Categoria: Animali domestici

  • “Il mio gatto è una spia”: i ricercatori studiano il caso di un uomo … – L'Huffington Post

    “Il mio gatto è una spia”: i ricercatori studiano il caso di un uomo … – L'Huffington Post

    Quando il gatto entra di soppiatto in una stanza oppure fa capolino della porta e posa il suo sguardo indagatore sul suo padrone, è facile per quest’ultimo lasciarsi andare ad un pensiero: “Mi sta spiando”. Se chi possiede questo animale domestico può averlo pensato almeno una volta, c’è chi ne è assolutamente convinto: il sito “Science of Us” del New York Times ha raccontato il caso di un uomo di 71 anni, convinto che il suo gatto fosse una spia, che fosse stato cioè rimpiazzato da un altro, addestrato e mandato dall’FBI con il proposito di spiarlo.

    L’uomo in questione, il cui caso è stato riportato in una ricerca pubblicata sulla rivista “Neurocase”, è affetto dalla “sindrome di Capgras”, una rara malattia psichiatrica che porta chi ne soffre a credere che le persone più care siano state rimpiazzate da alieni o da impostori a loro identici. Il disturbo può estendersi ad animali domestici o luoghi familiari e può fare la sua comparsa in associazione a disturbi psichiatrici, come schizofrenia, o essere il risultato di demenza e danni cerebrali.

    Come riporta il New York Times, il paziente, affetto da disordine bipolare, aveva un passato da alcolista e aveva subito dei danni cerebrali a causa di alcuni infortuni sportivi. Prima di iniziare a riconoscere nel suo gatto una spia, aveva smesso di prendere i suoi farmaci antipsicotici ed era diventato paranoico: credeva che l’intera casa, in cui abitava con la famiglia, fosse sotto lo stretto controllo di misteriosi agenti. Quando le sue condizioni mentali si sono fatte più critiche ha iniziato a vedere nel suo gatto un essere coinvolto in una cospirazione contro di lui. Fisicamente vedeva in lui sempre lo stesso animale, ma qualcosa era cambiato.

    Stando alla ricerca, la letteratura medica riporta pochi casi di questo genere con animali domestici come protagonisti: se ne contano due con i gatti, due con gli uccelli e uno con un cane. Il caso di questo paziente, però, è unico in quanto è la prima volta che la malattia viene messa in relazione a specifici danni cerebrali. Non è ancora chiaro cosa possa scatenare questi pensieri, ma gli studiosi credono che la reazione sia correlata ad una perdita di memoria: quando si fa fatica a riconoscere una persona, un animale o un luogo come familiare, lo si vede sempre come nuovo e gli si può attribuire un significato diverso ogni volta. La scienza dovrà fare passi avanti prima di fornire una spiegazione soddisfacente sul fenomeno. Intanto il sito “Science of Us” ironizza sulla questione: “Strano che nessuno abbia proposto un’altra teoria, ossia che quel gatto fosse davvero una spia”.

  • “Il mio gatto è una spia”: i ricercatori studiano il caso di un uomo … – L'Huffington Post

    “Il mio gatto è una spia”: i ricercatori studiano il caso di un uomo … – L'Huffington Post

    Quando il gatto entra di soppiatto in una stanza oppure fa capolino della porta e posa il suo sguardo indagatore sul suo padrone, è facile per quest’ultimo lasciarsi andare ad un pensiero: “Mi sta spiando”. Se chi possiede questo animale domestico può averlo pensato almeno una volta, c’è chi ne è assolutamente convinto: il sito “Science of Us” del New York Times ha raccontato il caso di un uomo di 71 anni, convinto che il suo gatto fosse una spia, che fosse stato cioè rimpiazzato da un altro, addestrato e mandato dall’FBI con il proposito di spiarlo.

    L’uomo in questione, il cui caso è stato riportato in una ricerca pubblicata sulla rivista “Neurocase”, è affetto dalla “sindrome di Capgras”, una rara malattia psichiatrica che porta chi ne soffre a credere che le persone più care siano state rimpiazzate da alieni o da impostori a loro identici. Il disturbo può estendersi ad animali domestici o luoghi familiari e può fare la sua comparsa in associazione a disturbi psichiatrici, come schizofrenia, o essere il risultato di demenza e danni cerebrali.

