Categoria: Cani

  • Zanzare: come e quando proteggere cani e gatti dalla filariosi? – greenMe.it

    Zanzare: come e quando proteggere cani e gatti dalla filariosi? – greenMe.it

    L’unica arma efficace è la prevenzione mensile da mettere in atto per almeno nove mesi l’anno (da aprile/maggio a dicembre/gennaio).

    UN PERICOLO NON SOLO AL NORD – Cambiamenti climatici, mutamenti degli stili di vita, movimenti frequenti delle persone insieme ai loro animali domestici, sono stati determinanti per l’arrivo di nuove specie di zanzare (tigre, coreana, ecc.) in grado di trasmettere la malattia e per il prolungamento della stagione in cui il rischio di contagio è reale. Non solo: il parassita della Filariosi cardio-polmonare (Dirofilaria immitis), tipico del Nord Italia, ha ampliato il suo raggio d’azione portando la malattia in zone un tempo classificate non endemiche estendendosi al Centro e al Sud Italia.

    “La famiglia dei Culicidi, insetti chiamati comunemente ‘zanzare’” – spiega il dr Luciano Toma, entomologo presso l’Istituto Superiore di Sanità di Roma “- comprende oltre 3.500 specie note, di cui tre quarti vivono in aree tropicali e sub-tropicali; in Europa si contano un centinaio di specie, 64 in Italia. Ad oggi la zanzara tigre (Aedes albopictus) e la comune zanzara notturna (Culex pipiens) rappresentano le principali specie di importanza sanitaria in Italia (a causa del comportamento ematofago delle femmine) non solo per il rischio di trasmissione di patogeni virali ma anche per quello di Filariosi per cani, gatti e uomini”.

    OCCHIO ANCHE IN INVERNO

    A Roma è stato possibile rilevare un’attività specifica della zanzara tigre anche in inverno; la presenza di alta densità della comune zanzara notturna e della zanzara tigre all’aperto, rappresenta una condizione in cui il contatto zanzara/cane può avvenire per circa nove mesi l’anno” – chiarisce il dr Toma.

    “L’agente della Filariosi cardio-polmonare, Dirofilaria immitis” – rende noto la prof.ssa Laura H. Kramer, professore associato di Parassitologia veterinaria presso l’Università degli Studi di Parma – “è trasmesso dai cani infetti ad altri animali tramite la puntura di zanzara. Negli ultimi anni l’infezione da Dirofilaria immitis si è spostata dalle zone del Nord Italia, tradizionalmente endemiche, in particolare la Valle del Po, verso il Centro e il Sud, diventando endemico anche in altre regioni Toscana, Umbria, Puglia, Sardegna).

    Recentemente e per la prima volta anche nel Lazio, alcuni vettori sono risultati positivi a D. immitis indicando che il parassita è presente sul territorio e che i cani che non fanno la profilassi sono a rischio d’infezione. L’unico modo per proteggere efficacemente i nostri animali è la profilassi effettuata con farmaci specifici” – conclude la prof.ssa Kramer.

    COME SI MANIFESTA –

    “La Filariosi cardio-polmonare nel cane” – illustra il dr Luigi Venco, specialista in Clinica dei piccoli animali, European Veterinary Parassitology College Diplomate – “va considerata una patologia polmonare cronica. I soggetti colpiti iniziano a manifestare tosse persistente; se il danno polmonare si aggrava la malattia si ripercuote sul cuore. I soggetti colpiti sono stanchi, inappetenti e non sono rari gli svenimenti.

    Nel gatto la sintomatologia è estremamente variabile; possono essere presenti disturbi respiratori e gastroenterici; in alcuni casi, invece, non viene mostrato alcun sintomo e andare incontro a morte improvvisa. Per il piccolo felino maggiori sono le difficoltà diagnostiche per mancanza di test sensibili e specifici, per questo il problema tende ad essere sottostimato.

    In sintesi, entomologo, parassitologo e medico veterinario sono concordi sull’esistenza di una vera emergenza: le Filariosi sono arrivate al Centro, con particolare riferimento a Roma e al Lazio, e al Sud Italia al punto da essere divenute endemiche anche in queste Regioni. Gli specialisti suggeriscono ai proprietari di porre molta cura per il benessere dei loro amici a quattro zampe.

