Categoria: Animali domestici

  • Gli amici a quattro zampe conquistano il digitale – Italia Oggi

    Gli amici a quattro zampe conquistano il digitale – Italia Oggi

    cani

    Cresce l’attenzione verso gli animali, anche perché moltissime famiglie italiane ne posseggono uno o più, e si diffondono piattaforme digitali dedicate a loro, come servizi per i proprietari di cani e gatti, social network e siti specializzati. Anche il mondo del crowdfunding si occupa sempre più dei pet, mettendo a disposizione la possibilità di raccogliere fondi online per realizzare dei progetti legati agli animali, che vanno dall’invenzione di dispositivi innovativi per la loro cura a iniziative per migliorare le condizioni di vita nelle strutture di accoglienza o per salvaguardare ecosistemi a rischio o specie in via di estinzione.

    Il crowdfunding a sostegno degli animali. Una novità recente è il lancio da parte della piattaforma di crowdfunding Eppela di una sezione (chiamata Pet Friends) per sostenere chi ha a cuore gli animali e ha in mente un’iniziativa dedicata a loro. Per farlo occorre registrarsi sul sito e seguire le istruzioni presenti nella sezione: in caso di raggiungimento dell’obiettivo prefissato dai singoli progetti (in termini di raccolta dei fondi), che saranno supportati da un kit apposito e da una consulenza, Eppela metterà a disposizione di tutti un buono spendibile in una nota catena di pet store pari al 10% del totale raccolto.

    Per ogni call (ne sono previste quattro durante un anno, con le prime che partono a settembre 2018 e le ultime che si concluderanno ad aprile 2019) saranno presenti su Pet Friends cinque progetti da supportare, ognuno di quali riceverà da Eppela delle T-shirt Pet Friends da poter corrispondere ai propri sostenitori. Si possono proporre progetti di salvaguardia di specie in pericolo di estinzione e dei relativi ecosistemi, o per il miglioramento delle condizioni di vita all’interno di strutture di accoglienza, per lo sviluppo di dispositivi innovativi per la cura dei pet e persino per iniziative legate al proprio animale o di quello di un conoscente. La piattaforma funziona con un meccanismo reward-based: questo significa che un’offerta è una forma di sostegno a titolo gratuito, che non dà diritto a forme di proprietà intellettuale o di compartecipazione economica a qualsiasi utile derivi al progettista da uno sviluppo successivo della sua idea in un’impresa; invece, si possono ricevere ricompense, per esempio prodotti (come appunto le magliette), biglietti per spettacoli e altro.

    Un’altra piattaforma attraverso cui supportare iniziative a favore degli animali è Produzioni dal Basso, su cui si può caricare qualunque tipo di progetto e proporlo. In questo caso c’è una sezione dedicata ad ambiente e animali e si possono offrire ricompense per ringraziare i sostenitori.

    Rivolto principalmente all’ambiente è invece Ecomill che dà ai promotori di una nuova iniziativa imprenditoriale nel settore ambientale la possibilità di raccogliere capitale e a cittadini e aziende l’opportunità di finanziare e partecipare al progetto d’impresa anche con un investimento minimo, con la formula dell’equity crowdfunding (disciplinato in Italia da regolamento Consob).

    Il mondo digitale mette al centro i pet. Le iniziative digitali che ruotano intorno a cani e gatti e ai loro proprietari si stanno moltiplicando in varie direzioni. Per esempio ci sono social network che mettono in contatto gli amanti degli animali, come BePuppy, dove è possibile condividere foto e video, cercare dog e cat sitter, veterinari, educatori e altri professionisti nella propria città, adottare animali a distanza, scoprire luoghi pet friendly, come hotel e ristoranti. C’è anche un sistema di alert per risolvere le emergenze: per esempio gli utenti possono comunicare di aver smarrito un cane o la presenza di bocconi avvelenati, avvisando tutte le persone vicine all’area interessata. La piattaforma è aperta anche a volontari e associazioni non profit che cercano sostegno per la cura, l’adozione e la salvaguardia degli animali.

    Diversi sono poi i portali per organizzare viaggi con gli amici a quattro zampe, come Trip For Dog, un motore di ricerca e comparazione dei prezzi per trovare le strutture che accettano i cani, consentendo di confrontare e trovare hotel, case vacanza, ristoranti ma anche musei, spiagge, piscine, con informazioni utili come i documenti necessari per recarsi con un animale all’estero e relative ai trasporti quali treni, aerei, traghetti o mezzi pubblici.

