Categoria: Cani

  • Un cane con problemi comportamentali trova la serenità grazie ad … – Fidelity News

    Un cane con problemi comportamentali trova la serenità grazie ad … – Fidelity News

    Spesso, nelle storie che riguardano i quattrozampe domestici, sono le coincidenze a fare la differenza. E’ quello che è accaduto alla famiglia di Shirley, una donna americana che in casa aveva due cani, Odie e Joey, amici per la pelle e suoi compagni di vita.

    Un giorno la donna era a passeggio con il cane Odie quando dal nulla, sulla sua strada, è apparsa una piccola gattina, che apparentemente voleva salutare sia lei che il cane che portava al guinzaglio. Shirley si è innamorata subito della piccola e l’ha presa con sé, l’ha chiamata Leeloo e l’ha immediatamente inserita nel suo gruppo di animali da compagnia.

    Inizialmente Leeloo era diffidente nei confronti dei due cani Odie e Joey, ma con il tempo le cose si sono sistemate, la gatta è cresciuta ed è entrata in confidenza con i cani di casa, tanto che loro le fanno quasi da maestri, e ha imparato a comprendere gli ostacoli e le difficoltà della vita.

    Shirley, un giorno, ha deciso di adottare un terzo cane, di nome Brody, un quattrozampe molto problematico dal punto di vista comportamentale. Infatti nei primi giorni Brody rifiutava la compagnia sia dei suoi amici canini che di Leeloo, con la quale risultava scontroso e diffidente.

    La donna ha sempre portato i suoi amici animali a compiere delle escursioni in montagna e anche la gattina si è adattata a queste passeggiate molto particolari, mentre Brody, grazie a questa attività motoria, piano piano ha appreso molto dalla gattina Leeloo, riuscendo ad acquisire calma e convinzione e, soprattutto, la gioia di vivere che non aveva trovato fino ad allora.

    È un cagnolino difficile perché non ha mai avuto regole per tutta la sua vita, ma si è calmato molto grazie agli insegnamenti di Leeloo“. E’ la stessa Shirley a testimoniare quanto sia stata importante Leeloo nel dare serenità al cane Brody, che ha trovato armonia con tutti, anche con gli altri due cani di casa, Odie e Joey.

  • Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 … – Giornale dei Navigli

    Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 … – Giornale dei Navigli

    Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 zampe”.

    Sfilate, giochi e adozioni per cani bisognosi: al via “Gaggiano a 4 zampe”

    GAGGIANO – Tutto pronto per la giornata dedicata ai cani, con momenti divertenti ed educativi, aperta a tutti. Dopo il grande successo dell’anno scorso, torna l’iniziativa “Gaggiano a 4 zampe”, organizzata da “Rescue Bau”, “Salva La Zampa” e “I Senza Cuccia”. Tre onlus dove lavorano instancabili volontari che hanno a cuore il soccorso e l’accoglienza dei cani senza famiglia. Non solo.

    Come operano le tre associazioni organizzatrici

    “Rescue Bau” si occupa della riabilitazione comportamentale di cani che hanno un triste passato. “Salva la zampa”  lavora sul recupero psicofisico di cani da caccia maltrattati o rifiutati dai proprietari, mentre i “Senza Cuccia” aiutano i cani “scartati” dagli allevamenti perché non più riproduttivi. “Un’attività onerosa, portata avanti con lo spirito di solidarietà che alberga nei volontari – spiegano dalle associazioni –. I fondi derivano unicamente da contributi dei soci, dalle offerte dei privati e dalle iniziative solidali e raccolte fondi organizzate durante l’anno”.

    Appuntamento domenica all’Area Feste

    Sensibilizzare su queste realtà è l’obiettivo dell’iniziativa che si svolgerà domenica, all’Area Feste di via Gramsci, dalle 10 alle 18. “La manifestazione ‘Gaggiano a 4 zampe’ vuole portare il cittadino a contatto con il mondo dell’altruismo in chiave divertente. Grazie agli educatori cinofili di “Rescue Bau” ci si divertirà con il proprio cane provando giochi di attivazione mentale e percorsi di mobility per poi emozionarsi con le dimostrazioni di cinofilia e imparare con interventi formativi”, spiegano gli organizzatori.

