Categoria: Gatti

  • Perchè ai gatti piacciono le scatole? [video] – Petpassion.tv

    Perchè ai gatti piacciono le scatole? [video] – Petpassion.tv

    Le ragioni di questa passione… graffiante!
    La ragione principale per cui ai gatti piacciono così tanto le scatole sta proprio nella loro natura di predatori. I gatti utilizzano la scatola come un nascondiglio, un rifugio da cui fare i propri agguati contro il nemico, che sia un nostro piede o una sciarpa penzolante…

    Ci sono poi delle ricerche scientifiche che dimostrano addirittura un miglioramento dello stato di benessere del gatto, in presenza di una scatola: uno studio dell’Università di Utrecht su alcuni gatti di un gattile ha infatti mostrato come i gatti che avevano a disposizione una scatola erano più disponibili all’interazione con gli umani e si ambientavano meglio nell’ambiente circostante.

    Infine, c’è un altra spiegazione molto semplice alla base di questa attrazione dei gatti per le scatole: la usano per tenersi al caldo. Il cartone infatti è un ottimo isolante, non a caso infatti più è piccola la scatola, più i gatti tenteranno di infilarcisi dentro. Questo perchè il contatto diretto con il pelo permette al gatto un notevole risparmio energetico, necessario per tenersi al caldo.

    Al tuo gatto piacciono le scatole?
    In generale la scatola garantisce al gatto una sicurezza, una “zona franca” in cui rifugiarsi e tenere fuori il resto del mondo. Prova anche tu a mettergliene una disposizione e prova a vedere come reagisce, sicuramente si divertirà! Raccontaci poi nei commenti com’è andata!

    Fonte: www.focus.it
    Foto di copertina: carmen-eve2

    GUARDA come si divertono i gatti con alcune scatole in questo video:

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    Articolo precedente:
    Quali sono i comportamenti dei bambini che infastidiscono i cani? Articolo successivo:
    Un jack russell per amico: vi presentiamo Rio!

    Autore dell’articolo: Redazione PetPassion

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    One Response to Perchè ai gatti piacciono le scatole?

    Umbertoscrive:
    16 luglio 2015 alle 01:06

    Io la mia gatta l’ho portata a casa in una scatola. Una notte l’ho incontrata per strada, sperduta, e ho deciso di portarla a casa per salvarla da un sicuro investimento. Ho preso uno scatolo trovato in giro, l’ho appoggiato a terra e lei ci si è rifugiata dentro. Non ho dovuto fare altro che portare lo scatolo in casa. Dopo circa due mesi la gatta ha partorito, all’interno di una scatola che abbiamo posizionato per lei in camera da letto. Lì ha partorito, lì hanno vissuto le primissime settimane i tre splendidi cuccioli. Questa scatola quindi è stata il punto di riferimento della gatta e dei suoi cuccioli. Ormai in casa nostra c’è sempre una scatola a disposizione dei nostri gatti.

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  • Perchè ai gatti piacciono le scatole? [video] | Petpassion Blog – Petpassion.tv

    Perchè ai gatti piacciono le scatole? [video] | Petpassion Blog – Petpassion.tv

    Le ragioni di questa passione… graffiante!
    La ragione principale per cui ai gatti piacciono così tanto le scatole sta proprio nella loro natura di predatori. I gatti utilizzano la scatola come un nascondiglio, un rifugio da cui fare i propri agguati contro il nemico, che sia un nostro piede o una sciarpa penzolante…

    Ci sono poi delle ricerche scientifiche che dimostrano addirittura un miglioramento dello stato di benessere del gatto, in presenza di una scatola: uno studio dell’Università di Utrecht su alcuni gatti di un gattile ha infatti mostrato come i gatti che avevano a disposizione una scatola erano più disponibili all’interazione con gli umani e si ambientavano meglio nell’ambiente circostante.