    Anche il settore assicurativo si sta muovendo online con proposte ad hoc: da poco per esempio è nato, dalla partnership tra Sara Assicurazioni e Yolo (che svolge l’attività di intermediazione assicurativa esclusivamente in modalità digitale), Yolo MiFido, un prodotto che consente di proteggere il proprio animale domestico quando e per quanto tempo si vuole, attivando l’offerta direttamente dal sito o dall’app, con la possibilità di pagare il premio su base mensile e di interrompere il contratto quando si desidera.

    La soluzione prevede il rimborso delle spese per intervento chirurgico, per cure mediche a seguito di infortunio e malattia, per le spese funerarie e per quelle legate alla ricerca in caso di uno smarrimento dell’animale.

    Sono disponibili due pacchetti: Silver, che copre le spese veterinarie ed è indicato per chi possiede la rc capofamiglia (che tutela invece i danni che l’animale può causare a terzi) e Gold, che oltre alle spese mediche copre anche i danni che il cane o il gatto possono provocare (responsabilità civile e tutela legale).

    E visto che ultimamente si comincia a parlare anche dei benefici di portarsi il cane sul posto di lavoro, Purina, brand di prodotti per animali domestici, ha lanciato un progetto per supportare le realtà che intendono consentire la presenza degli amici a quattro zampe in ufficio. Sul sito, nella sezione dedicata a Pets at Work Alliance, è possibile infatti scaricare dei kit, uno destinato ai dipendenti che vorrebbero proporre all’azienda un programma per portare il cane al lavoro e uno per le imprese che vorrebbero farlo, spiegando i vari passi, come il coinvolgimento dei colleghi, l’organizzazione di una giornata di prova, la messa a punto di spazi dog friendly, le polizze assicurative necessarie e le valutazioni comportamentali da effettuare, la definizione di aree in cui gli animali possono e non possono entrare, e altri materiali e risorse, in base anche alla dimensione dell’impresa.

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  • Micio e Fido «conquistano» case (e cuori) degli italiani – il Giornale

    Micio e Fido «conquistano» case (e cuori) degli italiani – il Giornale

    Pino Melegatti

    Sono almeno 60 milioni e 400mila gli animali domestici che dividono casa e vita con gli italiani: per l’esattezza 30 milioni di pesci, poco meno di 13 milioni di uccelli, 7,5 milioni di gatti, 7 milioni di cani e 3 milioni tra piccoli mammiferi e rettili. Un nutrito (e gioioso) esercito che necessita non solo di una alimentazione corretta e bilanciata, ma anche delle opportune cure mediche e della prevenzione per evitare l’insorgere di patologie.

    Una necessità crescente anche perché sono cambiate le abitudini degli italiani. Nel nostro Paese infatti il 48% degli animali domestici dorme nel letto dei padroni che se ne prendono assiduamente cura tenendo lontane pulci e zecche e curando i primi acciacchi degli amici a quattro zampe che, coccolati in casa, vivono di più e sono invecchiati. Pillole nascoste nella pappa o nei wurstel, gocce infilate in bocca con le siringhe, pomate spalmate sul pelo da far leccare e oli antiparassitari, i farmaci più usati. Aumenta poi l’uso dei medicinali per l’apparato muscolo-scheletrico, spesso correlati con i dolori dell’età.

    Negli ultimi 40 anni i cani e i gatti sono passati dal vivere in giardino a stare in appartamento e attualmente il 48% di loro dorme perfino nel letto dei padroni. Questo giustifica l’incremento dell’uso degli antiparassitari. Il business dei prodotti per gli animali domestici nelle farmacie dell’ultimo anno è stato di 323 milioni. L’80% sono farmaci e di questi il 40% antiparassitari. Seguono gli antimicrobici e i medicinali per l’apparato muscolo-scheletrico. Questi ultimi sono cresciuti del 10,7% in un anno. La Lombardia è la regione che ne fa più uso.

    Ma la prova dell’amore degli per i loro amici a quattro zampe, è anche la forte espansione dell’industria del cibo per Micio e Fido, business che ormai supera i due miliardi di euro. A stimare il valore del cosiddetto mercato del pet food in Italia sono stati fatti da Assalco (Associazione nazionale tra le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia) e da Zoomark International con il contributo di Centro studio Sintesi, di Iri Information Resources e dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani.

