C’è un gatto in vetrina, uno comodamente seduto su una poltrona da barbiere, un altro ancora sbircia tra gli scaffali di una biblioteca. Sono i protagonisti del progetto C-At Work di Marianna Zampieri, fotografa o meglio gattografa, come lei stessa si definisce. Appassionata di gatti ha iniziato a immortalarli con il suo obiettivo da quando ne ha adottato il suo Arthur nel 2012. E inutile dirlo, il suo modello preferito resta lui.
«Il mio obiettivo era raccontare la vita di questi gatti, all’interno delle ambientazioni più inusuali».
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Ovvero i luoghi di lavoro dei loro padroni, dal negozio di strumenti musicali al laboratorio di ceramica, passando da una sartoria. «Ho cercato di mostrare con queste foto la relazione profonda che s’instaura tra questi felini e chi gli sta accanto, così come la loro grande capacità di adattamento in qualsiasi situazione», racconta Marianna Zampieri, che da sempre esplora il mondo dei gatti ed è autrice del libro Cat’s in Venice, dedicato ai gatti che si aggirano per le calli di Venezia.
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A differenza dei nostri amici cani, i gatti non sono quasi mai disponibili a fare ciò che gli viene richiesto, sono loro a decidere il come, il dove e il quando. Per questo motivo Marianna Zampieri li ha osservati da lontano, lasciandoli liberi di muoversi nei loro spazi e secondo le loro abitudini. «Sono rimasta a guardarli, scattando al momento più opportuno». E il risultato vi appassionerà.