    Infine, c’è un altra spiegazione molto semplice alla base di questa attrazione dei gatti per le scatole: la usano per tenersi al caldo. Il cartone infatti è un ottimo isolante, non a caso infatti più è piccola la scatola, più i gatti tenteranno di infilarcisi dentro. Questo perchè il contatto diretto con il pelo permette al gatto un notevole risparmio energetico, necessario per tenersi al caldo.

    Al tuo gatto piacciono le scatole?
    In generale la scatola garantisce al gatto una sicurezza, una “zona franca” in cui rifugiarsi e tenere fuori il resto del mondo. Prova anche tu a mettergliene una disposizione e prova a vedere come reagisce, sicuramente si divertirà! Raccontaci poi nei commenti com’è andata!

    Fonte: www.focus.it
    Foto di copertina: carmen-eve2

    GUARDA come si divertono i gatti con alcune scatole in questo video:

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    Autore dell’articolo: Redazione PetPassion

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    One Response to Perchè ai gatti piacciono le scatole?

    Umbertoscrive:
    16 luglio 2015 alle 01:06

    Io la mia gatta l’ho portata a casa in una scatola. Una notte l’ho incontrata per strada, sperduta, e ho deciso di portarla a casa per salvarla da un sicuro investimento. Ho preso uno scatolo trovato in giro, l’ho appoggiato a terra e lei ci si è rifugiata dentro. Non ho dovuto fare altro che portare lo scatolo in casa. Dopo circa due mesi la gatta ha partorito, all’interno di una scatola che abbiamo posizionato per lei in camera da letto. Lì ha partorito, lì hanno vissuto le primissime settimane i tre splendidi cuccioli. Questa scatola quindi è stata il punto di riferimento della gatta e dei suoi cuccioli. Ormai in casa nostra c’è sempre una scatola a disposizione dei nostri gatti.

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  • Manga e anime | Gatti – Comicsblog (Blog)

    Manga e anime | Gatti – Comicsblog (Blog)

    Una classifica dedicata agli amanti dei felini: ecco sette personaggi di manga e anime che amano i gatti.

    I cani possono essere i migliori amici dell’uomo, ma sono i gatti che dominano su internet. E manga e anime non sono certo da meno: ci sono tantissimi personaggi che adorano i gatti, sono pazzi per loro e arrivano a cambiare del tutto il proprio carattere quando ne incontrano uno. Magari sono persone fredde e ciniche, ma quando incontrano i gatti si trasformano letteralmente: li coccolano e non riescono a staccarsi da loro. Ma ecco sette personaggi di manga e anime che adorano i gatti:

    1. Sakaki di Azumanga Daioh: lei ama i gatti, ma loro non amano lei, soprattutto Kamineko. Ma le cose cambiano quando incontra il gatto che è la sua anima gemella: a quel punto anche gli altri gatti del quartiere la guarderanno in modo diverso
    2. Alphonse Elric di Fullmetal Alchemist: Al nella trasmutazione ha ottenuto il peggio, ha perso il corpo e avuto un’armatura. Forse per compensare, adora i gatti e adotta tutti i trovatelli (l’armatura è un comodo rifugio)… cosa che Ed odia
    3. Sebastian Michaelis di Black Butler: l’inquietante e diabolico maggiordomo di Ciel ha una vera e propria passione per i gatti. Al momento ha 13 gatti nascosti nell’armadio e sono il suo punto debole
    4. Zazie Winters di Tegami Bachi: lui stesso si considera un gatto randagio, quindi adotta tutti i trovatelli che incontra, offrendo loro un riparo e rifugio. Anche all’enorme Wasiolka, più simile a una pantera che a un gatto
    5. Millianna di Fairy Tail: è così fanatica dei gatti che assomiglia anche ad un gatto. E uno dei suoi colpi preferiti è il Kitten Blast. Inutile dire che adora giocare con Happy, Carla e Panthelilly
    6. Yachiyo Inugami di Inugami-san to Nekoyama-san: qui si cerca di sfatare il mito secondo il quale cane e gato sono nemici naturali
    7. Junpei Kōsaka di Nyan Koi!: Junpei in realtà non ama i gatti, ma Kaede, di cui è innamorato, sì. In più è pure allergico ai gatti, ma dopo aver accidentalmente distrutto la statua della locale divinità felina deve aiutare 100 animali se non vuole trasformarsi in gatto. Ma il Dio Gatto per aiutarlo gli dà l’abilità di parlare con i gatti

