In Canavese c’è qualcuno che si diverte a sparare ai gatti. Se prima era solo un dubbio, dopo l’ennesimo episodio è ormai diventato una certezza. La vigilia di Natale infatti un gattino di un anno è stato portato di corsa dalla proprietaria nello studio veterinario del dottor Pierluigi Berta, a Cuorgnè.

La donna poco prima aveva trovato il suo amico a quattro zampe ferito e sanguinante, a pochi passi da casa, in località Riborgo a Valperga. L’animale era uscito per una passeggiata, una sua consuetudine ma questa volta lungo la sua strada ha incontrato qualcuno armato di un fucile ad aria compressa che ha pensato bene di sparargli.

Per fortuna il proiettile non è andato in profondità e il veterinario è riuscito a salvargli la vita. È stato proprio il medico a denunciare il caso, prima su Internet e presto anche ai carabinieri, a cui sarà presentato un esposto: «La proprietaria farà denuncia e anche io – spiega infatti il dottor Berta – presenterò un esposto. Faccio i complimenti al decerebrato che ha sparato a questo gattino. Mi auguro sempre, alla fine di ogni anno, che gli imbecilli spariscano o, perlomeno, diminuiscano un poco. Ma resto deluso».

Purtroppo non si tratta di un caso isolato. Solo nella clinica di Cuorgnè sono già stati curati altri tre gatti feriti nello stesso modo. Purtroppo uno, Tiger, non si era salvato: il proiettile lo aveva colpito alla bocca e aveva distrutto la mandibola. Si trattava di un gatto rosso, un randagio che era seguito da una associazione di volontarie, colpito a Salto, una frazione di Cuorgnè. A Rivarolo, invece, ad agosto, era stato colpito un altro gatto domestico: il proiettile aveva sfiorato la spina dorsale ma per fortuna il veterinario era riuscito a salvarlo. Ma questa sarebbe solo la punta dell’iceberg: pare infatti che casi simili siano stati segnalati anche da altri veterinari della zona.

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