    Come riporta il New York Times, il paziente, affetto da disordine bipolare, aveva un passato da alcolista e aveva subito dei danni cerebrali a causa di alcuni infortuni sportivi. Prima di iniziare a riconoscere nel suo gatto una spia, aveva smesso di prendere i suoi farmaci antipsicotici ed era diventato paranoico: credeva che l’intera casa, in cui abitava con la famiglia, fosse sotto lo stretto controllo di misteriosi agenti. Quando le sue condizioni mentali si sono fatte più critiche ha iniziato a vedere nel suo gatto un essere coinvolto in una cospirazione contro di lui. Fisicamente vedeva in lui sempre lo stesso animale, ma qualcosa era cambiato.

    Stando alla ricerca, la letteratura medica riporta pochi casi di questo genere con animali domestici come protagonisti: se ne contano due con i gatti, due con gli uccelli e uno con un cane. Il caso di questo paziente, però, è unico in quanto è la prima volta che la malattia viene messa in relazione a specifici danni cerebrali. Non è ancora chiaro cosa possa scatenare questi pensieri, ma gli studiosi credono che la reazione sia correlata ad una perdita di memoria: quando si fa fatica a riconoscere una persona, un animale o un luogo come familiare, lo si vede sempre come nuovo e gli si può attribuire un significato diverso ogni volta. La scienza dovrà fare passi avanti prima di fornire una spiegazione soddisfacente sul fenomeno. Intanto il sito “Science of Us” ironizza sulla questione: “Strano che nessuno abbia proposto un’altra teoria, ossia che quel gatto fosse davvero una spia”.

  • “Il mio gatto è una spia”: i ricercatori studiano il caso di un uomo … – L’Huffington Post

    “Il mio gatto è una spia”: i ricercatori studiano il caso di un uomo … – L’Huffington Post

    Quando il gatto entra di soppiatto in una stanza oppure fa capolino della porta e posa il suo sguardo indagatore sul suo padrone, è facile per quest’ultimo lasciarsi andare ad un pensiero: “Mi sta spiando”. Se chi possiede questo animale domestico può averlo pensato almeno una volta, c’è chi ne è assolutamente convinto: il sito “Science of Us” del New York Times ha raccontato il caso di un uomo di 71 anni, convinto che il suo gatto fosse una spia, che fosse stato cioè rimpiazzato da un altro, addestrato e mandato dall’FBI con il proposito di spiarlo.

    L’uomo in questione, il cui caso è stato riportato in una ricerca pubblicata sulla rivista “Neurocase”, è affetto dalla “sindrome di Capgras”, una rara malattia psichiatrica che porta chi ne soffre a credere che le persone più care siano state rimpiazzate da alieni o da impostori a loro identici. Il disturbo può estendersi ad animali domestici o luoghi familiari e può fare la sua comparsa in associazione a disturbi psichiatrici, come schizofrenia, o essere il risultato di demenza e danni cerebrali.

    Come riporta il New York Times, il paziente, affetto da disordine bipolare, aveva un passato da alcolista e aveva subito dei danni cerebrali a causa di alcuni infortuni sportivi. Prima di iniziare a riconoscere nel suo gatto una spia, aveva smesso di prendere i suoi farmaci antipsicotici ed era diventato paranoico: credeva che l’intera casa, in cui abitava con la famiglia, fosse sotto lo stretto controllo di misteriosi agenti. Quando le sue condizioni mentali si sono fatte più critiche ha iniziato a vedere nel suo gatto un essere coinvolto in una cospirazione contro di lui. Fisicamente vedeva in lui sempre lo stesso animale, ma qualcosa era cambiato.

    Stando alla ricerca, la letteratura medica riporta pochi casi di questo genere con animali domestici come protagonisti: se ne contano due con i gatti, due con gli uccelli e uno con un cane. Il caso di questo paziente, però, è unico in quanto è la prima volta che la malattia viene messa in relazione a specifici danni cerebrali. Non è ancora chiaro cosa possa scatenare questi pensieri, ma gli studiosi credono che la reazione sia correlata ad una perdita di memoria: quando si fa fatica a riconoscere una persona, un animale o un luogo come familiare, lo si vede sempre come nuovo e gli si può attribuire un significato diverso ogni volta. La scienza dovrà fare passi avanti prima di fornire una spiegazione soddisfacente sul fenomeno. Intanto il sito “Science of Us” ironizza sulla questione: “Strano che nessuno abbia proposto un’altra teoria, ossia che quel gatto fosse davvero una spia”.