    Via | AnimeNewsNetwork

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  • La Pro verso il raduno punta a Gatto e Luperini – La Stampa

    Lì resteranno fino al 29 luglio. La squadra non è ancora al completo, con il mercato aperto fino al 31 agosto. «E’ il sogno di tutti partire per il ritiro con la squadra fatta, ma non è possibile – dice il ds Varini –. La Pro sul mercato ha comunque le idee chiare».

    Il mercato

    In questi giorni l’attenzione, in attesa dei giocatori più esperti, è sui giovani. Arrivati Alessio Esposito, Filippo Berra e Alex Redolfi, i bianchi stanno monitorando Gregorio Luperini, talentuoso centrocampista toscano, classe 94, la scorsa stagione al Pontedera in Lega Pro e Massimiliano Gatto, attaccante del Chievo, classe 95, lo scorso campionato al Carpi, promosso in serie A. «Stiamo parlando con le società di appartenenza e i vari procuratori – dice Varini-. Di ufficiale però non c’è ancora nulla».

    Mister Scazzola, che deve solo discutere la tesi al super master di Coverciano, segue con attenzione i movimenti under di casa Pro Vercelli: «A oggi sono rimasti giocatori importanti, che fanno parte della nostra squadra da tempo – dice il tecnico bianco-. Sono arrivati anche dei giovani che non hanno ancora disputato la B. Ci aspetta un compito bello ma difficile. Tuttavia arriviamo da due anni che ci hanno insegnato tanto. Chi approda alla Pro Vercelli si adeguerà alla mentalità che abbiamo adottato e che ci ha portato ai nostri successi».

    La rosa

    Ad oggi la rosa di casa Pro Vercelli conta ventun giocatori: il portiere Danilo Russo, i difensori Umberto Germano, Momo Coly, Francesco Cosenza, Mattia Bani, Massimiliano Scaglia e Andrea Marconi. A centrocampo ci sono Luca Castiglia, Manuel Scavone, Francesco Ardizzone, Donato Di Sabato, Simone Emmanuello e Kelvin Matute. In attacco Ettore Marchi, Nunzio Di Roberto, Gianni Fabiano, Mattia Sprocati e Daniele Ragatzu, quest’ultimo però già messo fuori rosa nella scorsa stagione. Poi i giovani Filippo Berra, Alex Redolfi e Alessio Esposito. Di questi Russo, Fabiano e Cosenza sono stati messi sul mercato dalla società bianca.

  • Manga e anime | Gatti – Comicsblog (Blog)

    Manga e anime | Gatti – Comicsblog (Blog)

    E manga e anime non sono certo da meno: ci sono tantissimi personaggi che adorano i gatti, sono pazzi per loro e arrivano a cambiare del tutto il proprio carattere quando ne incontrano uno. Magari sono persone fredde e ciniche, ma quando incontrano i gatti si trasformano letteralmente: li coccolano e non riescono a staccarsi da loro. Ma ecco sette personaggi di manga e anime che adorano i gatti:

    Sakaki di Azumanga Daioh: lei ama i gatti, ma loro non amano lei, soprattutto Kamineko. Ma le cose cambiano quando incontra il gatto che è la sua anima gemella: a quel punto anche gli altri gatti del quartiere la guarderanno in modo diverso

