È stata completata da parte della Regione Veneto la consegna delle quattro coppie di maremmano-abruzzesi agli allevatori dell’Alpago, del Col Visentin, del Trevigiano e della Lessinia orientale. Gli otto cani da guardia, acquistati da un allevamento viterbese, e ora inseriti negli ovili a familiarizzare con pastori e ovicaprini, difenderanno le greggi delle quattro aziende dalle eventuali incursioni di lupi e grandi carnivori.
La consegna è avvenuta sulla base di un’accurata selezione da parte di veterinari esperti che hanno individuato le aziende più idonee a garantire l’utilità e il benessere e dei cani pastore, nonché ad impegnarsi per una corretta educazione dei maremmani e per informare eventuali turisti e visitatori di passaggio sul corretto comportamento da adottare. «Il pastore maremmano-abruzzese è un cane intelligente ed equilibrato: – informano gli esperti – i cani consegnati oggi in Veneto, selezionati da ottime genealogie di cani da lavoro, sono ben socializzati con le persone affinché, pur mantenendo un alto istinto di protezione verso gli animali del gregge, non manifestino aggressività nei confronti delle persone. È però importante che chi li avvicina adotti comportamenti corretti, come illustrato nei cartelli di segnalazione, in dotazione agli allevatori che li esporranno nei pressi delle aree di presenza delle greggi protette dai cani: è sconsigliato avvicinarsi troppo, i ciclisti devono scendere dalla bici, chi passeggia con il proprio cane lo deve tenere al guinzaglio».
Tra le “clausole” del contratto di consegna c’è inoltre l’impegno – da parte degli allevatori – di mettere a disposizione della Regione uno o più cuccioli (almeno il 50%) che nasceranno dalle coppie fornite dal progetto comunitario, per darli ad altri allevatori delle aree a rischio che ne faranno richiesta. «La razza maremmano-abruzzese, geneticamente selezionata per fronteggiare assalti e predazioni del lupo, è uno dei migliori presidi di difesa per greggi e armenti – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan – Con la consegna degli otto cani pastore, salgono i 13 gli esemplari da guardia consegnati agli allevatori delle zone montane del Veneto grazie ai fondi del progetto europeo Life WolfAlps. Oltre ai cani pastore, quest’anno la Regione ha consegnato 160 recinti elettrificati e pagato indennizzi agli allevatori colpiti da predazioni per oltre 130 mila euro.
Complessivamente, grazie ai progetti Life Wolfalps e Dinalp Bear, in questi anni abbiamo destinato agli allevatori veneti circa 190.000 euro di risorse per interventi di prevenzione e dissuasione, e – grazie alle risorse regionali ordinarie – è stato sempre garantito l’indennizzo integrale dei danni da predazione accertati. Un impegno considerevole per reintrodurre nei pascoli, nelle malghe e negli allevamenti una cultura di difesa dal lupo e dagli altri grandi predatori selvatici, alla quale il Veneto da secoli non era più abituato». Le segnalazioni più recenti indicano la presenza di sei branchi riproduttivi stabili tra Veneto e Trentino Alto Adige, per un totale stimato di oltre una quarantina di esemplari. Il monitoraggio sistematico, attualmente in corso grazie all’impegno coordinato delle Polizie provinciali, dei Carabinieri Forestali e di volontari formati, fornirà la prossima primavera i dati completi ed esaustivi di presenza e genetica.