Rimini, 22 luglio 2018 – Cani sciolti? Vade retro! «Non mi interessa se il suo cane è buono, pulito e vaccinato. Non ho intenzione di fare il bagno con i miei bambini e un pastore tedesco a due metri da noi». Battaglia tra proprietari di cani e turisti. Il via libera ai tuffi dei quattrozampe in alcuni specchi d’acqua delimitati e in orari precisi, risulta gradita ai padroni, ma sta creando malumori tra molti turisti. «La confuzione c’è – ammette Stefano Simoni, responsabile marinai di salvataggio – l’ordinanza è nuova, e non ancora recepita dai bagnanti. Pensano di poter andare in acqua con il cane ovunque e in qualsiasi orario. Non è così, ma capita spesso. Noi li facciamo uscire, anche perché le multe sono salate, oltre 1.000 euro».
Due a Rimini le spiagge autorizzate ai bagni: gli stabilimenti 81 e 82 e il bagno 122. Gli orari sono dalle 6 alle 8 e dalle 19,30 alle 21. «C’è stata una forte campagna mediatica sui tuffi per i cani – aggiunge Mauro Vanni, presidente della Cooperativa bagnini – e forse è passato il messaggio sbagliato, cioè bagni dei cani in mare sempre e dovunque. Un grande equivoco. Arrivano turisti straconvinti, sbarcano in hotel e si buttano in mare con il cane. Fatichiamo a spiegare che non funziona così, che ci sono spiagge dedicate, ma anche lì i cani devono essere registrati con la documentazione vaccinale per poter fare il bagno in mare. Non solo, serve personale che controlli, boe che delimitino lo specchio d’acqua, orari precisi. Ci sono discussioni a non finire».
«L’iniziativa arricchisce la nostra offerta – aggiunge Vanni – ma andrà chiarita meglio». Sono già volate sanzioni e ‘diffide’. A fare i controlli sono deputati Capitaneria, Polizia nautica, Finanza e vigili. «I controlli ci sono – attacca l’assessore al Demanio, Roberta Frisoni – compatibilmente con i numerosi impegni. C’è confusione? L’amministrazione è stata molto precisa sulle modalità di fruizione del servizio». Va detto che la pratica del ‘tuffo selvaggio’ dei cani esisteva anche in passato. Ma quest’anno i casi si moltiplicano. «A inizio stagione – racconta un bagnino – una turista è stata attacca da due pitbull lasciati liberi sulla spiaggia. La donna, terrorizzata, si è salvata solo nuotando verso acque più profonde, aiutata da un operatore balneare».
«Quello dei cani in mare è un problema serio – spiega un marinaio di salvataggio –, a partire dagli sconfinamenti. Il cane non sa che deve restare nei 30 metri di acqua autorizzata all’interno delle file di boette e tende a nuotare dove crede. Se il padrone non lo ferma, va a familiarizzare con altri bagnanti, che non sempre gradiscono, anzi, quasi mai». «Qualche difficoltà a volte – risponde Giorgio Fabbri, presidente dei noleggiatori nautici di Rimini – anche per i natanti che tornano in spiaggia dopo una veleggiata. E’ capitato che si siano trovati cani nella corsia di atterraggio per le barche».