    Photo Credit

    TERAPIA

    La terapia è complessa, spiega l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano, che ha diffuso una campagna d’informazione contenente metodi di prevenzione, accorgimenti e rimedi per le più diffuse problematiche legate al periodo estivo. Prevede l’adozione di misure farmacologiche in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell’animale, accertati tramite indagini diagnostiche, visite cardiologiche, radiografie del torace ed esami ecocardiografici.

    PREVENZIONE

    E’ importante adottare una terapia preventiva (indicata dal medico veterinario) che può prevedere modalità diverse di somministrazione:

    • prodotto iniettabile in una sola somministrazione annuale (solo per cani adulti);
    • compresse o tavolette con somministrazione mensile (da aprile ad ottobre, quando sono presenti le zanzare) e a base di farmaci che agiscono eliminando le larve inoculate dalle zanzare nei 30-40 giorni antecedenti il trattamento, intervenendo prima che esse inizino la loro migrazione verso il cuore;
    • prodotti ad uso topico da applicare sulla cute.

    Per sapere se sei in una zona a rischio clicca qui

    Per maggiori informazioni consulta sul sito Stop Filaria

    Roberta Ragni

    Leggi anche:

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  • Ostia, il cane Buddy fiuta gli spacciatori. Gettano la scatola dalla … – Affaritaliani.it

    Ostia, il cane Buddy fiuta gli spacciatori. Gettano la scatola dalla … – Affaritaliani.it

    Al momento gli agenti operanti hanno rinvenuto nel cortile mezzo chilo di droga in panetti interi, trattasi di hashis e alcuni grammi di “shaboo”, una droga sintetica, presumibilmente lanciati dagli occupanti all’esterno della struttura per sfuggire ai controlli.
    l momento del blitz erano presenti 110 occupanti di varie nazionalità, compresi alcuni minori, tutti censiti. E’ stato inoltre richiesto l’ausilio della Asl per la verifica delle condizioni igienico sanitarie risultate molto precarie a causa del sovraffollamento di persone costipate in ambienti piccoli , molto promiscui e significativamente carenti dal punto di vista della pulizia. Chiuso al traffico il tratto del lungomare tra via Giuliano da Sangallo e via delle Sirene per la messa in sicurezza dell’area durante lo svolgimento dei controlli.
    E la droga alla fine è spuntata. La scatola trovata da Baddy uno dei 6 cani antidroga, in un cespuglio fuori dalla struttura conteneva circa 500 gr hashish ancora in panetti interi‎ e una trentina di grammi di una droga sintetica tipo “shaboo”. Il cane ha poi trovato una bustina con 30 grammi di hashish pronti per lo spaccio.

  • Festival di Yulin: perchè bisogna fermare il massacro dei cani – Panorama

    Ma a nulla sono valse le proteste: si è infatto svolto oggi regolarmente a Yulin, nel sud della Cina.
    Nel corso del festival circa diecimila cani vengono abbattuti e la loro carne viene servita nei ristoranti locali. La carne di cane è considerata una prelibatezza in alcune zone della Cina meridionale, della Corea e delle Filippine. Il festival di Yulin, che si trova nella Regione Autonoma del Guanxi, vicino al confine col Vietnam, è frequentato da migliaia di persone che non hanno rinunciato alla loro carne preferita.
    Petizioni per l’abolizione del festival sono state lanciate dai gruppi animalisti internazionali e firmate da milioni di persone, tra cui molti cinesi. Le autorità  del Guanxi hanno sottolineato che il festival non è organizzato né sponsorizzato dal governo locale, che anzi ha imposto ai ristoratori una serie di restrizioni. È stato vietato di uccidere gli animali in zone pubbliche, di esibirne le carcasse e di servire carne di cane all’aperto.

    Perché è necessario fermare questo massacro

    Intanto il massacro dei cani ha inizio tempo prima del festival: molti vengono prelevati per strada o rapiti dalle abitazioni. Bloccati, buttati dentro un sacco e poi rinchiusi in gabbie piene di altri cani che riescono a respirare a fatica. Prima del festival i cani subiscono ogni sorta di tortura dovuta alle condizione assurde in cui vengono tenuti. E già questo basterebbe a fermarli, anche senza sapere la fine che poi faranno.

