Primi caldi, processionaria in arrivo. Si moltiplicano in questi giorni gli avvistamenti dell’insetto, che se a prima vista può sembrare un innocuo millepiedi può in realtà essere assai dannoso per gli esseri umani, soprattutto per i bambini o per i soggetti più sensibili, e anche mortale per i cani.
Segnalazioni sono state fatte per esempio a Ornago, dove i millepiedi sono stati visti sulla pista ciclabile che porta al Santuario, ma anche a Vimercate nel Parco Sottocasa e a Lentate in Viale Italia.
E voi l’avete vista?
COS’È LA PROCESSIONARIA?
I millepiedi in questione si riconoscono perché hanno la particolarità di muoversi uno dietro l’altro, come fossero, appunto, in processione. Da adulti si trasformano in falene, ma nel loro stadio larvale possono essere molto pericolosi: la loro peluria, infatti, rilascia una tossina che provoca lesioni molto gravi, specie per gli animali.
Le processionarie nidificano soprattutto su pini e querce e sono estremamente dannose anche per le piante che le ospitano. Il periodo di maggior rischio di contatto inizia a marzo, fase in cui solitamente le larve abbandonano i nidi e strisciano da un posto all’altro mangiando aghi e foglie in cerca di un luogo dove tessere il bozzolo attraverso il quale si trasformeranno in falene. Un processo che dura fino a maggio, quando le larve si interrano e diventano crisalidi.
PERICOLOSA PER L’UOMO …
Nell’uomo il contatto con la processionaria può causare dermatiti con arrossamento, edema, prurito, bolle, congiuntivite in caso di contatto con gli occhi; se viene inalata, può portare anche all’irritazione delle vie respiratorie e, nei casi più gravi, può causare anche uno choc anafilattico.
Il pericolo non si verifica solo con il contatto, dal momento che i peli della processionaria si disperdono nell’aria e possono venire a contatto con la pelle o essere inalati. In caso di contatto è bene quindi consultare immediatamente il medico.
… E PER I CANI
Pericoli gravissimi li corrono gli animali: se un cane li addenta, infatti, compare un’improvvisa e intensa salivazione, a cui spesso segue il vomito; in seguito inizia il processo di necrosi della parte che è venuta a contatto con il bruco, con la conseguente perdita di porzioni di lingua, a cui si accompagna debolezza, febbre e rifiuto del cibo. Situazione che può degenerare e arrivare ad essere fatale, specie se il contatto è stato prolungato.
Per questo è indispensabile agire tempestivamente, portando l’animale dal veterinario immediatamente. Un’operazione di primo soccorso che può rivelarsi molto utile è quella di lavare la bocca del cane con un soluzione di acqua e bicarbonato (importante indossare guanti di lattice per evitare di toccare a propria volta i peli).
COSA FARE SE SI AVVISTA LA PROCESSIONARIA
Importantissimo, qualora si avvistassero questi pericolosi insetti, segnalarlo immediatamente all’Asl e al Comune di competenza.
In Italia la disinfestazione dei bruchi di processionaria è obbligatoria dal 2008, sia nelle zone pubbliche che in quelle private. Deputati alla rimozione dei nidi di processionaria sono il Corpo forestale o professionisti della disinfestazione. Se la pianta infestata è in una proprietà privata la spesa della disinfestazione è a carico del proprietario del terreno.