NORME
01/08/2017 14:48
(VEDI SERV TG) Restate fuori! Invito perentorio rivolto ai cani, ovvero ai loro proprietari, ma di fatto esteso a tutti gli animali domestici. Verba volant, scripta manent, dicevano i latini. E cosi’ è apparso un eloquente cartello sulle vetrine dei supermercati di una nota catena veneta (presente in tutta Italia): “Dal 1° agosto 2017 in questo negozio è vietato l’ingresso…ecc ecc”. Apriti cielo! si è scatenato un putiferio o meglio, un temporalone estivo, breve ma fragoroso. Tuoni, fulmini, lampi e saette e poi…si scopre che non c’è nulla di nuovo, sotto il sole d’agosto. Vero è che in Italia esiste una legge (addirittura datata 1954) che consente il libero ingresso nei locali pubblici e nei negozi a tutti gli animali d’affezione, com’è assodato che norme europee e nazionali, piu’ o meno recenti, sanciscono il diritto di portare con sé, in ogni luogo, Bobby, Fuffy o chi per essi. Ma, dice la regola, se il titolare del negozio-supermercato-bar-ristorante-o quel che é-ha piena facoltà di decidere diversamente. Cioè può, a sua discrezione, vietare l’ingresso agli animali se ritiene che ne vada della sicurezza e dell’igiene degli alimenti che vende o somministra. Lo si trova scritto chiaro anche nel regolamento del Comune di Verona.
“Agli esercizi pubblici o aperti al pubblico viene concessa la facoltà di rifiutare l’accesso ai cani purché si esponga all’ingresso e in modo visibile il logo indicante il divieto”. Ma sapete che c’è? Che il pet friendly- che sta per Amico dei 4 zampe ed affini- paga e non poco. Nel senso che se è vietato qui si andrà di là, si cambia negozio o supermercato o bar o ristorante. In Italia, dice la statistica, c’è un animale domestico per ogni abitante (leggi circa 60 milioni) e dunque peggio per chi non li accetta…o no?