    E chi vuole potrà adottare un cagnolino bisognoso

    Non è tutto: alle 15, l’assessore alle Politiche ambientali Sabina Gatto, promotrice della prima edizione della manifestazione, darà il via al concorso canino aperto a tutti i cani. Non vince il cane più bello, ma “la genuinità dell’amicizia tra il cane e il padrone” (per partecipare, 5 euro che serviranno per le iniziative volte a migliorare la vita dei cani abbandonati). E chi vuole adottare un cagnolino bisognoso, potrà farlo: i cani “cerca casa” si metteranno in mostra per trovare una nuova famiglia.

    FG

    locandina jpeg

    locandina jpeg

    TORNA ALLA HOME PER LE ALTRE NOTIZIE DI OGGI

  • Cani: i falsi miti che ci impediscono di capirli! – FocusJunior.it

    Cani: i falsi miti che ci impediscono di capirli! – FocusJunior.it

    Chiunque abbia a che fare con i cani, perché ne possiede uno o perché semplicemente ama il mondo di questi amici a quattro zampe, prima o poi si sarà sicuramente imbattuto in almeno uno dei tanti falsi miti che circolano sulla cura e l’allevamento di questi animali.

    Questi falsi misti – o leggende metropolitane – sono infatti molto diffusi e benché non siano supportati da alcuna prova o evidenza scientifica, essi continuano a circolare perché “tutti dicono così”.

    Ma quali sono queste false credenze?

    Alcune sono così comuni che potrebbero stupirvi:

    • UN CANE CHE SCODINZOLA È UN CANE FELICE
      È vero, i cani esprimono la loro gioia muovendo forsennatamente la coda, ma lo scodinzolio è un riflesso dettato da eccitazione, la quale non è necessariamente legata alla felicità. Per comprendere il vero stato d’animo del cane dunque, è meglio osservare posture e atteggiamenti dell’animale nel loro complesso (eventuali occhi sbarrati, ringhi ecc…) prima di andare incontro a qualche comportamento indesiderato.
    • I DOBERMANN SONO CANI…CHE IMPAZZISCONO
      Anche questa è una leggenda molto diffusa. Si dice infatti che intorno al settimo anno di età i dobermann tendano ad impazzire a causa del cervello “pressato” all’interno del cranio troppo piccolo. Naturalmente non vi è alcuna prova a dimostrazione di ciò, ma l’indole nervosa dell’animale, combinata con la cattiva fama guadagnata nel corso dei decenni, ha contribuito ad alimentare questa falsità.

    Il Dobermann è un cane molto forte intelligente e nel corso delle due guerre mondiali venne impiegato in diversi modi, soprattutto per recuperare i feriti. Purtroppo nell’immaginario collettivo questa razza canina è stata associata alle terribili SS naziste – che per alcuni avrebbero addirittura condotto esperimenti genetici per rendere i cani delle macchine di morte – gettando un’ombra d’ingiustificata diffidenza che ancora oggi grava su questi meravigliosi animali.
    Credits: Ipa-agency

    • SE IL CANE HA IL NASO UMIDO, VUOL DIRE CHE STA BENE
      No, significa solo che è ben idratato!
    • AD UN CANE GRANDE SERVE UNA CASA GRANDE
      “Eh, ci piacerebbe prendere un cane, ma non abbiamo il giardino”; quante volte avete sentito questa frase?
      Certo, avere un giardino dove far correre Fido è un bel vantaggio, ma ciò non significa che un cane di taglia medio-grande non possa vivere in un appartamento; alla fine un animale, per quanto grosso, non occupa più spazio di una persona!
      Più che la stazza quindi è il temperamento di una razza a poter fare la differenza: esistono razze più mansuete e placide e altre che invece necessitano di più spazio per dare sfogo alla loro vivacità.

