Firenze, 16 aprile 2018 – Una delle azioni più vigliacche che una persona possa compiere è quella di lasciare per terra bocconi avvelenati per far morire cani e altri animali. Un’azione che può provocare danni enormi anche ai bambini, che magari giocando raccolgono tali bocconi avvelenati da terra e si portano le mani alla bocca. Secondo i dati raccolti dall’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), dall’inizio del 2018 al 31 marzo in tutta Italia sono oltre 2700 i cani morti avvelenati. A questi dati vanno aggiunti altri 3.200 cani avvelenati ma che fortunatamente non sono morti. “Il dato – dicono dall’Aidaa – viene desunto dalla raccolta degli articoli di giornale pubblicati dal portale google e raccolti dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente attraverso il sistema google alert, al quale si uniscono i dati delle segnalazioni arrivate direttamente all’associazione attraverso i social”.
“E’ un dato purtroppo in linea con quello dello scorso anno – aggiungono -. Sono invece in aumento i ritrovamenti di bocconi avvelenati nei parchi e nelle località italiane, in particolare del centro nord, dall’analisi della stessa fonte risultano infatti un centinaio le località prevalentemente di Toscana, Liguria, Sicilia, Puglia, ma anche Lombardia, Piemonte e Veneto (solo per citare le regioni con il maggior numero di ritrovamenti in questi primi tre mesi dell’anno) in cui sono stati rinvenuti bocconi avvelenati. Tra i maggiori veleni usati vi sono diserbanti e lumachicida o antiparassitari. Infine non mancano le polpette “condite” con lamette da barba che provocano una morte atroce». Tra i casi più gravi accaduti negli ultimi giorni in Toscana – porprio a ridosso della Pasqua – c’è quello dell’uccisione di otto pastori tedeschi ammazzzati con polpette avvelenate in una villa a Castelfranco di Sotto in provincia di Pisa.
Il proprietario, Lionello Briganti, un ristoratore che lavora a Firenze e che va a trovare i suoi cani (accuditi da alcune persone di sua fiducia) una volta la settimana, è ovviamente rimasto sconvolto da quallo che è successo: “Le povere bestie hanno sofferto parecchio – ha detto con amarezza – . Erano in dieci, forse se ne salverà uno. Io non ho nemici, almeno che io sappia, non ho mai ricevuto minacce. Ma se anche ci fosse qualcuno che ce l’ha con me, come si fa a prendersela con gli animali che non c’entrano niente?”. “Non avrò pace – ha aggiunto il proprietario dei cani che offre anche una ricompensa a chi gli farà avere notizie per tovare il o i responsabili di questo odiosa uccisione – fino a quando questo delinquente o delinquenti, non so quanti siano stati, non saranno assicurati alla giustizia”.
Nelle settimane scorse bocconi avvelenati sono stati trovati a Firenze nella zona di Campo di Marte. Il fatto è stato riferito alla Lida (Lega Italiana Diritti dell’Animale) da più persone. La Lida, che suggerisce in questi casi di portare subito il cane dal veterinario e di far fare esami all’istituto zooprofilattico per far valutare la sostanza contenuta nei succhi gastrice dell’animale) avverte: “Tenete i cani al guinzaglio (attenzione anche nelle aree per cani dedicate) e guardate a vista i bambini, in modo che non raccolgano cose da terra mettendosi in seguito le mani in bocca”.
E nei giorni scorsi – per fare un altro esempio – è stato notato da una nostra lettrice un sensibile aumento di casi di bocconi avvelenati in provincia di Prato (per l’esattezza a Seano). “Sembra che siano stati utilizzati veleni per topi e farmaci anticoagulanti, in modo da causare la morte del cane dopo due settimane – scrive la nosra lettrice – senza poi capire il perché”. “Addirittura in un caso – scrive ancora la nostra lettrice – una polpetta è stata lanciata in un giardino privato, e la cagnolina di casa si è salvata per miracolo”.