    L’anno scorso il mercato italiano dei prodotti per l’alimentazione dei cani e gatti – segmento principale della categoria – ha sviluppato un giro d’affari di 2.051 milioni con un tasso di crescita rispetto allo scorso anno del +3,8%, superiore a quello del Largo Consumo Confezionato (+2,3% nel 2017). In crescita del +2,4% anche i volumi, per un totale di 573.940 tonnellate commercializzate. Il mercato degli alimenti per gatto ha rappresentato il 52,7% del totale in termini di fatturato, sviluppando 1.082 milioni. Gli alimenti per cane, invece, hanno pesato per quasi 969 milioni di euro.

    Nel periodo 2014-2017, il giro d’affari si è sviluppato con un tasso di crescita annuo composto pari a +3,6% a valore e +1,6% a volume. Tra gli accessori, le vendite sono rimaste stabili come volume e in calo del 2% per fatturato, per un totale di circa 72 milioni. Resta inoltre in trend ampiamente positivo il segmento dei prodotti per l’igiene animali: shampoo, spazzole, deodoranti, tutto ciò che ha a che fare con la cura e la bellezza (+15% a valore rispetto al 2016).

    E le cure mediche? Il 57,7% di chi possiede un animale domestico spende meno di 50 euro al mese per cibo, vaccini e veterinario. Aumenta, però, la percentuale di padroni che hanno destinato agli animali domestici cifre fino a 100 euro: oggi è il 31,4%, l’anno scorso era il 15,4% (dati Eurispes). I farmaci veterinari non sono rimborsati dal Sistema sanitario nazionale e hanno l’Iva al 22% anziché al 10.

  • Il reato di abbandono di animali – La Legge per Tutti

    Il reato di abbandono di animali – La Legge per Tutti

    Quando abbandonare un animale è reato? Cosa succede a chi detiene animali in condizioni non adeguate?

    Sicuramente saprai che maltrattare o uccidere un animale è un reato: la legge prevede pene severe per chiunque cagioni sofferenze inutili o addirittura la morte di qualsiasi specie. Quello che forse non sai, però, è che costituisce reato anche il semplice abbandono di animali; questo significa che, se sei il proprietario di un cane o di un gatto, non potrai assolutamente disfartene come fosse un oggetto. Se lo fai, rischi l’arresto o un’ammenda fino a diecimila euro. La legge, quindi, tutela gli animali da ogni forma di male che possa essere loro arrecato: dal maltrattamento all’uccisione, dall’abbandono alla detenzioni incompatibili con la loro natura, passando per la sottoposizione a lavori o fatiche insopportabili. Si tratta di una legislazione che eleva il sentimento per gli animali a bene giuridico vero e proprio, segno dell’evoluzione dei tempi. Se ritiene che questo argomento possa interessarti, prosegui nella lettura: scopriremo insieme cos’è e in cosa consiste il reato di abbandono di animali.

    Abbandono di animali: cos’è?

    Secondo la legge, è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da mille a diecimila euro chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività [1]. L’abbandono di animali è un reato contravvenzionale: questo significa che rientra tra quei reati minori, puniti non con la reclusione ma con l’arresto o l’ammenda. In questo caso, chi abbandona un animale rischia, alternativamente, l’arresto fino a un anno oppure l’ammenda fino a diecimila euro.

    Abbandono di animali: è reato comune?

    L’abbandono di animali è un reato comune, nel senso che può essere commesso da chiunque, non essendo necessario una particolare qualifica giuridica (come avviene, ad esempio, nel caso dell’abuso d’ufficio, ove è necessario che il reo sia un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico servizio). Per integrare il reato di abbandono di animali non c’è neanche bisogno che l’autore della condotta sia effettivamente il proprietario (ad esempio, colui che risulta tale all’anagrafe canina), potendo essere commesso anche da chi di fatto detiene presso sé l’animale.

    Abbandono di animali: elemento oggettivo

    La condotta incriminata consiste nell’abbandonare un animale domestico o altro animale cresciuto e vissuto in cattività. Procediamo con ordine. L’abbandono è nozione ampia, che comprende ogni azione diretta a lasciare in maniera definitiva un bene o, in questo caso, un animale. Pertanto, non risponderà del reato di abbandono di animali colui che ha accidentalmente smarrito il proprio cane, oppure colui che, pur avendo provveduto a chiuderlo in un posto sicuro, non sia riuscito ad evitare che lo stesso scappasse via. In altre parole, l’abbandono presuppone l’intenzione precisa di disfarsi definitivamente dell’animale (salvo le precisazioni che si vedranno a breve a proposito dell’elemento soggettivo del reato).