    • UN ANNO CANINO CORRISPONDE A SETTE ANNI UMANI
      Non è così. Il primo anno del cane corrisponde a circa 15 anni, il secondo invece a circa 9-10 anni (un cane di 2 anni avrebbe dunque i “nostri 24-25 anni”). Gli anni successivi poi possono variare a seconda della taglia del cane.
    • I CANI VECCHI NON IMPARANO PIÙ
      Molti pensano che solo i cuccioli possano imparare: è falso! Certo, i piccoli sono molto più predisposti, ma anche i cani anziani continuano ad apprendere; anzi, per loro è fondamentale per restare con la mente “attiva”!

    Tratto da Focus Wild

  • Starbucks nega l'ingresso ai cani nello store di Milano – TPI

    Starbucks nega l'ingresso ai cani nello store di Milano – TPI

    Dopo le polemiche per il costo del caffè ritenuto eccessivamente alto, ora Starbucks è oggetto di una nuova critica.

    Secondo quanto racconta Tommaso Zorzi, conosciuto tra le altre cose per la sua partecipazione al programma televisivo “Riccanza”, il colosso americano del caffè appena inaugurato a Milano avrebbe negato l’ingresso al suo cane.

    Sui social la notizia ha fatto molto scalpore tanto che la pagina Facebook della caffetteria di piazza Cordusio è stata sommersa da critiche e insulti.

    Il rampollo milanese ha lanciato l’hashtag di protesta #Iostocongildina contro il colosso del caffè, Gildina è infatti il nome del cane di Tommaso Zorzi.

    Su Instagram il ragazzo ha raccontato come sono andate le cose: dopo la lunga attesa in coda per entrare da Starbucks, all’ingresso dello store Tommaso è stato costretto a tenere in braccio il cane. Nel momento in cui sarebbe dovuto entrare nel locale gli è stato impedito, proprio per via dell’animale al quale è stato negato l’ingresso.

    Il ragazzo ha subito segnalato l’episodio sui social: “Sono furibondo mi hanno battuto fuori da Starbucks perché ho il cane. Mi fai schifo, non comprerò mai più un caffè. Sono stato da Starbucks a Singapore, Dubai, Londra, New York, Parigi, sempre entrato col cane… a Milano no. Vedono il cane, mi dicono ‘basta che stia in braccio’, entro e mi fanno uscire perché mi dicono ‘scusa hai il cane’? Non ho parole”, ha concluso Tommaso.

    “Noi entriamo anche al supermercato e non esiste che lo Starbucks più grande d’Europa a Milano non consenta almeno ai cani piccoli di entrare neanche in braccio! Volevo provarci e passare con il mio bassotto, ora che so questo non ci verrò”, ha scritto un utente.

    Starbucks non ha ancora replicato alle accuse.

    In molti si sono scagliati contro l’apertura in Italia della catena statunitense. Ma il motivo per cui Starbucks ha successo non c’entra col caffè: TPI ne ha parlato con il digital strategist Cosimo Zecchi (Qui sotto l’articolo).

    Quello che i puristi del caffè italiano non hanno voluto capire su Starbucks

    Leggi anche: 

  • Bocconi avvelenati nei giardini: un cane morto e due salvati in … – Il Gazzettino

    Bocconi avvelenati nei giardini: un cane morto e due salvati in … – Il Gazzettino

    VICENZA – Mani ignote e criminali in settimana hanno gettato nella stassa mattinata in via della Rotonda delle esche avvelenate nei giardini di due abitazioni allo scopo di uccidere i cani di casa. Dissidi tra vicini? Il mistero è fitto. Il bilancio è pesante: in un’abitazione un meticcio di 9 anni è morto tra gli spasmi e un altro meticcio, pure di 9 anni, trasportato dai padroni dal veterinario è stato salvato in extremis. In una seconda abitazione un Jack Russel di 10 anni in preda agli spasmi si è salvato perché la proprietaria l’ha fatto vomitare mettendogli una mano in bocca per portarlo dal veterinario privo di conoscenza: si è ripreso dopo una lavanda gastrica. I proprietari hanno presentato ai carabinieri denuncia contro ignoti, senza formulare sospetti.
     

