Non è per niente una leggenda metropolitana. Gli animali, cani e gatti soprattutto, sono in grado di avvertire l’arrivo di un sisma prima che si manifesti. Questa sorta di potere era già noto nell’antichità. Ma gli studi e le testimonianze scientifiche in materia sono tante. Pensate che il giorno del terremoto all’Aquila, una ricercatrice inglese stava conducendo uno studio sui rospi in Abruzzo. A un certo punto è rimasta di sasso: i rospi erano improvvisamente spariti. Tutti. Poi, dopo poco, è accaduta la catastrofe, quella che tutti ricordiamo. Il comportamento dei rospi aquilani nei giorni del terremoto è stato descritto anche in un articolo pubblicato dal Journal of Zoology dalla ricercatrice Rachel Grant della Open University di Milton Keynes. E non è l’unico caso. Dopo il sisma che colpì l’Emilia – racconta l’etologo Marchesini – molte persone ebbero forti riscontri di comportamenti anomali da parte di cani e gatti. Certo, non tutti reagiscono allo stesso modo. Ma si passava da espressioni di inquietudine come l’ansimare, il girovagare per casa, l’abbaiare ripetuto. Al rifiuto del cane di andare nella sua cuccia.
E ancora. Chi dormiva in compagnia del proprio amico a quattrozampe ha raccontato che all’improvviso si rifiutava di entrare in camera restando immobile accanto alla porta.
Altra stranezza notata da molte persone residenti nei luoghi in cui il terremoto aveva fatto salire fango, sabbia, acqua e sprofondato il terreno, è che i cani non la smettevano più di annusare l’aria, come se avvertissero un odore inconsueto. Durante la scossa molti cani guardavano ripetutamente verso l’alto ansimando.
Ma anche i gatti sono sensitivi: angoscia, un atteggiamento nervoso e innaturale, una improvvisa voglia di scappare e uscire di casa alla ricerca di una via di fuga. E principalmente, in presenza di cuccioli, la necessità primordiale di metterli in salvo. La spiegazione? Una teoria è quella per cui i cani percepiscono le vibrazioni della terra prima degli esseri umani. Un’altra spiega che riescono a rilevare cambiamenti nell’elettricità dell’aria o i gas rilasciati dalle profondità della terra.
Insomma, occhio ai nostri pet dentro casa: non sempre i loro comportamenti sono scontati.
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