    Ogni anno, in occasione del solstizio d’estate, almeno 10mila cani e gatti vengono uccisi tra atroci sofferenze: a volte vengono uccisi e macellati ancora vivi. 

    Ma il discorso non è “solo” questo.

    Le immagini raccapriccianti dal festival

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    Credits: JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images
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    Guarda di nuovo

    In molti sui social si ergono a difesa del fatto che anche noi mangiamo carne di animali: polli, maiali, pecore e mucche.
    Ma è bene ricordare che non esistono allevamenti di cani su larga scala, come riporta l’indagine condotta da Animals Asia.

    Questo conferma che la carne di cane arrivi in maggior parte da cani randagi o rapiti dai legittimi padroni. Allevamenti su larga scala sono stati esclusi per i costi insostenibili: le vaccinazioni e gli standard igienici richiesti, azzererebbero il profitto. Non essendoci dunque allevamenti controllati, il rischio di contrarre la rabbia è molto alto. La Cina infatti è il secondo paese al mondo con il più alto numero di persone infettate da questo virus e la provincia di Guangxi (dove si tiene il festival di Yulin) ha il tasso più elevato del paese. Non è il mangiare la carne che porta alla trasmissione della malattia, piuttosto il contagio avviene attraverso coloro che rubano i cani, li trasportano e li macellano.
    Oltre al fatto che consumare carne conservata in luoghi non igienicamente controllati o, addisrittura, di animali avvelenati, è altamente rischioso.

    Il dissenso nel mondo

    Non è solo il mondo occidentale che s’indigna di fronte a questo massacro: ma anche la stessa Cina, dove ci sono circa 130milioni di cani che vivono come animali domestici nei centri urbani. A Pechino e Shanghai ma anche nelle metropoli del sud come Guangzhou e Shenzhen migliaia di persone di tutte le età hanno un cane. 
    Ma anche nelle zone rurali ben il 93% sostiene di avere dei cani come animali domestici.

    Questo commercio, inoltre, moltiplica la criminalità: tantissimi i casi di aggressioni da parte dei ladri di cani. Questa tradizione barbara viene infatti alimentata da motivi economici: attira delinquenti da ogni parte della Cina (il furto di tre cani di circa 15 kg può fruttare al ladro anche 1000 renminbi, circa 150 euro).

    Tre quindi i motivi per cui festival di questo genere non dovrebbero esistere: il primo, ovviamente, è per salvare gli animali; il secondo quello per evitare il diffondersi delle malattie; il terzo per evitare il dilagare della criminalità legata a questo commercio.

    © Riproduzione Riservata

  • Il Lions Club Alba Langhe dona un cane guida per non vedenti – TargatoCn.it

    Il Lions Club Alba Langhe dona un cane guida per non vedenti – TargatoCn.it

    Grazie alla sinergia tra la delegazione locale e il Servizio cani guida con sede a Limbiate, di proprietà del Lions International, è stato possibile presentare le attività che vedono ogni anno assegnare una cinquantina di animali ad altrettanti non vedenti.

    Spiega il presidente della delegazione albese, avv. Gionni Marengo: “Il nostro club ha voluto proporre una manifestazione pubblicache coinvolgesse anche la cittadinanza, secondo una strategia inclusiva e non elitaria. L’evento pubblico ha rappresentato un’appendice al nostro service principale, propedeutico all’assegnazione di un cane a una persona ipovedente dell’albese, il prossimo autunno. Un piccolo gesto che dimostra la sensibilità e lo spirito di servizio, nei confronti di persone diversabili”.

    Una nutrita platea di grandi e piccini ha assistito all’esibizione dei cani già addestrati Zago, Gioia e Mia, che hanno dimostrato il frutto del loro impegno nell’apprendimento, portando a termine una serie di percorsi simulati con ostacoli di diversa natura e comandi impartiti dall’istruttore.
    Nella conviviale a margine dell’iniziativa, il presidente del centro in provincia di Monza e Brianza, Giovanni Fossati ha presentato le attività e ringraziato il club per l’eccellente iniziativa.