    Alphonse Elric di Fullmetal Alchemist: Al nella trasmutazione ha ottenuto il peggio, ha perso il corpo e avuto un’armatura. Forse per compensare, adora i gatti e adotta tutti i trovatelli (l’armatura è un comodo rifugio)… cosa che Ed odia
    Sebastian Michaelis di Black Butler: l’inquietante e diabolico maggiordomo di Ciel ha una vera e propria passione per i gatti. Al momento ha 13 gatti nascosti nell’armadio e sono il suo punto debole
    Zazie Winters di Tegami Bachi: lui stesso si considera un gatto randagio, quindi adotta tutti i trovatelli che incontra, offrendo loro un riparo e rifugio. Anche all’enorme Wasiolka, più simile a una pantera che a un gatto
    Millianna di Fairy Tail: è così fanatica dei gatti che assomiglia anche ad un gatto. E uno dei suoi colpi preferiti è il Kitten Blast. Inutile dire che adora giocare con Happy, Carla e Panthelilly
    Yachiyo Inugami di Inugami-san to Nekoyama-san: qui si cerca di sfatare il mito secondo il quale cane e gato sono nemici naturali

    Junpei Kōsaka di Nyan Koi!: Junpei in realtà non ama i gatti, ma Kaede, di cui è innamorato, sì. In più è pure allergico ai gatti, ma dopo aver accidentalmente distrutto la statua della locale divinità felina deve aiutare 100 animali se non vuole trasformarsi in gatto. Ma il Dio Gatto per aiutarlo gli dà l’abilità di parlare con i gatti

    Via | AnimeNewsNetwork

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  • È in fin di vita Ozzie, il gatto che ha viaggiato dall’Australia all’Irlanda – La Stampa

    È in fin di vita Ozzie, il gatto che ha viaggiato dall’Australia all’Irlanda – La Stampa

    Nei giorni scorsi avevamo raccontato la storia del gatto Ozzie, ritrovato in Irlanda del Nord dopo un viaggio avventuroso partito dall’Australia. Il microchip che portava, infatti, ne aveva rivelato la provenienza e i volontari del gattile di Armagh che si erano presi cura di lui stavano cercando la sua famiglia. Così, poco dopo, è saltato fuori che Ozzie in realtà si chiama Tigger ed è originario di Sidney. 

    Ora, però, sono arrivate delle brutte notizie per il gattone giramondo dal pelo rosso. I controlli medici a cui è stato sottoposto hanno mostrato che il micio è affetto da insufficienza renale e gli rimarrebbero pochi giorni di vita. 

    «La sua storia e il suo passato si stanno dipanando poco per volta – hanno detto i volontari di Armagh Cats Protection. Alcuni pezzi della sua storia rimangono senza risposta, ma per noi Ozzie sarà sempre il nostro viaggiatore australiano che è arrivato alle nostre cure per un motivo». 

    © Armagh Cats Protection

    «Purtroppo la sua salute si è deteriorata – continuano – e Ozzie è in insufficienza renale. Sta trascorrendo i suoi ultimi giorni con noi e quando sarà il momento finirà in dignità e circondato da amore». I proprietari di Ozzie sono stati trovati dopo una campagna online (con oltre 18 mila condivisioni) lanciata dai volontari, ma purtroppo non riusciranno ad arrivare in tempo per riabbracciare il loro micione. 

    All’inizio si credeva che Ozzie avesse 25 anni. Poi sono saltati fuori i suoi documenti di viaggio. «E’ un animale molto amato chiamato Tigger che ha viaggiato avanti e indietro dall’Australia con il proprio passaporto e come parte di una famiglia amorevole», hanno spiegato i volontari sulla pagina Facebook dell’associazione. Il passaporto dice che Ozzie è nato a Sidney nel dicembre del 1999 e quindi ha 16 anni. Quando il gatto è spuntato in Irlanda non mangiava da chissà quanto tempo e i suoi reni avevano già iniziato a cedere. 

