Il troppo “amore” può far male
Il sacrosanto istinto di protezione che si attiva nella maggior parte delle persone alla vista di un cucciolo in procinto di compiere un’azione potenzialmente pericolosa per la sua vita è un dono prezioso, che nobilita la nostra specie. L’origine etologica di questo comportamento istintivo di protezione va ricercato nel fatto che siamo mammiferi. In molti di noi, ma non in tutti purtroppo, è presente una predisposizione genetica all’accudimento dei piccoli e dei deboli. E non si tratta di una prerogativa esclusivamente umana: quante volte capita di leggere di animali che si prendono cura di piccoli di altre specie? A volte addirittura di quelle stesse specie che, da adulte, rappresentano prede. Ma questo comportamento riguarda appunto, a quanto se ne sa, soltanto i mammiferi. Evidentemente, l’evoluzione ha lavorato con molta cura anche da questo punto di vista. Etologia a parte, però, va considerato che eccedere nell’accudimento, di qualsiasi creatura, può avere ripercussioni sgradevoli in futuro. In altre parole, troppo “amore” può far male.
Dilemma classico Liberarlo oppure no?
La sensazione è nota a chiunque abbia preso il proprio cane da cucciolo: lasciarlo libero per la prima volta in un luogo aperto, magari frequentato da altri cani, comporta inevitabilmente uno stato d’ansia. I timori dei proprietari vanno dal rischio di una “fuga senza ritorno”, altamente improbabile, alla possibile aggressione da parte di un cane adulto, senz’altro più realistica. Che un cucciolo si allontani di molto dal suo nuovo “branco”, infatti, è quasi sempre da escludere, perché in quella fase della sua vita non possiede ancora spirito di iniziativa, sicurezza di sé e autonomia fisica sufficienti a innescare tale comportamento. Che possa subire un’aggressione, invece, rientra nelle variabili imponderabili dell’esistenza di un cane, perché purtroppo non mancano soggetti adulti scarsamente equilibrati che proprietari altrettanto incoscienti lasciano scorrazzare liberamente. Prevenire il rischio, almeno in parte, è però possibile: basterà informarsi preventivamente sul comportamento degli altri cani presenti prima di liberare il cucciolo e, se non si è convinti delle assicurazioni ricevute, evitare di esporlo a possibili rischi, cercando un luogo diverso per farlo correre e giocare.
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