    Si tratta di reato a forma libera, nel senso che l’abbandono può essere integrato attraverso tantissime modalità (lasciando volontariamente aperto il cancello ove l’animale trovava abitualmente ricovero; portandolo con sé in una foresta per poi lasciarlo libero, sapendo che non è in grado di trovare la strada di casa; ecc.).

    L’abbandono deve riguardare solamente animali domestici o, comunque, oramai abituati alla cattività: di conseguenza, non integrerà il reato di abbandono di animali il rilascio di un animale ritenuto normalmente selvatico (come può esserlo un cervo) oppure di un animale tenuto solo momentaneamente presso di sé (ad esempio, per il tempo necessario a prestargli alcune cure).

    Abbandono di animali: elemento soggettivo

    Il reato di abbandono di animali può essere commesso tanto con dolo (cioè, intenzionalmente) quanto con colpa (cioè, per negligenza o imprudenza). Se, di norma, l’abbandono, inteso come allontanamento premeditato e voluto dell’animale, presuppone il dolo dell’autore, è anche vero che lo smarrimento involontario può costituire ugualmente il reato di abbandono di animali se frutto della negligenza del proprietario.

    Secondo la giurisprudenza, infatti, integra il reato di abbandono di animali non solo la condotta di distacco volontario dell’animale, ma anche qualsiasi trascuratezza, disinteresse o mancanza di attenzione verso quest’ultimo, dovendosi includere nella nozione di abbandono anche comportamenti colposi improntati a indifferenza o a inerzia nell’immediata ricerca dell’animale [2]. Applicando questo principio, i giudici hanno condannato il proprietario che, avendo smarrito accidentalmente il suo cane, non si era preoccupato di denunciarne la scomparsa o di attivarsi autonomamente nella ricerca. In altre parole, il reato di abbandono di animali può essere commesso tanto con dolo quanto con colpa.

    Abbandono di animali: procedibilità

    Il reato di abbandono di animali è procedibile d’ufficio: ciò significa che chiunque ti veda abbandonare un animale (in autostrada, in montagna, in un bosco, per le strade della città, ecc.) potrà denunciarti presso le autorità competenti (carabinieri, polizia, ecc.). Il giudice competente è il tribunale in composizione monocratica.

    Detenzione di animali in condizioni non adeguate

    Alla stessa pena prevista per il reato di abbandono di animali soggiace chiunque detiene gli stessi in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Questo significa che rischia l’arresto fino ad un anno o l’ammenda da mille a diecimila euro anche colui che possiede animali e li fa vivere in condizioni inadeguate per igiene, spazio e, in generale, in riferimento alla loro natura. Si pensi, ad esempio, ad un cane di grossa taglia costretto a vivere in una cuccia di piccole dimensioni, oppure a più cani costretti a vivere in un recinto striminzito. A ben vedere, anche in ipotesi di trascuratezza come questa si può intravedere un abbandono di animali in senso lato, inteso non come condotta finalizzata ad allontanare l’animale, bensì a lasciarlo in balia di se stesso.

    Abbandono di animali: cosa dice la giurisprudenza?

    Vediamo ora alcune sentenze a proposito del reato di abbandono di animali. Secondo i giudici, non costituisce abbandono di animali il caso del mancato ritiro di un cane dal canile municipale cui era stato in precedenza affidato dal proprietario [3]. Al contrario, un’altra sentenza ha stabilito che la stessa condotta (cioè, quella del mancato ritiro da parte del proprietario) costituisca reato nel caso in cui sia prevedibile (a causa della notoria negligenza e inaffidabilità,) che il canile cui l’animale era stato affidato proceda all’abbandono dello stesso nel caso di inadempimento del padrone [4].

    Sempre la Corte di Cassazione ha condannato una signora che teneva numerosi gatti in precarie condizioni di salute, di igiene e di nutrizione, rinchiusi all’interno di gabbiette poste in un’abitazione dalla quale si propagavano odori nauseabondi [5].

    note

    [1] Art. 727 cod. pen.