    L’associazione ritiene che Ozzie sia stato portato a Londra, dove è stato trovato nel 2004, dal suo proprietario. Poi, non si sa come, deve essere sgattaiolato via, attraversando il Mare d’Irlanda per giungere fino all’isola, in un viaggio di oltre 700 chilometri. Non sapremo mai quali peripezie abbia passato e in quali luoghi abbia vissuto. Il lungo viaggio di Ozzie rimarrà probabilmente un mistero. Anche perché, come sottolinea la coordinatrice di Armagh Cats Protection Gillian McMullen, il solo che potrebbe raccontare tutta la sua storia, è proprio il dolce e avventuroso Ozzie. 

    *****AVVISO AI LETTORI******

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  • È in fin di vita Ozzie, il gatto che ha viaggiato dall’Australia all’Irlanda – La Stampa

    È in fin di vita Ozzie, il gatto che ha viaggiato dall’Australia all’Irlanda – La Stampa

    Così, poco dopo, è saltato fuori che Ozzie in realtà si chiama Tigger ed è originario di Sidney.

    Ora, però, sono arrivate delle brutte notizie per il gattone giramondo dal pelo rosso. I controlli medici a cui è stato sottoposto hanno mostrato che il micio è affetto da insufficienza renale e gli rimarrebbero pochi giorni di vita.

    «La sua storia e il suo passato si stanno dipanando poco per volta – hanno detto i volontari di Armagh Cats Protection. Alcuni pezzi della sua storia rimangono senza risposta, ma per noi Ozzie sarà sempre il nostro viaggiatore australiano che è arrivato alle nostre cure per un motivo».

    © Armagh Cats Protection

    «Purtroppo la sua salute si è deteriorata – continuano – e Ozzie è in insufficienza renale. Sta trascorrendo i suoi ultimi giorni con noi e quando sarà il momento finirà in dignità e circondato da amore». I proprietari di Ozzie sono stati trovati dopo una campagna online (con oltre 18 mila condivisioni) lanciata dai volontari, ma purtroppo non riusciranno ad arrivare in tempo per riabbracciare il loro micione.

    All’inizio si credeva che Ozzie avesse 25 anni. Poi sono saltati fuori i suoi documenti di viaggio. «E’ un animale molto amato chiamato Tigger che ha viaggiato avanti e indietro dall’Australia con il proprio passaporto e come parte di una famiglia amorevole», hanno spiegato i volontari sulla pagina Facebook dell’associazione. Il passaporto dice che Ozzie è nato a Sidney nel dicembre del 1999 e quindi ha 16 anni. Quando il gatto è spuntato in Irlanda non mangiava da chissà quanto tempo e i suoi reni avevano già iniziato a cedere.

    L’associazione ritiene che Ozzie sia stato portato a Londra, dove è stato trovato nel 2004, dal suo proprietario. Poi, non si sa come, deve essere sgattaiolato via, attraversando il Mare d’Irlanda per giungere fino all’isola, in un viaggio di oltre 700 chilometri. Non sapremo mai quali peripezie abbia passato e in quali luoghi abbia vissuto. Il lungo viaggio di Ozzie rimarrà probabilmente un mistero. Anche perché, come sottolinea la coordinatrice di Armagh Cats Protection Gillian McMullen, il solo che potrebbe raccontare tutta la sua storia, è proprio il dolce e avventuroso Ozzie.

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  • A spasso col gatto al guinzaglio – Wired.it

    A spasso col gatto al guinzaglio – Wired.it

    Portare un gatto a passeggio, o in escursioni anche più impegnative, è possibile? Certo che sì, anche se dipende sia da noi che dal gatto…

    La prima volta che ho visto un gatto in giro al guinzaglio mi ha stupito come se avessi visto un cane camminare su due zampe. Poi ho scoperto che portarsi appresso il gatto non è nulla di straordinario, ma anzi un’attività piacevole e molto sana per gatto e padrone. In effetti a pensarci è logico: il gatto spesso si preferisce al cane perché non deve per forza essere scortato fuori ad ogni pipì, uragani e tormente incluse, ma nulla vieta di insegnare al nostro micio a passeggiare con noi quando e se la situazione lo consente, e se piace a entrambi.

