CASTELLAMMARE DI STABIA. Traditi dai padroni. Traditi da chi dovrebbe proteggerli. Crudelmente abbandonati. Crudelmente uccisi da custodi senza scrupoli. Povere bestie indifese. Bestie chi? Bestie chi li abbandona e li uccide, non gli sfortunati cani, loro sì, amici veri a quattro zampe. L’associazione di volontariato Cems – Protezione Civile e il presidente 69enne sono stati denunciati dall’unità cinofila della polizia municipale per maltrattamento e abbandono di animali. Gli agenti hanno definito il loro intervento, ieri mattina in zona Quisisana nel deposito dell’associazione, «straziante». I vigili hanno trovato un cane pastore tedesco in avanzato stato di decomposizione, senza cibo né acqua da almeno otto giorni.
Un altro pastore tedesco invece, visibilmente magro, si stava cibando del cadavere del suo compagno di sventura. Sul posto si sono recati anche i funzionari del servizio veterinario dell’Asl Na 3 sud, per recuperare il corpo dell’animale morto e in affido l’animale sopravvissuto. Il presidente dell’associazione di volontariato si è giustificato con le forze dell’ordine, affermando che «i due cani erano stati presi in custodia da un collaboratore del Cems».
Ma l’orrore è anche ad Agerola, dove Peppino (un meticcio di tre anni) è stato ucciso a colpi di fucile nella frazione Campora. Un proiettile piazzato all’altezza del collo, a distanza ravvicinata. Peppino, cagnolino docile, probabilmente avrà abbaiato a quello sconosciuto che è diventato suo killer. Non ha potuto fare nulla per sfuggire alla cattiveria. Il suo padrone, Annibale Amatruda di Agerola, l’ha trovato riverso nel cortile del suo appartamento, con un filo di sangue che usciva da un buco tra la testolina e il collo. «Ieri mattina all’alba qualcuno ha sparato al nostro cane – afferma –. È un fatto gravissimo e crudele. «Peppino» è morto all’istante, mentre un altro meticcio è rimasto ferito dalla furia omicida di questa persona».
L’uomo ha chiamato subito i carabinieri: a un primo esame, è apparso chiaro che il cane è stato ucciso con un colpo di fucile. Anche le associazioni animaliste attive sul territorio chiedono adesso un intervento massiccio da parte delle autorità per mettere al macabro rituale.
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