Una mattinata per le vie di Venezia, per informare e coinvolgere cittadini e turisti al grido di #BASTASPARARE.
La mattina di domenica 26 novembre è approdata nella città lagunare la nostra campagna, lanciata lo scorso 21 ottobre per chiedere l’abolizione della caccia, con il coinvolgimento di molte decine di attivisti e volontari dell’Associazione riconoscibili da mantelle arancioni, lungo un percorso che partendo da Santa Lucia è passato per la Strada Nova fino a Rialto.
Lungo tutto il percorso sono stati distribuiti volantini per illustrare il nostro progetto di legge che prevede l’abolizione di qualsiasi forma di caccia e la protezione effettiva degli animali selvatici. È stato anche possibile firmare la petizione a sostegno del progetto di legge, che in solo un mese ha già raccolto quasi 50.000 firme nelle piazze e online.
“La caccia è da sempre avversata dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani. L’80% circa ne vorrebbe l’abolizione immediata, ma fino a oggi l’argomento non è mai entrato nell’agenda della politica nazionale, per questo la LAV ha predisposto il progetto di legge, da presentare a Parlamento e Governo che si insedieranno dopo le elezioni della prossima primavera”, dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Area Animali selvatici.
“Quella di oggi a Venezia è un’iniziativa gioiosa per dire basta alla violenza dei fucili, basta a un’attività che miete ogni anno milioni di vittime animali e molte vittime umane – aggiunge Vitturi – Ogni anno, infatti, sono decine le persone uccise o ferite da cacciatori all’inseguimento delle loro vittime. Solo qualche giorno fa a Martellago, proprio in provincia di Venezia, è stata sfiorata la tragedia quando un cacciatore sparando da distanza ravvicinata verso una casa, ha colpito la finestra della camera dei bambini”.