma. Il provvedimeto fa già discutere: a finire nel mirino del Governo sono stati i nostri piccoli amici a quattro zampe, a causa della loro cattiva (ma naturale!) abitudine a ‘inquinare’ le strade italiane con i loro bisognini.
Come riportato da ‘Meteoweb’, la nuova tassa infatti, non è stata giustificata con il fatto che il Governo non sa più a cosa aggrapparsi per scucire qualche euro in più agli italiani, ma con la richiesta da parte dell’Unione Europea di varare una manovra finanziaria correttiva: i nostri cagnolini sarebbero dunque paragonati ad un indennizzo monetario per la Comunità Europea, a causa di una loro abitudine naturale.
Tassa sui cani: uno scempio (quasi tutto) italiano – A dirla tutta però, la tassa sui cani è presente in diverse altre Nazioni ma sotto forma di ‘quota fissa‘. La specifica italiana invece, tocca il ridicolo. Per questioni burocratico-economiche, la nostra ICD (imposta sui cani domestici) avrà un costo diverso, caso per caso, in base ad alcuni fattori: il primo ad essere preso in esame sarà la ‘taglia’ del cane (il suo peso); il secondo sarà il CDIR ‘coefficiente di inquinamento relativo’. Quest’ultimo è un elemento, esistente solo nel nostro ordinamento, che esaminerà le razze del cane, raggruppate in determinate categorie corrispondenti a 5 moltiplicatori differenti (da un minimo di 0.5 a un massimo di 1.8) che faranno schizzare alle stelle l’importo da pagare. Questa formula è stata messa a punto in base al “quantitativo ed al potere inquinante degli escrementi mediamente evacuati – parametri che, dicono al CRN – dipendono in buona misura appunto anche dalla razza canina (oltre che dalla stazza)”.
Siamo sgomenti quanto voi. Ma non è finita qui: affinché i cani possano essere facilmente identificati da parte degli organi di controllo, sarà obbligatorio corredarli di un apposito collarino omologato in cui dovrà essere riportata, oltre ai normali dati, proprio la razza e il peso dell’esemplare, pena il sequestro dell’animale. Per conoscere in quale categoria sarà inserito il vostro amichetto peloso, sarà pubblicata a breve sul sito del Governo la tabella con le razze inserite nei 5 scaglioni. Per i cani non presenti nelle categorie, sarà creata invece un’apposita sezione sul sito dell’Agenzia delle Entrate, nella quale i cittadini potranno sottoporre qualsiasi dubbio.
Tassa sui cani: i costi – La tassa rovinerà l’estate degli italiani, entrando in vigore il 1 luglio e per il 2017 si pagherà solo il 50%. Secondo le stime, il Governo guadagnerà grazie a questa tassa circa 3.5 miliardi di €, la cifra richiesta dalla manovra correttiva imposta da Bruxelles. Facendo un rapido calcolo, per gli oltre 11 milioni di “cani tassabili” presenti in Italia, ogni proprietario dovrà pagare, in media, circa 300 euro. Si parla di cani tassabili in quanto saranno esclusi dall’imposta quelli appartenenti ai pensionati sotto la soglia di reddito minimo. Per evitare che qualcuno possa ‘nascondere’ la presenza del proprio cane allo Stato, i cani dovranno essere inseriti negli stati di famiglia dei contribuenti e denunciati nel modello UNICO. Visto il successo ottenuto con il canone Rai, anche l’ICD sarà pagata con la bolletta dell’energia elettrica.
Tassa sui cani: la singolare iniziativa di Salvini – Mentre dal web qualcuno ironizza sulla possibilità di estendere la tassa per ‘par condicio’ anche ai gatti, il mondo della politica si divide. La maggioranza appoggia completamente il provvedimento, mentre le opposizioni si scatenano. Si va dalle proteste del Movimento 5 Stelle, pronto ad organizzare il ‘VaffaDog‘ sulla base del ‘VaffaDay‘, alla singolare protesta di Salvini secondo il quale “la tassa dovrebbero pagarla solo i cani le cui razze sono di origine straniera”, favorendo quindi gli allevamenti di razze italiane. Per sottolineare la sua posizione, il leader della Lega Nord si è presentato a piazza Montecitorio, accompagnato da un nutrito gruppo di attivisti leghisti, con al guinzaglio un cane pastore padano di 80 kg, esponendo uno striscione esemplare: “i cani stranieri caghino a casa loro” .
Tassa sui cani: la posizione di Berlusconi – Silvio Berlusconi ha apostrofato l’ultima legge come “grande rischio per la nostra democrazia, in quanto colpevole di minare la libertà fondamentale dei cittadini“. L’ex Premier, proprietario dei cagnolini Dudù e Dudina e dei loro cuccioli, ha inoltre confermato che uno fra gli impegni futuri di Forza Italia, in caso di vittoria alle prossime elezioni, sarà abolire questa tassa restituendo anche un indennizzo ai contribuenti.
Tassa sui cani: la Brambilla lancia la protesta – Chi invece sembra essere sul piede di guerra è Michela Vittoria Brambilla, fondatrice della Lega Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha annunciato via social di essere pronta ad incatenarsi a Palazzo Chigi, invitando ad una grande mobilitazione nazionale chiunque abbia a cuore le sorti dei poveri cagnolini italiani. Infatti secondo le stime, il provvedimento rischierà di lasciare senza famiglia almeno 2 milioni di cani, facendoli diventare una spesa insostenibile per molte famiglie che fra le lacrime dovranno disfarsi dei loro piccoli amici.
Tassa sui cani: gli sportivi si indignano – A pagare saranno ovviamente i poveri cagnolini e soprattutto la gente comune che si ritroverà una tassa sul groppone tanto inutile quanto inappropriata. Ma non solo: a dover sborsare una grossa cifra per restare insieme ai propri amici saranno anche i vip. Gli sportivi, in primis, sono sul piede di guerra. Marchisio e Bonucci, alla vigilia del big match di domani sera contro il Napoli, hanno espresso la loro totale contrarietà alla nuova legge. Protesta che unisce anche l’altra parte di Torino, con ‘il Gallo’ Belotti che non vorrà di certo pagare per l’amore verso il cagnolino che spesso coccola nelle foto su Instagram insieme alla fidanzata Giorgia.
Tassa sui cani: protestano anche i vip – La protesta non è solo calcistica: come farà Ale Gentile, attualmente fuori rosa a Milano, a pagare la tassa del suo cane? La star dello sci italiano, Sofia Goggia invece, fra una gara e l’altra, potrebbe (magari) decidere di trasferire il proprio cane in Svizzera per evitare di pagare l’imposta. A quanto sembra, diversi fra personaggi dello spettacolo e del mondo della musica, dal vincitore di Sanremo Francesco Gabbani al Rapper J-Ax, passando per Raul Bova e Gabriel Garko, fino ad arrivare a Michelel Hunziker e Belen, vorrebbero organizzare diverse iniziative fra le quali una partita di calcio, sullo stile della ‘Partita del Cuore’, per permettere alle persone in difficoltà di avere i fondi necessari per non abbandonare il proprio cagnolino.
Al fine di fornire un’informazione di massima ai nostri lettori possessori di cani sulla tassazione cui saranno sottoposti i loro animali ed in attesa di conoscere l’attribuzione delle singole razze ai vari scaglioni, abbiamo elaborato per un apposito applicativo con il quale si potranno effettuare diverse simulazioni e calcolare importi massimi e minimi dell’imposta da pagare.