    In generale, per questa mansione vengono scelti cuccioli di razza labrador e in alcuni casi anche i golden retriever o collie, dopo lo svezzamento i cani vengono prima sottoposti a esami medici che ne rilevano la robustezza e la perfetta salute, poi sottoposti alla fase di training.

    Il polo di Limbiate, inserito nel contesto di quelli più grandi d’Europa, si estende infatti su un’area di 25.000 metri quadrati, è composto da otto addestratori professionisti e due operatori amministrativi.

    Ogni ciclo di avviamento al ruolo di cane‐guida ha una durata complessiva di sei/otto mesi e un costo pari a 12.000 euro. Al completamento del percorso, il cane viene conferito al richiedente con la formula del comodato gratuito “a vita”, ma rimane di proprietà del centro.

    “Normalmente siamo subissati di richieste provenienti da tutta Italia, che cerchiamo di soddisfare secondo le nostre effettive potenzialità. Il nostro centro è all’avanguardia anche per il rispetto delle normative europee igienico-­sanitarie e tiene conto anche di tutte le fasi di socializzazione dell’animale, con un progetto preliminare dedicato alla figura dei puppy-­walker”.

    r.t.

  • Cina: per festeggiare si mangiano i cani, protestano gli animalisti – La Repubblica

    “E’ un’usanza da selvaggi, un vero massacro”, urlano i difensori dei poveri animali. “Non è vero, stanno esagerando”, rispondono stizziti gli abitanti della zona. “Mangiamo carne di cane solo in queste occasioni. E comunque è buona e fa bene”  

     

  • Il peggior cibo per cani – Wired.it

    Il peggior cibo per cani – Wired.it

    Giornalista e videomaker

    Pubblicato

    giugno 22, 2015

    *IdeeCommento

    Tutti gli stickers

    (Foto: Getty)

    Quando il mio cane aveva poco più di un anno, durante una passeggiata, si è improvvisamente sentito male. Ha iniziato a non reggersi più sulle gambe, camminava come ubriaco, si fermava e fissava un punto, immobile. Poi ha vomitato, sembrava molto debole e tremava. Per fortuna tutto passò nel tempo di arrivare a casa e portarlo al pronto soccorso (ovviamente, era sabato sera) e secondo il veterinario, tra le tante possibilità, c’era l’avvelenamento da xylitolo.

    Questo sostituto dello zucchero è diffusissimo oggi, si trova nei chewing gum, nelle caramelle, nei prodotti da forno, negli integratori alimentari, nei collutori, nei dentifrici e negli sciroppi. In genere, nelle migliaia di intossicazioni canine da xylitolo che ogni anno colpiscono i cani che vivono con l’uomo, la fonte principale sono le gomme da masticare lasciate inavvertitamente alla portata del cane. Chiaramente il rischio è maggiore se la taglia del cane è piccola, e qui probabilmente stava la fortuna del mio cane, ma comunque molti di questi sfortunati animali muoiono, perché il livello di intossicazione è alto già a basse concentrazioni di questo dolcificante considerato invece sicuro per le persone.

    Altri alimenti molto pericolosi per fido – ma per fortuna più conosciuti – sono il cioccolato, le noci, l’avocado e i funghi. Eppure non di rado vedo gente offrire gelati al cioccolato o biscotti ai loro cani, poveri vecchi cani quasi sdentati e dalla fiatella inavvicinabile.

    Grazie a un’artista americana – Lili Chin – la lista degli alimenti più pericolosi per il migliore amico dell’uomo è diventata un simpatico poster facile da scaricare e poi consultare, che comprende:

    – Alcol, può portare coma, morte e intossicazione

    – Avocado, per via di una sostanza che induce vomito e diarrea nei cani

    – Uva e uvetta provocano danni ai reni

    – Aglio e cipolla danneggiano le cellule del sangue e portano all’anemia

    – Le noci danneggiano il sistema nervoso e i muscoli

    – Le ossa, come noto, possono portare lacerazioni del tratto digerente

    – Latte e latticini, in grandi quantità, comportano diarrea

    – I cibi grassi, in grandi quantità, possono portare pancreatiti

    – Alcuni tipi di funghi causano shock e morte

    – La caffeina causa vomito e diarrea, ma soprattutto danneggia il cuore e il sistema nervoso. Per questo il cioccolato può portare la morte.