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  • Sesso con il proprio cane. È la terza volta che la donna ricorre alla … – Si24 – Il vostro sito quotidiano

    Sesso con il proprio cane. È la terza volta che la donna ricorre alla … – Si24 – Il vostro sito quotidiano

    Incredibile vicenda a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Una donna di 28 anni ha chiamato i soccorsi dopo aver fatto sesso con il suo cane, un dalmata di tre anni.

    La ragazza, come scrive il quotidiano Metropolis, dopo il rapporto ha avvertito dolori fortissimi all’utero ed è stata trasportata con l’ambulanza in ospedale. I dottori hanno riscontrato lesioni e lacerazioni dell’utero, causate dall’atto sessuale avuto con l’animale.

    È la terza volta che la donna ricorre alle cure del pronto soccorso dopo essersi concessa dei rapporti con il suo animale domestico.

    Si tratta di un caso di zooerastia, la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, quali cani, gatti, maiali, cavalli, pecore.

     
     

    15 febbraio 2016

  • Sesso con il proprio cane. È la terza volta che la donna ricorre alla … – Si24 – Il vostro sito quotidiano

    Sesso con il proprio cane. È la terza volta che la donna ricorre alla … – Si24 – Il vostro sito quotidiano

    Incredibile vicenda a Torre Annunziata, in provincia di Napoli. Una donna di 28 anni ha chiamato i soccorsi dopo aver fatto sesso con il suo cane, un dalmata di tre anni.

    La ragazza, come scrive il quotidiano Metropolis, dopo il rapporto ha avvertito dolori fortissimi all’utero ed è stata trasportata con l’ambulanza in ospedale. I dottori hanno riscontrato lesioni e lacerazioni dell’utero, causate dall’atto sessuale avuto con l’animale.

    È la terza volta che la donna ricorre alle cure del pronto soccorso dopo essersi concessa dei rapporti con il suo animale domestico.

    Si tratta di un caso di zooerastia, la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, quali cani, gatti, maiali, cavalli, pecore.

     
     

    15 febbraio 2016

  • Orrore a Lunghezza: gatto nero tagliato a pezzi, ipotesi rito satanico – RomaToday

    Orrore a Lunghezza: gatto nero tagliato a pezzi, ipotesi rito satanico – RomaToday

    Ancora riti satanici nella periferia est della Capitale. Queste una delle ipotesi dopo la scoperta del corpo di un gatto nero fatto a pezzi e lasciato straziato in un
    campo isolato nella zona di Lunghezza, nel VI Municipio delle Torri. Il rinvenimento da parte di un giovane che stava portando il proprio cane a fare una passeggiata nell’area verde. Una scoperta da lasciare senza fiato, l’animale è infatti stato tagliato di netto almeno in due parti con la parte sopra del tronco e la testa lasciati nel pratone, sparita invece l’altra parte del corpo con la zampe anteriori e la coda. 

    GUARDIE ECOZOOFILE – Una volta fatta la scoperta il corpo martoriato dell’animale domestico è stato segnalato alla guardie ecozoofile Earth con le stesse che si sono recate questa mattina sul luogo del ritrovamento assieme ai funzionari della Asl di competenza. Fra le ipotesi, come detto, quella del rito satanico. Risale infatti allo scorso mese di gennaio un’altra macabra scoperta nella vicina Castelverde dove i volontari di Earth trovarono altri gatti seviziati, squartati ed abbandonati in una busta appesa ad un albero accanto ai resti di un focolaio.

    GATTI UCCISI A CASTELVERDE – Quartiere di Castelverde dove tali scoperte non erano nuove. Prima dei gatti seviziati trovati in via Navelli lo scorso 21 gennaio, altri animali domestici furono trovati brutalizzati nella stessa zona un anno prima. Non si esclude comunque che la barbarie ai danni del gatto nero possa essere frutto di un gruppo di ragazzi, così come l’ipotesi che l’animale domestico sia stato ucciso per essere mangiato.  

  • Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Una giovane donna di 28 anni ha chiamato i soccorsi dopo aver fatto sesso con il suo cane, un dalmata di tre anni. Dopo il rapporto infatti ha avvertito dolori fortissimi all’utero. Succede a Torre Annunziata (Napoli), come scrive il quotidiano Metropolis.

    E’ stata trasportata con l’ambulanza in ospedale, e lì i dottori hanno riscontrato lesioni e lacerazioni dell’utero, causate dall’atto sessuale avuto con l’animale. 

    La donna è sotto shock, anche per il fatto di essere stata costretta a rivelare pubblicamente questa assurda vicenda.

