Martedì, 18 Ottobre 2016 14:57
In Italia, l’uso medico di farmaci a base di cannabis è autorizzato dal 2007 dietro prescrizione medica, ma è solo da questo mese che sarà utilizzabile una preparazione prodotta dallo Stato nel centro di ricerca Crea di Rovigo. Lo riferisce OK Salute e Benessere che ha approfondito i risvolti in ambito veterinario di queste nuove prospettive di trattamento
«L’uso terapeutico della cannabis – spiega Carla Bernasconi, presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari di Milano – è descritto, più che come ansiolitico, come antidolorifico, soprattutto nel post chirurgico. Come nella medicina umana, anche in quella veterinaria può avere effetti positivi, quindi non vedo nulla di male nel suo utilizzo».
«L’uso di preparazione galeniche, cioè farmaci preparati a partire da droghe leggere o sostanze chimiche, per persone e animali già si fa. Anche se non ci sono studi scientifici, i lavori in cui viene sperimentato l’utilizzo di farmaci a base di cannabis sono diversi e, così come è accaduto in medicina umana, anche la medicina veterinaria sta valutando il suo impiego».
Il dibattito sui benefici e sui rischi della marijuana è sempre aperto, soprattutto da quando si discute della sua legalizzazione per uso personale e ricreativo, ma per quanto riguarda il suo uso terapeutico dall’America arriva l’ennesima conferma: in alcuni casi specifici i farmaci a base di cannabinoidi fanno bene, non solo agli uomini, anche a cani e gatti.
La Food and Drug Administration americana non ha ancora approvato l’uso di farmaci a base di marijuana sugli animali a causa dell’assenza di prove scientifiche, quindi per ora i veterinari non possono prescriverla. Tuttavia, nei dispensari farmaceutici vengono venduti prodotti dedicati agli animali che non contengono il Thc (tetraidrocannabinolo), cioè la componente psicoattiva principale che è tossica per gli animali, ma il Cbd (cannabidiolo), che ha le proprietà terapeutiche.