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

  • Editoriale: “Cani da caccia: bravi e belli” – Armi Magazine

    Editoriale: “Cani da caccia: bravi e belli” – Armi Magazine

    Non ci sono ancora valutazioni

    cani da cacciaSullo scorso numero di Beccacce che Passione ho proposto alla vostra attenzione alcune riflessioni sull’opportunità di riconquistare, con i nostri cani da caccia, il palcoscenico delle prove di lavoro. Tra le righe, ho accennato al fatto che, allo stesso modo, i cani dei cacciatori dovrebbero tornare in forza a popolare i ring delle esposizioni cinofile, riservandomi di riprendere l’argomento. Ed eccoci qui…

    Frequentando le expo, i rumors da parte dei cacciatori che presentano i loro cani sono sempre gli stessi: si vedono nei ring cani da caccia che con la caccia nulla hanno a che fare, talvolta proposti alla valutazione dei giudici da persone affatto interessate all’attività venatoria, e, in aggiunta, i cani che sono accompagnati dal libretto di lavoro hanno molto spesso soltanto la “classica” qualifica MB, necessaria per poter aspirare al campionato di bellezza. Si ricade poi sovente nelle solite discussioni sul valore delle expo così regolamentate, senza che poi, alla fine, nulla cambi.

    Crispi Country

    E perché dovrebbe cambiare qualcosa?

    In fondo un cane che a caccia va davvero non necessita anche di essere riconosciuto bello in un “concorso di bellezza”… Ma qual è il fine delle esposizioni cinofile? Parlando di razze da caccia, individuare i migliori soggetti costruiti secondo lo standard morfologico della razza di appartenenza, perché tali soggetti saranno sicuramente attrezzati con doti fisiche tali da garantire buone performance sul terreno. Le razze canine non sono state forgiate dalla selezione naturale, ma sono un “prodotto” dell’uomo per avere un ausiliare utile in alcune attività fra cui la caccia. La bellezza di un cane è quindi funzionale allo scopo per cui è stato creato, qualunque esso sia. Non è una questione di gusto… Ma il gusto personale è comunque una componente nel metro di giudizio in un ring. Fermo restando che lo standard definisce i canoni di bellezza, muovendosi nei paletti dettati da questo un giudice ovviamente e giustamente esprimerà, oltre a un giudizio oggettivo, anche una personale sensibilità. Per fare un esempio fuori tema, valutando le finaliste di Miss Italia è il gusto personale che alla fine determina la vincitrice di corona e scettro. E i gusti si formano. Le Miss Italia degli anni Cinquanta erano molto diverse da quelle del terzo millennio, il concetto di bellezza è sicuramente modificato da tempi, mode, costumi, consuetudini, ma certamente oggi come negli anni Cinquanta le gambe delle miss non sono certo storte, né le loro misure oltre i numeri che garantiscono l’armonia di un corpo… E allora se un rapporto di reciprocità tra la caccia con il cane da ferma e il mondo delle prove potrebbe sicuramente servire a restituire ai cacciatori e ai loro cani il ruolo di protagonisti nella selezione del cane da ferma, così la presenza di cani da caccia “cacciatori” nei ring delle esposizioni può contribuire a formare un gusto che premia quei soggetti che davvero posseggono quelle caratteristiche fisiche che costituiscono la base su cui costruire un buon cane da caccia.