    [2] Cass., sent. n. 18892 del 13.05.2011.

    [3] Cass., sent. n. 14421 del 08.04.2008.

    [4] Cass., sent. n. 13338 del 10.04.2012.

    [5] Cass., sent. n. 49298 del 19.12.2012.

    Autore immagine: Pixabay.com

  • Cosa attira i topi e quali sono le soluzioni rodenticide più efficaci? – Alghero Eco

    Cosa attira i topi e quali sono le soluzioni rodenticide più efficaci? – Alghero Eco

    I topi sono un problema rilevante all’interno di molte abitazioni. Proliferano in varie zone, dalle campagne alle fogne, poco importa dove la propria casa sia ubicata: senza alcun intervento in merito, è piuttosto comune che possano entrare all’interno di strutture abbandonate e non. In città, una mancata azione degli organi preposti alla derattizzazione genera una vera invasione, capace di raggiungere anche gli appartamenti situati ai piani più alti di una palazzina. La domanda che sorge è: cosa attira i topi e quali sono le soluzioni più efficaci per eliminarli o prevenire un’eventuale infestazione?

    Che problemi comporta un topo in casa

    La presenza di uno o più roditori entro le mura domestiche ha delle conseguenze, alcune solamente invasive e altre addirittura deleterie. I topi tendono a rosicchiare mobili, fili elettrici, contenitori di cibo e cercano di crearsi un posticino sicuro dove rintanarsi. Tuttavia questi danni non sono i peggiori. Il pericolo maggiore h costituito dalle malattie e parassiti che trasmettono, sia attraverso le feci sia con il loro mero passaggio.

    Cosa attira i topi

    Il problema dell’infestazione di topi in casa pur essere la conseguenza di una mancata prevenzione pubblica, di una presenza eccessiva di animali nella zona e dalla nostra poca attenzione. In sintesi:

    • mancata prevenzione pubblica: in questo caso parliamo di un’assenza di intervento pubblico che pur causare il proliferare dei topi. Ad esempio il mancato ritiro regolare della spazzatura o nessun intervento di derattizzazione;
    • presenza di colonie: pur capitare di ritrovarsi vicino un luogo dove questi animali si sono riprodotti tranquillamente, creando delle vere e proprie colonie. L’eccessiva popolazione spinge i topi alla ricerca di cibo;
    • la nostra mancata prevenzione: il lasciare i bidoni della spazzatura senza copertura oppure l’umido all’esterno, sono solamente alcune delle disattenzioni che possono richiamare i topi.

    I roditori sono animali: come tali cercano cibo e un luogo dove soggiornare creando la propria tana. Fornendo loro ciò che serve, li invitiamo ad invadere le nostre case, le quali diventano ospitali concedendo riparo dalle intemperie e sostentamento.

    Le precauzioni

    Allo scopo di impedire l’infestazione di topi in casa, certamente la prevenzione diventa il primo imprescindibile passo. A tale scopo possiamo riassumere:

    • Sigillare bene la spazzatura
      Sia se tenuta all’esterno sia all’interno, è utile impedire l’accesso dei topi all’immondizia, specialmente all’umido il quale contiene resti di cibo;
    • Impedire l’accesso in casa
      Chiudere ogni possibile via di entrata, ad esempio eventuali tubi e condotti di ventilazione adoperando reti appositamente studiate per resistere al rosicchiamento, oppure le fessure usando la lana d’acciaio, acquistabile presso qualsiasi ferramenta.
    • Evitare di lasciare in giro resti alimentari
      Saggio h anche impedire l’accumulo di resti di cibo all’aperto. Un pranzo in giardino pur diventare un richiamo irresistibile, cir che cade sul pavimento h allettante. Per questo serve sempre pulire evitando di fornire motivi ai topi per avvicinarsi.

    Soluzioni naturali contro i topi

    Al fine di tenere lontani i topi, ma anche di cacciarli via, si possono sfruttare metodi totalmente naturali. Questi espedienti efficaci sono:

    • olio di menta piperita: basta inumidire dei batuffoli e posizionarli dove i topi possono accedere oppure transitare. Anche le piante di menta producono lo stesso effetto;
    • olio essenziale di eucalipto: considerato un ottimo deterrente, da utilizzare come valida alternativa all’olio di menta piperita;
    • pianta di alloro: molto diffuso nelle zone mediterranee, seppure apprezzato come aromatizzante per i cibi, risulta sgradevole all’olfatto dei topi;
    • olio, aglio, pepe e rafano: non sono un condimento da usare per la pasta, bensl una mistura capace di allontanare gli animali infestanti fungendo da repellente naturale;
    • il bicarbonato di sodio h usato da sempre come deterrente per i topi;
    • il gatto h sicuramente il mezzo più conosciuto per lo scopo.