    Le regole che ho seguito io alla fine sono state abbastanza semplici, tradotte e adattate dalle tante esperienze che è possibile raccogliere online, delle quali questa è la mia preferita. Una volta che ci avrete preso la mano, anche andare a campeggiare all’aperto con l’amico peloso sarà un piacere per entrambi.

    Come ho già avuto modo di dire, il principale problema del nostro gatto siamo noi, perché semplicemente capire un gatto e farsi capire non è così facile come potrebbe sembrare. Il secondo problema di un gatto medio di città è l’obesità e la sedentarietà: ma tutte e tre le cose si possono sistemare con una bella escursione, che può rafforzare il rapporto tra noi e loro, e allo stesso tempo rasserenarlo, divertirlo e tenerlo in forma. Soprattutto allontanarlo dalla noia, la peggiore nemica di ogni essere vivente.

    Che fare? Iniziare, se c’è, dal cortile di casa o dal terrazzo. È chiaro che più il gatto è giovane più facile sarà il compito, ma c’è anche da dire che ci sono gatti refrattari alla cosa e tendenzialmente molto facili a spaventarsi. Se avete un gatto di un certo tipo, saprete già che – purtroppo – non tutti i gatti sono adatti a uscire di casa, specie se anziani e malandati. Il gatto da passeggiata deve essere un gatto che si sente a suo agio all’aria aperta, e possibilmente in buone condizioni fisiche. Altro inghippo – ma fondamentale da superare – è il guinzaglio, che sarà semplice da infilare se abbiamo a che fare con un cucciolo, meno facile se si tratta di un adulto, anche se comunque possibile. La cosa è ovviamente indispensabile, non solo per evitare che il gatto si perda, ma anche per evitare che finisca sotto una macchina fuggendo ad esempio da un cane.

    Cani e altri possibili predatori devono essere lontani dal luogo che sceglieremo per fare i primi passi fuori casa. Lo so non è facile, specie se si sta in città, ma è possibile, magari aiutandosi con un orario notturno. Importante anche iniziare quando il clima è mite, ma la giornata – o la serata – non è troppo calda per fare due passi.

    E’ importante capire cosa vuole il gatto: al contrario dei cani, non sempre i gatti amano fare lunghe escursioni, e magari per loro il verde e l’aria fresca da osservare placidamente sotto un albero sono più che sufficienti. Altri gatti, potrebbero invece sorprenderci per la loro intraprendenza, imparando presto ad arrampicarsi e persino a tuffarsi.

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  • Il gatto Tara vince il premio “cane eroe dell’anno” – La Stampa

    Il gatto Tara vince il premio “cane eroe dell’anno” – La Stampa

    Il premio per il cane- eroe dell’anno? L’ha vinto un gatto. Il felino Tara, che è diventato famoso in tutto il mondo per aver difeso Jeremy, il suo padroncino autistico di sei anni, dall’aggressione di un cane, ha strappato il titolo di «eroe» ai quattro zampe che da sempre sono considerati i migliori amici degli uomini. 

    VIDEO: guarda l’intervento di Tara in difesa del piccolo Jeremy  

    A Bakersfield, in California, un pomeriggio di maggio dell’anno scorso il bambino stava giocando in bicicletta, quando un incrocio labrador l’ha improvvisamente raggiunto e attaccato. L’ha fatto cadere per terra, afferrandolo per una gamba. A quel punto il gatto è intervenuto in un lampo, e correndo dietro al labrador l’ha fatto scappare a suon di graffi, ringhi e soffi. Il video di questa scena di salvataggio, che stravolge lo stereotipo del micio che ha paura del cane, è stato caricate su YouTube dal padre del piccolo in un breve filmato dal titolo «My cat saved my son». Ed è diventato virale. Ha già avuto oltre un milione di visualizzazioni, ma non solo: Tara ha aperto una partita di baseball, e il 3 giugno gli è stata dedicata una festa locale. 

