MANTOVA. Ha lasciato libero il cane sulla riva del lago e l’animale ha azzannato un germano reale, specie protetta, davanti a diverse persone. Una delle quali ha avvertito prima lo polizia locale e poi le guardie del Parco che hanno inflitto al proprietario del cane una multa di 878 euro. Una situazione che ha indotto il Parco del Mincio a rivolgere un appello a tutti coloro che passeggiano con i cani lungo le sponde dei laghi: «Tenete sempre gli animali al guinzaglio per evitare contravvenzioni e tutelare la fauna selvatica».
Era un sabato pomeriggio a Belfiore, via vai di gente a piedi e in bicicletta, quando un cane, un bassotto, seguendo il suo istinto, ha scovato un’anatra nel canneto e l’ha azzannata. Alla scena hanno assistito molte persone. Una di loro ha chiamato la polizia locale che, a sua volta, ha richiesto l’intervento del servizio di vigilanza del Parco.
Le guardie ecologiche volontarie hanno identificato il proprietario del cane e raccolto le testimonianze. Dopo una breve istruttoria ieri l’ente Parco ha notificato il verbale con la multa di 878 euro al proprietario dell’animale. L’incidente è accaduto sulla sponda destra del lago Superiore nel tratto tra l’ormeggio della motonave e il ristorante “Il Rifugio”. È stato accertato che il cane era libero e senza guinzaglio e molto lontano dal proprietario. Per il bassotto, razza da caccia, è stato facile catturare una femmina di germano reale mentre stava per scendere in acqua.
Le rive dei laghi sono una “Zps”, zona di protezione speciale per l’avifauna ed è per questo che il guinzaglio è d’obbligo: le Zps non solo nel Parco del Mincio sono “oasi” nelle quali la fauna selvatica deve essere preservata. Germani e folaghe, abituali frequentatori delle sponde, assieme ad altre specie meno comuni e più rare, «non hanno nessun tutore – fa presente il Parco del Mincio – ed è per questo che intervengono le norme di conservazione», che il Parco invita tutti a rispettare. In particolare, nel verbale viene citata la violazione dei regolamenti Valli del Mincio e Ansa del Mincio e della legge regionale 86 del 1983. Le sponde dei laghi e i percorsi del parco periurbano sono divenuti nel tempo uno splendido spazio verde, abitualmente frequentato da moltissime persone. Alcune di loro, correttamente, tengono i cani al guinzaglio; altre, invece, convinte che i loro cani “non farebbero male a nessuno”, li lasciano liberi di muoversi nella vegetazione.