    I metodi elencanti sono naturali, totalmente sicuri e non costituiscono problema per bambini ed animali domestici. Adatti a mantenere lontani i topi oppure a scacciarli da casa. Sempre se questo non richieda l’uso delle trappole in commercio.

    Soluzioni non naturali per allontanare i topi

    I metodi tradizionali della nonna possono fallire nel raggiungimento dello scopo finale. Pur dipendere dal fatto che gli animali infestanti che abbiamo a casa sono troppi oppure abbastanza resistenti da non essere vittime di oli alla menta peperita oppure eucalipto. A questo scopo possiamo solamente sfruttare gli strumenti in commercio. Le trappole per topi e ratti più utilizzate sono:

    • repellenti chimici, utili ed allo stesso tempo pericolosi. Pur accadere che un animale domestico li ingerisca;
    • repellenti sonori, apparecchi che emanano un suono ad una frequenza tale da essere percepito solo dalle orecchie dei roditori ed essere per loro insopportabile;
    • stazioni di monitoraggio di vario genere, con o senza esche alimentari appositamente studiate per attirare i topi;
    • colle per cattura, alcune volte efficaci. Non sempre il roditore rimane vittima di questo espediente. Se lo si sceglie, non conviene usare come esca il solito formaggio, bensì serve usare il cioccolato che emana dell’odore molto più allettante per i topi.

    25 agosto 2018

  • L'uso eccessivo dello smartphone potrebbe danneggiare il tuo cane – Infinity News (Blog)

    L'uso eccessivo dello smartphone potrebbe danneggiare il tuo cane – Infinity News (Blog)

    Sapevi che il tuo smartphone potrebbe danneggiare la “relazione” con il tuo cane? Secondo Iain Booth, medico veterinario e fondatore dell’associazione VetUK, il nostro consueto dare più attenzione ai telefoni cellulari che agli animali domestici – in particolare i cani – può essere una causa del loro senso di abbandono e di isolamento. 

    Il veterinario ha spiegato alla pubblicazione britannica Metro che “questa dipendenza tecnologica colpisce principalmente i cani, non i gatti, perché i primi sono animali da soma. E si aspettano che il loro essere umano li guidi, per comandarli e per assicurarli“.

    L’emotività dei cani

    Per capire cosa sta succedendo è necessario prendere in considerazione i principi di base su come i cani interagiscono fisicamente ed emotivamente con gli umani“: i proprietari sono, per l’animale, i leader del branco. “È lui che gestisce tutti gli aspetti della sua vita – che lo nutre, gli fa fare una passeggiata, gli dice dove può stare e dove non può andare, e con chi giocare: Ma se siete costantemente a guardare il telefono cellulare ciò provoca una rottura a questo proposito vitale“, spiega.

    Questo tipo di comportamento, ripetuto per anni, può persino causare problemi comportamentali al tuo animale domestico. “Pensa e vedi che tutto questo ha senso: il tuo cane sta chiedendo la tua attenzione e sei troppo concentrato a guardare lo schermo, l’animale sarà sicuramente confuso, angosciato e triste“, avverte Booth.

  • Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

    Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

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    La società è già attiva in oltre 900 comuni d’Italia. Dalla prenotazione alla consegna dell’urna cineraria a domicilio, tutto avviene via web

    REGGIO EMILIA – A Reggio è nata una start-up, una nuova azienda, che offre un servizio curioso ma in rapidissima espansione: la cremazione degli animali da compagnia. Il suo nome è My Peter Pan, e si vanta si essere la prima piattaforma web nazionale per la prenotazione personalizzata del servizio funerario dell’animale domestico, dalla prenotazione del servizio al recupero, alla cremazione, per giungere sino alla consegna dell’urna cineraria a domicilio. L’azienda è attiva in oltre 900 comuni. Ne abbiamo parlato su Telereggio all’interno di Buongiorno Reggio.