    Kalòs kai agathòs, cioè “bello e buono”, è un concetto antico

    Un cane “buono” è un cane utile allo scopo per cui è stato selezionato. Un cane da caccia deve essere utile sul terreno, questa è la sua bellezza e la sua “bontà”. E anche in questo caso, come per le prove di lavoro, soltanto presentando i nostri cani possiamo contribuire a formare il gusto di chi giudica e di chi, anche se cacciatore non è, sceglie come compagno di vita un cane da caccia.

    Tutto questo non è ovviamente un obbligo per nessuno, ma per chi poi parla, critica e giudica dovrebbe perlomeno essere un’ipotesi da non scartare. Perché la cinofilia possa essere davvero un palcoscenico utile per la selezione dei cani da caccia, i cani da caccia quantomeno dovrebbero essere tra i protagonisti dello show.

    Concludo rubando le parole a un “cane famoso”… da caccia ovviamente! Dice Snoopy: se non ci piace dove stiamo possiamo spostarci, non siamo alberi.

    © Viviana Bertocchi, editoriale Beccacce che Passione n° 5 2018

    Valuta questo articolo!

  • Dog Party, domenica 23 settembre al Centro Commerciale Gotico – Piacenza24

    Dog Party, domenica 23 settembre al Centro Commerciale Gotico – Piacenza24

    Domenica 23 settembre al Centro Commerciale Gotico “DOG PARTY”, una giornata tutta dedicata agli amici animali.

    Divertiti è domenica…’ prosegue con i suoi appuntamenti domenicali con un evento dedicato agli amici a 4 zampe, un’intera giornata ricca di appuntamenti e spettacoli per grandi e piccini. E’ festa per chi ama i quattro zampe.

    Un evento in collaborazione con il Club Italiano Westy Highland White Terrier, Gruppo cinofilo LA LUPA di Piacenza, Essenza Cinofila ASD, l’Associazione Guardie Fare Ambiente Laboratorio Verde Piacenza ONLUS e l’Associazione Angeli Randagi ONLUS.

    L’evento, dedicato ai cani di razza e ai meticci, avrà inizio alle 10,30 con l’apertura delle iscrizioni alla sfilata cinofila che si svolgerà nel pomeriggio nel piazzale esterno del centro commerciale. A

    lle ore 10,30 sarà possibile assistere alla dimostrazione degli educatori del Gruppo cinofilo LA LUPA di Piacenza che si esibiranno in ricerca persone e educazione del cane.

    Alle 11 avrà inizio la gara di tappa del campionato Italiano di Dog Dance in collaborazione con l’Associazione Essenza Cinofila ASD. La dog Dance è una disciplina sportiva che vede il conduttore con il suo cane mentre svolgono esercizi con la musica in un ballo armonioso a due.

    Alle 15 inizierà la sfilata organizzata in collaborazione con il Club ITALIANO WEST HIGHLAND WHITE TERRIER, in passerella tutti i cani iscritti che si giudicheranno lo standard, bellezza e portamento nelle categorie: cani di razza e meticci.

    Alle ore 18 avrà luogo la premiazione. I premi in palio andranno ai primi tre classificati, per categoria: Cani di razza, Cani meticci, Cane più simpatico.

    Tanti i premi in palio per i vincitori e gadget per tutti i partecipanti. Il veterinario, Samantha Catalano e tanti esperti, saranno a disposizione nell’intera giornata per consulenze gratuite mentre, all’interno di IPERCOOP si potranno acquistare alimenti ed accessori per animali con lo sconto 20%.

    Per partecipare alle sfilate sarà necessario iscriversi, la segreteria d’iscrizione sarà aperta dalle ore 10:30 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 15:00.

