Si chiamano «Bok nal», i giorni del cane. Sono quelli che il calendario lunare indica come i più caldi dell’anno, dal 17 luglio al 16 agosto. La tradizione, in Corea e nel sud est asiatico, vuole che si consumi la zuppa «rigenerante» a base di carne di cane. E sono milioni, allora, gli esemplari di cane che vengono prima torturati, perché ciò consentirebbe alla carne di conservare presunte proprietà energetiche, e poi macellati. Molti gli animali da compagnia che vengono sottratti alle famiglie, molti altri allevati ad hoc, in condizioni igieniche impensabili, per questo festival dell’orrore. L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, presidente della Leidaa (Lega italiana difesa animali ambiente) ha presentato venerdì mattina nella sede milanese dell’associazione un video choc, realizzato dalla World Dog Alliance (WDA), che documenta la tradizione del « boshingtang», la «zuppa di cane».
L’appello dell’onorevole Brambilla al Governo e alla UE è che «si facciano sentire in occasione delle Olimpiadi». È anche stata presentata una interrogazione al ministero degli Esteri che ipotizza il boicottaggio delle Olimpiadi invernali del 2018 Pyeongchang (Corea del Sud) e per chi volesse sostenere questa battaglia è aperta una raccolta di firme sul sito www.nelcuore.org, per chiedere «al Governo Italiano, al Ministro degli Affari Esteri e all’alto rappresentante Ue per la politica estera di sollecitare i governi di Cambogia, Cina, Laos, Corea del Sud, Thailandia e Vietnam — spiega l’onorevole Brambilla — perché si impegnino a porre fine all’uccisione di cani e gatti a scopo alimentare, per ottenere pellicce o altri sottoprodotti, e alla commercializzazione della carne o degli altri derivati da questa attività». La nuova interrogazione segue quella su Yulin, svolta alla Camera l’8 giugno scorso, e precede la mozione sul tema del commercio e del consumo della carne di cane in Asia che il gruppo di Forza Italia intende calendarizzare a settembre.