Il numero dei cani e dei gatti che vivono in casa, o in un ambiente domestico, da tempo è in crescita, come l’interesse nei loro confronti. Condividere la routine quotidiana con un quadrupede è una scelta che, con il tempo, sta raccogliendo sempre più consensi a fronte di una serie di benefici emotivi e di salute. In aumento anche la necessità di informarsi adeguatamente per potere accudire in modo corretto i propri amici, consentendogli di condurre una vita piena, dignitosa ed equilibrata. Ma, nonostante questo trend positivo, sopravvivono alcune informazioni e leggende popolari che possono incidere negativamente sulla scelta di adottare e amare un cane o un gatto. Ecco quelle più comuni da sfatare.
Malattie
L’uomo raramente può trasmettere virus e batteri al cane o al gatto, benché condivida con lui i ceppi più importanti. La condizione può presentarsi in modo occasionale e raramente, per questo i veterinari consigliano di lavare sempre le mani prima di toccare gli animali di casa.
Respiro dei neonati
Secondo una leggenda del 1700, i gatti “ruberebbero” il respiro ai neonati, divenendo responsabili delle inspiegabili morti in culla. La sindrome esiste, pare sia legata ad alcune anomalie cerebrali, respiratorie e cardiache e collegata ad altri fattori come la posizione nella culla stessa e le infezioni respiratorie. Il gatto, però, non è ovviamente responsabile del decesso: si avvicina alla culla solo perché attratto dai luoghi caldi e protetti.
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Sguardo
Non sempre gli occhi del cane implorano cibo e attenzione o cercano uno scontro: il più delle volte, comunicano sentimento puro e sincero pari all’amore. Un affetto onesto, senza filtri e infrastrutture, in crescita costante e solida grazie alla convivenza casalinga con l’uomo.
Egoismo felino
Il gatto viene spesso dipinto come un essere indipendente, scostante, egoista e povero di esternazioni affettuose. Eppure, proprio come il cane, soffre di ansia da separazione, dimostrando questo suo malcontento urinando e vomitando per casa, oppure miagolando e interrompendo il cammino del proprietario verso la porta.
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Caduta del gatto
La leggenda narra che un gatto, quando cade da un’altezza rilevante, sia in grado di atterrare su tutte e quattro le zampe. Ma questa situazione, che può avvenire in modo casuale, non ricalca la realtà dei fatti, perché cadendo il gatto spesso può ferire alcune parti del corpo come testa e schiena, fratturandosi le zampe quando plana sul terreno.
Coda del cane
Non sempre il cane è felice se agita la coda, spesso la muove in modo rigido perché è teso e sta proteggendo il suo territorio, oppure la scuote quasi vicino al terreno perché intimorito e sottomesso.
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Morso del gatto
Secondo alcune informazioni errate, un gatto morde e graffia perché ha un pessimo carattere, anche se la mano che lo accarezza è quella che lo nutre. In realtà il gatto morde per difesa, in particolare se non è stato sufficientemente socializzato in tenera età nei confronti della presenza umana.
Visione in bianco e nero
Il cane osserverebbe il mondo in bianco e nero: ciò non ricalca la realtà, perché Fido vede alcuni colori come blu, viola, giallo e diverse sfumature di grigio.
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Naso secco e malattia
Secondo la cultura popolare, un cane con il naso asciutto sarebbe un animale malato e con febbre, ma questo non rappresenta la realtà, specialmente se a incidere sono le abitudini e le condizioni atmosferiche. Un animale ammalato lo si riconosce da altri sintomi come letargia, vomito, inappetenza, tosse e temperatura alta, misurata con termometro rettale.
Gatti e latte
I gatti devono bere il latte: nulla di più sbagliato, perché crescendo molti esemplari perdono l’enzima in grado di assimilare e digerire correttamente il latte vaccino. Con l’avanzare dell’età del gatto, benché possa risultare appetibile, la bevanda può favorire problemi intestinali e diarrea.
5 aprile 2018