  • Cane problematico, guarisce grazie alle “cure” del suo amico gatto … – Velvet Pets

    Cane problematico, guarisce grazie alle “cure” del suo amico gatto … – Velvet Pets

    Una storia meravigliosa viene dalla periferia del Canada, un cane problematico, guarisce grazie alle “cure” e all’attenzione del suo amico gatto. Otto anni fa, Shirley Y. era a passeggio con il suo cane quando improvvisamente dal nulla è apparsa un cucciolo di gatto appena nato; il micetto era molto spaventato, ma aveva deciso di avvicinarsi a Shirley e al suo cane. La donna allora aveva deciso di prendersi cura della piccola e portarla a casa con lei. Shirley era proprietaria di due cani, anche se la micetta era diffidente, ha imparato a fidarsi della sua proprietaria, che dopo averla adottata l’ha chiamata Leeloo, non solo il micetto è diventata amica inseparabile degli alti due inquilini della casa: i cani Odie e Joey. Shirley afferma: “Credo che abbia avuto un brutto passato come gattina di strada. Si nascondeva per non farsi vedere. Per qualche motivo si è innamorata di me e di Odie ed è uscita allo scoperto”.

    Quando il legame di Leeloo con i suoi fratelli cani si è rafforzato, Shirley ha iniziato a coinvolgere la gattina nella loro attività preferita: le escursioni. All’inizio la micia era un po’ preoccupata ma con la guida dei suoi “fratelli cani” in poco tempo si è appassionata alle passeggiate in montagna. Purtroppo dopo qualche anno Odie e Joey, sono venuti a mancare e questo aveva reso Leeloo molto triste e proprio per questo motivo, Shirley ha deciso di adottare un altro cane. Il nuovo arrivato, Brody, è un piccolo Jack Russell che aveva un sacco di problemi comportamentali prima che Shirley lo incontrasse, per questo il rapporto tra lui e Leeloo inizialmente non era come la proprietaria aveva sperato. Se Leeloo era felice di stare con Brody, lo stesso sentimento non attraversava il piccolo Jack Russell; ma la gattina non si è lasciata scoraggiare da questo rifiuto e con il tempo Brody e Leloo sono diventati amici. Shirley racconta: “Ci è voluto un sacco di lavoro ma lentamente Brody è rimasto impressionato da Leeloo. Probabilmente non aveva mai visto un gatto fare escursioni con tanta passione”. Leeloo è una ottima insegnate e ha aiutato moltissimo Brody nei suoi disturbi comportamentali. Confessa ancora la proprietaria: “E’ un cagnolino difficile perché non ha mai avuto regole per tutta la sua vita, ma si è calmato molto grazie agli insegnamenti di Leeloo”. Una storia bellissima che ci fa comprendere come gli animali siano dotati di un animo così grande che spesso gli esseri umani disconoscono.

    Commenti

    comments

  • L'addestratore di cani che lavora per la Polizia e l'Esercito … – Primonumero

    L'addestratore di cani che lavora per la Polizia e l'Esercito … – Primonumero

    Pochi, pochissimi lo sanno. Molti dei pastori tedeschi o dei pastori belga utilizzati dalla Polizia di Stato in tutta Europa nonché dall’Esercito italiano, sono stati addestrati a Termoli. Proprio qui, in una struttura sulle sponde del torrente Sinarca che a ogni onda di piena rischia di compromettere l’attività di Vincenzo Magnati, neo campione del mondo di addestramento cani. Il premio che ha ricevuto lo scorso fine settimana nella gara internazionale che si è svolta a Lignano Sabbiadoro è quello di figurante che fa mordere i cani. Il più bravo del mondo, hanno decretato i giudici, assegnandogli un altro prestigioso riconoscimento che va a sommarsi a quelli che questo 40enne termolese, nato in Germania ma trasferitosi in Molise più di 20 anni fa, conserva allineati sulla mensola.

    A breve alla già ricca selezione di trofei ottenuti si potrebbe aggiungere un altro premio. E’, Vincenzo Magnati, uno dei cinque italiani che rappresenterà l’Italia alle finali nazionali che la prossima settimana si svolgeranno in Danimarca per quanto riguarda l’addestramento di pastori tedeschi. Il suo si chiama Zeus, ha 6 anni ed è un cane davvero speciale dal quale per nulla al mondo questo addestratore si separerebbe, e con il quale vive praticamente una simbiosi.