    – Lo xylitolo danneggia il fegato, porta ipoglicemia e morte

    – Tutte le medicine possono comportare nei cani danni ai reni e ulcere.

    This opera is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivs 3.0 Unported License.

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  • L’appello dell’Enpa ai friulani: aiutateci a creare il parco del cane – Il Messaggero Veneto

    Il progetto è ambizioso e innovativo: stiamo parlando di un parco rifugio che si svilupperà su tre dei cinque ettari di terreno acquistato dall’Enpa con i 250 mila euro ricevuti dai benefattori. Ora però, anche se il cantiere andrà avanti a lotti, l’investimento è molto più elevato, la cifra necessaria ammonta a circa 1,5 milioni di euro.

    La prima a impegnarsi per sensibilizzare il Friuli nei confronti del parco rifugio del cane è stata la signora Serena Guatto organizzando una cena, con un’ottantina di invitati, nel castello di Buttrio.

    La risposta non è mancata. Nella splendida cornice del maniero gli chef dei ristoranti Costantini di Tarcento, Al Grop di Tavagnacco, La Taverna di Colloredo di Montalbano e Al Vitello d’Oro di Udine, hanno offerto il menù vegetariano servito prima e dopo l’illustrazione del progetto che, come hanno sottolineato la presidente dell’Enpa, Elena Riggi, e il progettista, Carlo Mingotti, prevede la costruzione di un parco dotato di uffici, magazzini, ambulatori, una sala convegni da 80 posti, zone per la custodia dei cani nei box immersi nel verde, il gattile e aree di sgambatura.

    «Tutte le strutture saranno immerse in tre ettari di verde con tanto di vialetti per consentire ai visitatori di passeggiare anche con i bambini non necessariamente per adottare un cane o un gatto» spiega la presidente descrivendo il parco rifugio come un luogo aperto alla città e alle famiglie. Tant’è che i cittadini potranno frequentarlo per far correre i loro cani e soprattutto per “innamorarsi” degli ospiti del rifugio sempre in cerca di un padrone.

    Sulla funzione della struttura si è soffermata pure la presidente della Regione, Debora Serracchiani, assicurando un contributo pubblico ritagliato ad hoc nelle pieghe dell’assestamento di bilancio. La governatrice non ha quantificato la cifra che sicuramente sarà inferiore a 1,5 milioni di euro.

    Ecco perché è importante la generosità di tutti per realizzare un progetto dai risvolti sociali. Queste le parole del rappresentante di Confindustria Udine e presidente del gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti, secondo il quale l’iniziativa va sostenuta perché, in moltissimi casi, il cane diventa l’amico affettuoso degli anziani e delle persone sole.

    Ed è proprio quell’affetto a evitare possibili depressioni e quindi costi sociali. Dello stesso avviso l’assessore comunale al Bilancio, Cinzia Del Torre, da sempre impegnata nella tutela degli animali. «In questo momento – ha precisato Riggi – l’urgenza è rappresentata dalla scadenza (marzo 2016) del diritto di superficie del terreno ceduto dal Comune all’Enpa per l’utilizzo dell’attuale canile. Entro quella data dobbiamo allestire i box e trasferire gli animali. Tutto il resto possiamo farlo in un secondo momento».

    I numeri giustificano l’investimento: solo nel 2014 l’Enpa ha accolto 109 gatti e 70 cani. Animali curati amorevolmente dai 40 volontari che trascorrono il loro tempo libero nel canile. «I fondi pubblici ci servono per le cure» ha concluso la presidente dando il via alla raccolta fondi. L’ha fatto ringraziando la signora Guatto, la vice presidente dell’Enpa,

    Ada Malignani, una delle benefattrici più impegnate per il canile di via Gonars, e tutti coloro che credono nel progetto.

