L’aterosclerosi è una patologia caratterizzata dalla formazione, nei vasi sanguigni di medio e grosso calibro, di placche che derivano da un accumulo di lipidi e colesterolo nella parete vasale.
La lesione esordisce nello strato profondo dell’intima e si complica con proliferazione ed ispessimento delle fibre elastiche, atrofia delle cellule di giunzione e fenomeni di calcificazione distrofica.
A livello cardiaco, ne risulta un’occlusione più o meno notevole del lume delle arterie coronarie ( intra ed extramurali ).
Questa affezione responsabile dell’infarto del miocardio, è frequente nell’uomo anziano, mentre nel cane è molto rara.
Talvolta, la si riscontra generalmente nei soggetti anziani, soprattutto maschi e femmine sterilizzate, obesi e ipotiroidei.
I segni clinici che si possono apprezzare sono tipici:
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letargia
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facile affaticabilità
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insufficienza cardiaca
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perdita della vista
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disorientamento
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coma
L’elettrocardiogramma evidenzia segni di ipossia miocardica quale alterazioni del ventricologramma, modificazione del segmento ST e a volte disturbi del ritmo in particolare fibrillazione atriale.
Questa patologia non è mai stata descritta nel gatto.
La diagnosi si ha in genere tardivamente ed è difficile da formulare.
Al momento attuale non esistono trattamenti definiti per il cane.
La prognosi, di conseguenza, è da considerare sempre infausta.
Articolo a cura della Dott.ssa Daniela Ferrari
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