    Per Jeremy, che dopo l’incidente è uscito dall’ospedale con otto punti, il gatto è ormai il suo «angelo» custode. «È fantastico aver visto Tara che senza egoismo si è buttata per proteggere nostro figlio», dice il padre Roger Triantafilo, che continua: «Il labrador Scappy non ha neanche capito quale animale l’avesse attaccato. Ma in seguito all’accaduto a lui è stata fatta l’eutanasia». Oggi Tara è diventata la mascotte del quartiere. «E con Jeremy il rapporto è sempre più profondo. Trascorrono molto tempo insieme, e se lui cade dalla bicicletta o piange, lei è la prima a corrergli vicino per cercare di aiutarlo», raccontano i genitori. 

    «Ci ha così colpito il coraggio del felino e la sua rapidità d’azione, che il comitato di selezione ha deciso che un micio così speciale doveva vincere il titolo», ha detto Madeline Bernstein, presidente della «Society for the Prevention of Cruelty to Animals» di Los Angeles, che le ha attribuito il 33esimo «Annual National Hero Dog Award». Nel premio è stata solo fatta una piccola modifica: la parola «dog» è stata sostituita con «cat». 

    *****AVVISO AI LETTORI******

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  • Il gatto Tara vince il premio “cane eroe dell’anno” – La Stampa

    Il gatto Tara vince il premio “cane eroe dell’anno” – La Stampa

    VIDEO: guarda l’intervento di Tara in difesa del piccolo Jeremy

    A Bakersfield, in California, un pomeriggio di maggio dell’anno scorso il bambino stava giocando in bicicletta, quando un incrocio labrador l’ha improvvisamente raggiunto e attaccato. L’ha fatto cadere per terra, afferrandolo per una gamba. A quel punto il gatto è intervenuto in un lampo, e correndo dietro al labrador l’ha fatto scappare a suon di graffi, ringhi e soffi. Il video di questa scena di salvataggio, che stravolge lo stereotipo del micio che ha paura del cane, è stato caricate su YouTube dal padre del piccolo in un breve filmato dal titolo «My cat saved my son». Ed è diventato virale. Ha già avuto oltre un milione di visualizzazioni, ma non solo: Tara ha aperto una partita di baseball, e il 3 giugno gli è stata dedicata una festa locale.

    AFP

    Per Jeremy, che dopo l’incidente è uscito dall’ospedale con otto punti, il gatto è ormai il suo «angelo» custode. «È fantastico aver visto Tara che senza egoismo si è buttata per proteggere nostro figlio», dice il padre Roger Triantafilo, che continua: «Il labrador Scappy non ha neanche capito quale animale l’avesse attaccato. Ma in seguito all’accaduto a lui è stata fatta l’eutanasia». Oggi Tara è diventata la mascotte del quartiere. «E con Jeremy il rapporto è sempre più profondo. Trascorrono molto tempo insieme, e se lui cade dalla bicicletta o piange, lei è la prima a corrergli vicino per cercare di aiutarlo», raccontano i genitori.

    AFP

    «Ci ha così colpito il coraggio del felino e la sua rapidità d’azione, che il comitato di selezione ha deciso che un micio così speciale doveva vincere il titolo», ha detto Madeline Bernstein, presidente della «Society for the Prevention of Cruelty to Animals» di Los Angeles, che le ha attribuito il 33esimo «Annual National Hero Dog Award». Nel premio è stata solo fatta una piccola modifica: la parola «dog» è stata sostituita con «cat».

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