    Le donazioni vanno versate con bonifico (Iban It 42B0837563710000000708218) indicando «parco rifugio» nelle motivazioni.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

  • Cina shock, migliaia di cani macellati: interiora in faccia agli animalisti – Today

    Cina shock, migliaia di cani macellati: interiora in faccia agli animalisti – Today

    Yulin è la città celebre per un festival a base di carne di cane. Ogni anno migliaia di persone migliaia protestano sul web disgustati dal fatto che cani e gatti vengano considerati non come animali domestici, ma come cibo.

    Animals Asia, un’organizzazione internazionale, ha diffuso un report sul commercio di carne di cane. L’indagine, durata quattro anni e condotta in 15 città di 8 diverse province cinesi, ha smentito l’esistenza di un sistema di allevamenti su larga scala. Tutto ciò conferma che la carne di cane provenga da animali randagi o rubati ai legittimi proprietari.

    L’ONG Compassion for China’s Animal conferma che a Yulin sono stati macellati migliaia di animali. I cani vengono tenuti con il muso legato, per essere macellati, e subito incendiati per eliminare il pelo.

    Sui social network cinesi ci sono sia favorevoli sia contrari a questa tradizione. Durante il festival è salita la tensione tra macellai e animalisti: alcune persone che protestavano sarebbero state prese di mira con lanci di interiora di cani

    Geapress.org scrive: “Immagini che che affluiscono con molta difficoltà a causa delle reazioni che si sono registrate nel mercato. Numerose persone, scoperte a documentare, hanno avuto i loro cellulari gettati in terra. Stante quanto riportato da Compassion for China’s Animals, il cameramen della CNN che ha avuto la telecamera scaraventata in terra e sarebbe stato minacciato con un coltello”.

    FOTO SCONSIGLIATE A UN PUBBLICO SENSIBILE

    FESTIVAL CARNE DI CANE IN CINA

  • I ladri bastonano il cane e razziano oro e contanti – Mattino Padova

    I ladri bastonano il cane e razziano oro e contanti – Mattino Padova

    Il triplice furto è avvenuto lunedì dalle 9.30 alle 13 quando i quattro condomini del secondo piano erano al lavoro ed è stato scoperto al rientro per pranzo.

    I cittadini di Vigonza, esasperati, si sono organizzati in gruppi e si tengono in contatto fra loro. Venerdì hanno terminato una raccolta di firme per chiedere al Prefetto Patrizia Impresa di rafforzare la presenza delle forze dell’ordine sul territorio. 1.500 i sottoscrittori, la petizione sarà consegnata al sindaco e poi in Prefettura.

    Il condominio di Vigonza preso di mira dai ladri

    «La porta di casa, blindata, era regolarmente chiusa, ma non a doppia mandata come l’avevo lasciata» racconta Monica Pinton, una dei tre condomini derubati «e quando sono entrata Tiffany, la nostra cagnolina, mi è volata in braccio con il cuore che batteva forte. Poi ho buttato l’occhio sul corridoio e ho notato diversi indumenti a terra. Sono corsa a vedere le stanze, un disastro. I ladri avevano vuotato armadi e cassetti e gettato tutto all’aria, anche la documentazione di casa era sparsa sul pavimento. Ci hanno rubato tutto l’oro che avevamo, dalle catenine ai bracciali e perfino la fede nuziale. Ho salvato solo ciò che indossavo».

    Il valore dei monili trafugati ammonta ad almeno 10 mila euro. La stessa cosa i ladri hanno fatto in altri due appartamenti vicini, anche qui sono spariti tutti i preziosi. Solo uno se n’è salvato perché protetto da allarme: i ladri l’hanno aperta e richiusa subito. Per accedere al palazzo si pensa che i ladri abbiano usato una schedina telefonica con cui hanno fatto scattare la serratura, mentre per aprire le porte blindate pare venga usata una chiave particolare. Perciò è bene dotarsi di serrature di ultima generazione».

    È di ieri notte, invece, il furto in un ricovero attrezzi di via Cognaro a Murelle di Villanova di Camposampiero. Dove i predoni hanno rubato un decespugliatore, un avvitatore e un motocoltivatore per un valore di circa 1.500 euro. E proprio in via Cognaro i ladri avrebbero avvelenato dei cani, uno dei quali sarebbe morto. Tutti i furti sono stati denunciati ai carabinieri della stazione di Pionca.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA