Lunedì, 03 Ottobre 2016 17:51
“Si saprà mai chi ha fornito a l’Espresso tutte le informazioni dettagliate sulle attività dei NAS, che hanno avviato l’inchiesta coordinata dalla procura di Roma e poi trasferita a Venezia ?” L’On Pia Elda Locatelli (Socialisti) il 28 settembre ha votato perchè Ilaria Capua restasse deputato della Camera. “È il solo modo – ha dichiarato- per protestare contro i fatti che ne sono all’origine”.
La deputata socialista parla di “grave fuga di notizie giudiziarie e per la pronta costruzione di una gogna mediatica, con Ilaria Capua sbattuta in prima pagina come trafficante di virus e quindi, delinquente internazionale. Pagherà qualcuno per avere messo in piazza un’indagine in corso ? Si saprà mai chi ha fornito a l’Espresso tutte le informazioni dettagliate sulle attività dei NAS, che hanno avviato l’inchiesta coordinata dalla procura di Roma e poi trasferita a Venezia?”
Contro l’inchiesta de L’Espresso (“decisamente superficiale, intrisa di clamorosi equivoci, ispirata da arrogante ignoranza”) si è schierato anche l’On Giovanni Monchiero (Scelta Civica), che ha chiesto scusa ad Ilaria Capua a nome del Parlamento. E’ stata “una vicenda giudiziaria assurda, durata lunghissimi anni”- ha dichiarato in Aula. “Io posso comprendere che un’intercettazione si possa anche fraintendere, che il contenuto di un colloquio malamente registrato possa essere travisato; ma che questo errore possa durare nel tempo, che chi conduce l’inchiesta non senta il dovere di verificare gli atti e di verificare le proprie convinzioni, è purtroppo un segno distintivo del nostro Paese”. Fare giornalismo d’inchiesta “è una cosa, raccogliere confidenze e fare da cassa di risonanza ad ambienti giudiziari è tutt’altra”.
Scuse sono arrivate anche dall’On Maurizio Lupi,(NDC-UDC) ricordando che “l’onorevole Capua ha posto una questione di fondo: il tema della giustizia”. La vicenda di Ilaria Capua, “una sconfitta per il Parlamento” dentro al quale “abbiamo vissuto la sua storia e gli errori che in quest’Aula sono stati compiuti.Capita all’onorevole Capua, ma potrebbe capitare a ognuno di noi e ad ogni cittadino che può essere coinvolto in questo”.
“Cavalcare la tigre della notitia criminis, come condanna definitiva, è una malattia da cui questo Paese non riesce assolutamente a guarire e noi siamo tutti corresponsabili di questo- dichiara Francesco Paolo Sisto– che non riconosce i diritti del singolo all’interno del processo, ma li disconosce, trasformando il teatro mediatico in qualche cosa di molto più grave rispetto al processo, che diventa soltanto il pretesto iniziale, embrionale, perché il seme di una notitia criminis, di una indagine, diventi una sentenza definitiva. Questa è una malattia che noi dobbiamo pubblicamente denunciare”.
Al posto di Ilaria Capua- Contrario alle dimissioni di Ilaria Capua Bruno Tabacci “avendo vissuto sulla mia pelle – dice- la clausola di colpevolezza, della presunzione di colpevolezza, non auguro a nessuno di vivere quella condizione, perché è una condizione che ti mina per il resto della tua vita”. Contrario anche Piero Longo che ha ricordato che per tradizione parlamentare le prime dimissioni debbano essere respinte. Solidali con la virologa, “per stima e affetto” anche gli interventi di quanti hanno accolto le dimissioni della ricercatrice veterinaria, alla quale subentra in carica il deputato Domenico Menorello.
Il commento del premier- Secondo il Presidente del Consiglio Matteo Renzi “Un Parlamento che si tiene Carlo Sibilia e Alessandro Di Battista e non Ilaria Capua e’ un Parlamento che sceglie la doppia morale”.
Il dibattito sulle dimissioni di Ilaria Capua