    Telereggio  Reggio Emilia  Buongiorno Reggio  My Peter Pan  cremare gli animali  

  • Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

    Cremare gli animali domestici: la start-up reggiana My Peter Pan … – Reggionline

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    La società è già attiva in oltre 900 comuni d’Italia. Dalla prenotazione alla consegna dell’urna cineraria a domicilio, tutto avviene via web

    REGGIO EMILIA – A Reggio è nata una start-up, una nuova azienda, che offre un servizio curioso ma in rapidissima espansione: la cremazione degli animali da compagnia. Il suo nome è My Peter Pan, e si vanta si essere la prima piattaforma web nazionale per la prenotazione personalizzata del servizio funerario dell’animale domestico, dalla prenotazione del servizio al recupero, alla cremazione, per giungere sino alla consegna dell’urna cineraria a domicilio. L’azienda è attiva in oltre 900 comuni. Ne abbiamo parlato su Telereggio all’interno di Buongiorno Reggio.

    Telereggio  Reggio Emilia  Buongiorno Reggio  My Peter Pan  cremare gli animali  

  • Avviso pubblico per la co-progettazione di 30 tirocini formativi per … – AlessandriaNews

    Avviso pubblico per la co-progettazione di 30 tirocini formativi per … – AlessandriaNews

    ALESSANDRIA – Il Comune ha pubblicato un avviso pubblico per l’individuazione di soggetti del Terzo settore disponibili alla co-progettazione per la realizzazione di almeno 30 tirocini formativi, volti all’inserimento/reinserimento lavorativo di adulti disoccupati. Con il progetto Al lavoro… chi ben (ri)comincia… l’Amministrazione Comunale intende offrire a cittadini al momento senza lavoro, in particolare ai genitori appartenenti a nuclei monoparentali e giovani disoccupati, un’occasione di avvicinamento al mondo del lavoro, investendo sulle loro capacità e sulle loro potenzialità e propensione a (ri)mettersi in gioco.

    L’avviso è rivolto a tutti i soggetti del Terzo Settore (enti, associazioni, consorzi regolarmente accreditati dalla Regione Piemonte in materia) che in forma singola o di raggruppamento temporaneo, siano interessati a collaborare con l’Amministrazione comunale. I tirocini dovranno avere luogo in imprese, aziende e diverse realtà idonee del territorio nelle zone limitrofe ove più facilmente risultano reperibili le strutture di inserimento (comprese le aziende agricole), preferibilmente all’interno dell’area di competenza del Centro per l’Impiego di Alessandria, e devono prevedere una indennità di partecipazione non inferiore a 500 euro mensili. L’attività di co-progettazione dovrà essere avviata entro il mese di ottobre 2018.

    Gli interessati dovranno presentare la domanda di partecipazione, con la documentazione allegata, entro e non oltre le ore 12 del giorno 1°ottobre 2018 all’Ufficio Protocollo Generale del Comune di Alessandria, a mano o a mezzo postale. Le richieste saranno valutate da una Commissione nominata dall’Amministrazione.
    L’Avviso pubblico è consultabile sul sito internet del Comune di Alessandria.

    “Con questo progetto il Comune ha stanziato oltre 130 mila euro per portare avanti un percorso di co-progettazione con soggetti del Terzo Settore, volto a fornire un’opportunità ad adulti, in particolare genitori di nuclei familiari monoparentali – ha commentato l’assessore alle Politiche Sociali Piervittorio Ciccaglioni -. Il nostro obiettivo è creare una rete di percorsi formativi atti al superamento della difficile condizione di disoccupazione con il potenziamento e lo sviluppo delle singole competenze favorendo il reimpiego in aziende, società, cooperative e altre realtà del territorio idonee, interessate e disponibili ad inserire la persona disoccupata fornendole adeguati strumenti conoscitivi. Si creeranno, anche, figure specifiche competenti e idonee a proporsi successivamente nel mercato del lavoro, oltre che in attività dipendenti, anche autonomamente, magari in ambiti occupazionali emergenti come la cura degli animali domestici e la coltivazione della terra. Gli animali, come i piccoli appezzamenti di terra, possono infatti essere posseduti anche da persone anziane, che hanno difficoltà crescenti ad accompagnare fuori o ad assolvere altri compiti necessari al benessere del proprio animale, che sovente rappresenta un’importante fonte di compagnia e di valore aggiunto alla qualità della vita. Alla conclusione del percorso formativo e di tirocinio – ha continuato l’assessore Ciccaglioni – le persone coinvolte oltre a cercare occupazione negli esercizi volti alla cura degli animali domestici, alla vendita di prodotti, alla toelettatura potranno così proporsi come accompagnatori o addetti alla cura dell’animale domestico posseduto da anziani o da persone che temporaneamente per i motivi più diversi non possono occuparsi completamente del loro amico a quattro zampe, ma vogliono ed hanno le condizioni essenziali per tenerlo con sé. Analogamente chi ha avrà appreso rudimenti fondamentali per la coltivazione della terra, preferibilmente dell’orto, con metodi naturali, potrà cercare lavoro nelle aziende agricole o proporsi autonomamente quale soggetto capace di coadiuvare la persona anziana o comunque la persona che possiede un appezzamento di terreno che desidera coltivarlo con il supporto di persona qualificata”.