    E’ la terza volta che la donna ricorre alle cure del pronto soccorso dopo essersi concessa dei rapporti con il suo animale domestico.

    La scorsa settimana, però, la donna è rimasta letteralmente incastrata e ha riportato una lacerazione dell’utero, che le dovrà essere ricostruito chirurgicamente. Infatti, la 28enne ha avuto danni alle pareti vaginali in quanto il cane, eiaculando, è rimasto incastrato, proprio per la viscosità del seme animale che risulta più denso e diventa una colla.

    La zooerastia è la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, quali cani, gatti, maiali, cavalli, pecore.


  • Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Una giovane donna di 28 anni ha chiamato i soccorsi dopo aver fatto sesso con il suo cane, un dalmata di tre anni. Dopo il rapporto infatti ha avvertito dolori fortissimi all’utero. Succede a Torre Annunziata (Napoli), come scrive il quotidiano Metropolis.

    E’ stata trasportata con l’ambulanza in ospedale, e lì i dottori hanno riscontrato lesioni e lacerazioni dell’utero, causate dall’atto sessuale avuto con l’animale. 

    La donna è sotto shock, anche per il fatto di essere stata costretta a rivelare pubblicamente questa assurda vicenda.

    E’ la terza volta che la donna ricorre alle cure del pronto soccorso dopo essersi concessa dei rapporti con il suo animale domestico.

    La scorsa settimana, però, la donna è rimasta letteralmente incastrata e ha riportato una lacerazione dell’utero, che le dovrà essere ricostruito chirurgicamente. Infatti, la 28enne ha avuto danni alle pareti vaginali in quanto il cane, eiaculando, è rimasto incastrato, proprio per la viscosità del seme animale che risulta più denso e diventa una colla.

    La zooerastia è la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, quali cani, gatti, maiali, cavalli, pecore.


  • Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Una giovane donna di 28 anni ha chiamato i soccorsi dopo aver fatto sesso con il suo cane, un dalmata di tre anni. Dopo il rapporto infatti ha avvertito dolori fortissimi all’utero. Succede a Torre Annunziata (Napoli), come scrive il quotidiano Metropolis.

    E’ stata trasportata con l’ambulanza in ospedale, e lì i dottori hanno riscontrato lesioni e lacerazioni dell’utero, causate dall’atto sessuale avuto con l’animale. 

    La donna è sotto shock, anche per il fatto di essere stata costretta a rivelare pubblicamente questa assurda vicenda.

    E’ la terza volta che la donna ricorre alle cure del pronto soccorso dopo essersi concessa dei rapporti con il suo animale domestico.

    La scorsa settimana, però, la donna è rimasta letteralmente incastrata e ha riportato una lacerazione dell’utero, che le dovrà essere ricostruito chirurgicamente. Infatti, la 28enne ha avuto danni alle pareti vaginali in quanto il cane, eiaculando, è rimasto incastrato, proprio per la viscosità del seme animale che risulta più denso e diventa una colla.

    La zooerastia è la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, quali cani, gatti, maiali, cavalli, pecore.


  • Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Fa sesso con il suo dalmata e finisce in ospedale: “Dovrà essere … – Today

    Una giovane donna di 28 anni ha chiamato i soccorsi dopo aver fatto sesso con il suo cane, un dalmata di tre anni. Dopo il rapporto infatti ha avvertito dolori fortissimi all’utero. Succede a Torre Annunziata (Napoli), come scrive il quotidiano Metropolis.

    E’ stata trasportata con l’ambulanza in ospedale, e lì i dottori hanno riscontrato lesioni e lacerazioni dell’utero, causate dall’atto sessuale avuto con l’animale. 

    La donna è sotto shock, anche per il fatto di essere stata costretta a rivelare pubblicamente questa assurda vicenda.

    E’ la terza volta che la donna ricorre alle cure del pronto soccorso dopo essersi concessa dei rapporti con il suo animale domestico.

    La scorsa settimana, però, la donna è rimasta letteralmente incastrata e ha riportato una lacerazione dell’utero, che le dovrà essere ricostruito chirurgicamente. Infatti, la 28enne ha avuto danni alle pareti vaginali in quanto il cane, eiaculando, è rimasto incastrato, proprio per la viscosità del seme animale che risulta più denso e diventa una colla.

    La zooerastia è la pratica di avere rapporti sessuali con animali, in genere domestici, quali cani, gatti, maiali, cavalli, pecore.