Una risposta veloce contro il bracconaggio, che arriva direttamente dal cielo. Ad annunciare la sua creazione – durante la World wildlife conference Cop17 di Johannesburg, in South Africa – è la National Parks Agency del Gabon. Si tratta della Rapid Response Task Force, entrata in servizio nello Stato dell’Africa Centrale per tutelare gli elefanti della foresta, una specie in via di estinzione, che potrà contare su un’insolita alleanza canina.
Questo perché a paracadutarsi dagli aerei o a scendere con la corda dagli elicotteri saranno squadre a sei zampe, composte da un cane e da un ranger anti bracconaggio. I cani sono stati allenati dall’Anti-Poaching and Canine Training Academy K9 del Paramount Group di Johannesburg per eseguire gli atterraggi in sicurezza insieme ai loro accompagnatori e a inseguire i bracconieri.
Il K9 è il primo centro a sperimentare il paracadutismo canino. Ma non è l’unico insegnamento che fornisce ai cani per proteggere la fauna selvatica. Per individuare i bracconieri, basta uno sparo: Fido sente il fragore, individua l’odore e va all’attacco.
– VIDEO: guarda un’esercitazione dei cani (clicca qui)
A finanziare l’operazione è la Ichikowitz Family Foundation: il loro sostegno per il parco del Gabon include la donazione di un elicottero Gazelle, l’addestramento dei ranger e la creazione di una centro di formazione del K9 direttamente in Gabon. E a sostegno della politica di tolleranza zero, l’ente nazionale ha dato subito il via libera alle operazioni di monitoraggio e arresto dei bracconieri, la cui ricerca delle zanne negli ultimi due anni è diventata sempre più violenta.
«La fauna selvatica è uno dei nostri più grandi beni nazionali e le nostre guardie forestali faranno tutto il possibile per proteggerlo – ha dichiarato il professor Lee White, direttore della National Parks Agency del Gabon -. La partnership con la Fondazione della famiglia Ichikowitz ci ha permesso di accedere ad attrezzature di valore e a una formazione che garantirà una risposta rapida al problema».
«Quasi il 90 per cento del Gabon è costituito da foresta pluviale, che dà riparo al 60 per cento degli elefanti della foresta rimanenti in Africa – ricorda John Stephenson, Ceo di Stop Ivory e segretariato dell’Elephant Protection Initiative -. Questo significa che il Gabon è un punto caldo del bracconaggio e quindi è necessario ogni sforzo per proteggere e tutelare gli ultimi esemplari presenti in natura».
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