  • Funghi velenosi attenzione a cani e gatti – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    Funghi velenosi attenzione a cani e gatti – www.amoreaquattrozampe.it (Blog)

    L’intossicazione da funghi negli animali domestici non è molto  frequente  ma è comunque una minaccia, secondo alcuni esperti, anche se si classifica vicino alla cima della lista di avvelenamenti da compagnia ogni anno.

    I funghi presentano un problema speciale per i genitori di animali domestici, perché se non sei un esperto di funghi , è quasi impossibile capire la differenza tra varietà tossiche e non tossiche.

    Separare i funghi tossici da quelli non tossici è veramente un’impresa per chi non li conosce, un fungo all’apparenza “innocente” potrebbe portare se ingerito dal vostro animale domestico alla morte

    Esistono diverse migliaia di specie di funghi, ma  pochi sono considerati tossici. La maggior parte degli avvelenamenti mortali negli animali domestici riguarda i funghi dei generi Amanita.

    Il fungo di amanita, ad esempio, si trova in Europa, Asia e Nord America. Ha ben sette varietà di colori e forme, che aumenta la difficoltà di identificarlo correttamente e se ingerito potenzialmente  mortale.

    Sintomi di avvelenamento da funghi

    I segni clinici di avvelenamento da funghi dipendono dalle specie di funghi ingeriti, dalla tossina specifica che il fungo contiene e dalla suscettibilità del singolo animale.In generale, l’avvelenamento da funghi ha distinte sindromi cliniche :

    Irritazione gastrointestinale, il vomito e la diarrea potrebbero verificarsi entro 24 ore dall’ingerimento.

    effetti muscarinici, consistono in una copiosa produzione di saliva e lacrime ma il segno più serio è un battito cardiaco notevolmente rallentato. questa sindrome solitamente si manifesta entro sei ore dall’ingestione di funghi e richiede quasi sempre cure veterinarie.

     Disturbi gastrointestinali, effetti muscarinici, i sintomi portebbero essere :depressione e letargia,  forti dolori addominali e vomito. Ci può anche essere ittero  disturbi emorragici e convulsioni a causa di danni al fegato.

    Questi sintomi si verificano tra 6 e 20 ore dopo l’ingestione di funghi e, senza un trattamento tempestivo e aggressivo, sono spesso fatali.

    Trattamento per l’intossicazione da funghi

    Il trattamento per l’avvelenamento da funghi dipende dai sintomi e si concentra sulla stabilizzazione del vostro animale domestico.

    La decontaminazione include l’induzione del vomito per rimuovere eventuali residui del fungo dallo stomaco. Il passo successivo è in genere la somministrazione di carbone attivo per assorbire le tossine rimanenti.

    Se il tuo animale continua a mostrare segni di tossicità, probabilmente non è ancora chiara la tossina che ha ingerito portatelo dal veterinario e rimaneteci fino a quando il vostro animale non sarà fuori pericolo.

    Prevenire l’avvelenamento da funghi nel tuo animale domestico

    I funghi nei giardini di vostra proprietà o dei vostri vicini dovrebbero essere rimossi prontamente prima che gli animali domestici del vicinato abbiano la possibilità di notarli.

    Come regola generale, i veterinari e gli esperti di veleni per animali domestici considerano tossici tutti le ingestioni di funghi negli animali domestici a meno che non si possa fare un’identificazione rapida e accurata del fungo.

    Se sapete o sospettate che il vostro animale abbia mangiato un fungo, contattate immediatamente il vostro veterinario.

    L.L.

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