«Better With Pets». Ovvero: la vita migliora quando abbiamo accanto un cane o un gatto. È questo il titolo del primo Forum promosso da Purina a Bruxelles il 25 febbraio scorso. Un incontro per «ragionare» con una serie di esperti dei vantaggi che gli animali domestici portano a livello di salute, di benessere fisico e psicologico, con effetti positivi non solo a livello personale ma anche sociale (Un esempio per tutti: secondo uno studio condotto in Svizzera, i proprietari di animali domestici ricorrerebbero meno alle cure medice con un notevole risparmio sulle spese della sanità).
Le prove in parte ci sono, in parte sono da trovare (Clicca sulla gallery sopra per vedere quali sono i principali benefici). La necessità di dimostrare scientificamente quello che la maggior parte delle persone che vive con un animale domestico sa già (meno stress, più attività fisica e così via) è cruciale per convincere politici, legislatori e amministratori a promuovere le presenza dei pet nelle nostre vite: a casa (per esempio, favorendo l’adozione) ma anche nei posti di lavoro, negli ospedali, nelle scuole.
Di questo e parecchio altro abbiamo parlato con Marco Travaglia, Regional Director Southern Europe di Purina.
Voi come pensate di dare una mano a mettere insieme queste prove mancanti?
«L’idea del Forum era quella di gettare le basi per un dialogo. Alcune informazioni importanti sono già venute fuori ma ce ne sono molte altre a livello mondiale che intendiamo raccogliere e rendere disponibili a tutti. Oltre a promuovere nuove ricerche. Non si può andare a “smuovere” un governo dicendo: “Ho un gatto e so per certo che mi arricchisce e migliora la vita”. L’aspetto economico è importante, per questo lo è poter dimostrare che avere un gatto o ancor più un cane ha anche l’effetto di alleggerire le spese dei sistemi sanitari nazionali grazie ai benefici sulla nostra salute».
Purina ha anche presentato 10 impegni/obiettivi che intende realizzare tra il 2016 e il 2013. Tra questi, la promozione degli animali negli ambienti di lavoro. Che è importantissima. Ma intendete fare qualcosa anche per agevolare il trasporto dei pet in aereo, la loro accoglienza negli hotel, nei ristoranti, nei supermercati?
«Le dò due esempi concreti di quello che facciamo. Si tratta di due iniziative che abbiamo lanciato in Portogallo: Il “pet sharing”, ovvero una piattaforma web che mette in contatto famiglie con pet che vogliono andare in vacanza con altre disposte ad accogliere gli animali domestici per quel periodo. Mentre l’altra iniziativa consiste nella mappatura di tutti i luoghi pubblici dove i cani sono ammessi, una sorta di Tripadvisor per proprietari di animali domestici».
Un altro vostro impegno consiste nell’eliminazione dei coloranti artificiali da tutti i prodotti per animali entro il 2013. Ma serve davvero così tanto tempo?
«Ci sono questioni tecniche ma il problema vero è i proprietari possono avere un giudizio della qualità del prodotto falsata: se dici che nel cibo ci sono vegetali ma il colore è marrone magari non ci credono. È più un problema di percezione che di sostanza: da un lato le persone preferiscono prodotti colorati ma, dall’altro, non vogliono coloranti artificiali perché considerati dannosi alla salute. Anche se, in realtà, non lo sono. Per questo dev’essere un percorso graduale».
Il mercato italiano ha delle particolarità?
«Intanto è un mercato grande: il fatturato complessivo tra cibo e accessori è di circa 2 miliardi all’anno, tolti i servizi come la toelettatura e così via. Ma si spende più per i gatti. Numericamente sono più o meno pari ai cani, la differenza è che chi ha un cane spesso utilizza cibo industriale ma anche fatto in casa, più di quanto faccia chi ha un felino. Dal punto di vista sociale, il legame che abbiamo con i nostri pet è più forte che nei Paesi del centro Europa. In Italia, cani e gatti sono visti più spesso come sostituivi dei figli. Un’altra tendenza, non solo italiana, è la diffusione di cani di piccola taglia. E la ragione è che per chi vive in città è evidentemente più facile avere un animale di dimensioni ridotte piuttosto che, per dire, un bracco tedesco che ha bisogno di correre chilometri e chilometri ogni giorno».
Parliamo in generale di pet e società e dei vostri impegni in tal senso?
«A scuola di PetCare è un’iniziativa nata in Italia che portiamo avanti dal 2004 e alla quale tengo tantissimo: Ha già coinvolto quasi mezzo milione di bambini delle scuole primarie e circa 35mila maestre. Grazie a una collaborazione con la casa editrice Giunti, forniamo un kit per spiegare i principi della corretta relazione con gli animali domestici».
A lei, personalmente, gli animali domestici migliorano la vita?
«Ho avuto un cane meraviglioso che, purtroppo, è morto. Era sicuramente la “persona” più contenta di vedermi tornare a casa la sera. Arrivavo magari stanco e lei era sempre lì ad accogliermi. Ora, con mia moglie, abbiamo due gatti. Il maschio dorme nel letto con noi e passa gran parte del tempo succhiando il collo di mia moglie facendo le fusa. I felini sono diversi: li devi conquistare. Per me rappresentano curiosità e divertimento. Chiunque ha un animale domestico, le dirà che un cane o un gatto arricchirono la vita. Il problema, come si diceva all’inizio, è passare dagli aneddoti alle prove scientifiche».
5^ EDIZIONE DEL MESE DEL CUCCIOLO
Dal 1 al 31 marzo, Purina in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (ANMVI), promuove il «Mese del cucciolo».
I neo-proprietari di cani che si recheranno per una visita di controllo presso uno dei veterinari che aderiscono all’iniziativa (Clicca qui per la lista e per maggiori informazioni) riceveranno la welcome BAG, contenente una prova da 3kg di crocchette (Purina PRO PLAN® Puppy Optistart) e il manuale «Divento Grande», per monitorare il corretto sviluppo del cucciolo e contenente informazioni sulla crescita,