    La sua struttura sulla fondovalle Sinarca è una oasi immersa nel verde vicino al mare, dove però purtroppo ogni volta che si verifica un nubifragio oppure una pioggia più abbondante del solito, si crea un stato di reale emergenza. Il torrente, ormai privo di argini e con i canali ostruiti e rischiosi, esonda spesso. Già altre volte, in occasione di alluvioni, Vincenzo è stato costretto a salvare gli animali dall’acqua e dal fango, nuotando nella “palude” per trarli in salvo.

    Eppure la situazione resta appesa alla incertezza istituzionale che non ha ancora, malgrado il problema si verifichi da oltre 10 anni, provveduto a sistemare gli argini e mettere in sicurezza coltivazioni e aziende, come appunto l’ Iposportdog. Qui non ci sono cani qualunque, ma pastori tedeschi soprattutto pastori belga malinois abituati a stare sull’attenti, a rispondere ai comandi, a prendere ordini. Animali “equilibrati”, intelligenti, determinati e di poche parole. Proprio come il padrone e addestratore, che nel suo campo ha una fama mondiale e un curriculum di tutto rispetto.

    Vincenzo Magnati si è formato come figurante e addestratore presso il Dog Training Center Germany e nel 2007 ha aperto il campo a Termoli. Preparatore di alto livello e figurante ma anche un professionista al quale diversi molisani portano il loro cane per renderlo più obbediente e rispettoso delle regole di casa e degli ordini. Lui riesce a capire se il problema risiede nella naturale indole del cane o nel modo di comunicare del padrone, e lavora in modo da restituire gli animali molto più educati di prima.

    Sono tanti i campi di applicazione del suo lavoro, che spesso va in giro in incognito tanto che in città, malgrado la sua notorietà, pochi sono capaci di associare il nome al volto. A volte lo si incontra in qualche posto affollato con un pastore tedesco al seguito e una pallina che simula la droga, per far abituare il cane a cercare determinate sostanze in mezzo alla gente. Poi, quando si tratterà di abituarlo a cercare marijuana o cocaina, ci penseranno le forze dell’ordine. Ma il lavoro di preparatore, non meno importante, lo fa lui. 

  • Seconda lezione del corso per proprietari di cani – tgvercelli.it (Comunicati Stampa) (Blog)

    Seconda lezione del corso per proprietari di cani – tgvercelli.it (Comunicati Stampa) (Blog)

    Facebook

    Twitter

    Google+

    Pinterest

    WhatsApp

    Si terrà sabato 22 settembre dalle 9 alle 13 nell’area di sgambamento di Parco Cantarana la seconda delle quattro lezioni del corso per proprietari di cani, iniziativa che è stata replicata dopo il successo di quella del mese di giugno.

    Per uno svolgimento ottimale degli incontri è previsto che: 1) l’iscrizione dovrà avvenire prima dell’inizio delle giornate, almeno 5 giorni prima (ufficio.ambiente@comune.vercelli.it o Ufficio Relazioni con il Pubblico di piazza Municipio, 5), e non sarà possibile iscriversi in loco; 2) sarà accolto un numero massimo di 30 iscritti per giornata, divisi in 2 turni di 15 binomi cane/proprietario ciascuno; 3) ogni cane dovrà essere accompagnato da una persona che possa seguirlo durante l’incontro; una persona sola non potrà fare l’attività pratica con più di un cane contemporaneamente; 4) verranno accettati solo cani ben socializzati e che sappiano stare in un contesto in cui sono presenti altri cani e persone.

    Le cinque serate teoriche, per un totale di 10 ore, per lo svolgimento del percorso “patentino per proprietari di cani” saranno svolte secondo le linee guida FNOVI (Federazione Nazionale Ordine Veterinari Italiani) e prevedono la partecipazione dei soli proprietari, senza cani al seguito. Verranno effettuate al termine del corso pratico secondo date e orari da definirsi.