Venerdì, 02 Ottobre 2015 14:14
E’ un Regolamento di esecuzione, pubblicato ieri sulla GUCE, ad evidenziare che la crisi coincide proprio con il primo e difficoltoso anno di attuazione della riforma dei pagamenti diretti. ” Ne consegue – si legge sul provvedimento- che i controlli necessari saranno ultimati più tardi rispetto a quanto previsto e che i pagamenti ai beneficiari saranno verosimilmente differiti”.
A causa “della natura eccezionale di questo insieme di circostanze e delle conseguenti difficoltà finanziarie per i beneficiari”, la Commissione ha ritenuto “necessario alleviare tali difficoltà consentendo ai beneficiari di assorbire le perdite fino alla stabilizzazione dei mercati”.
Gli Stati membri che si avvalgono di queste deroghe- già in vigore da oggi- “sono responsabili dell’adozione di tutte le misure necessarie volte a garantire che siano evitati i pagamenti in eccesso e che le eventuali somme indebitamente percepite siano recuperate rapidamente ed efficacemente”.
Le misure sui pagamenti diretti per il benessere animale sono previste dall’articolo 33 del Regolamento 1305/2013 e sono concesse agli agricoltori che realizzino volontariamente “interventi consistenti” per il benessere degli animali, al di là dei requisiti obbligatori stabiliti dalla ‘condizionalità’ (titolo VI, capo I, del Regolamento n. 1306/2013).