Categoria: Gatti

  • Come trasformare il tuo gatto in Kirby – GameCompass

    Come trasformare il tuo gatto in Kirby – GameCompass

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  • Il linguaggio del corpo del gatto: 5 situazioni per decifrare le sue … – Amando.it

    Il linguaggio del corpo del gatto: 5 situazioni per decifrare le sue … – Amando.it

    Sta ore e ore arrotolato sul divano ma all’improvviso, come preso da un raptus, corre su e giù per le scale di casa. Oppure, mentre lavoriamo al computer, senza pensarci due volte si allunga sulla tastiera. Il gatto domestico è proprio un tipetto imprevedibile! Mosso dal suo spirito indipendente e libero, Micio fa sempre quello che veramente desidera. E noi umani, come possiamo metterci a sua disposizione? Possiamo “anticiparlo” nelle intenzioni? Se, infatti, capire un gatto è importante per stabilire con lui un rapporto ottimale nella vita di tutti i giorni, diventa fondamentare quando c’è qualcosa che non va nella sua salute. Ad aiutarci nell’impresa e la lettura del suo comportamento. Quello del corpo è infatti un vero e proprio linguaggio che ci consente di comunicare con lui, creando un feeling ottimale.

    Corpo, coda e vibrisse sono gli elementi da tenere sotto controllo.

    1. In coda alle emozioni

    Dritta, abbassata, arruffata: con la coda, il gatto esprime delle emozioni ben precise. Se, quando rientriamo in casa (o siamo pronti per dargli la pappa) ci viene incontro con la coda alzata, significa che è ben disposto e sereno. Al contrario, la coda in giù è sinonimo di preoccupazione e insicurezza. Alzi la mano chi non ha mai visto un gatto con la coda arruffata! È il suo modo per diventare… temibile, dirci che è sospettoso e non è il momento di scherzare. Lasciarlo tranquillo per dargli modo di sbollentare la sua agitazione è l’atteggiamento giusto per far sì che torni il sereno. Se, infine, il gatto muove la coda, spostandola in modo netto e deciso a mo’ di frusta a destra e sinistra ci indica che qualcosa lo sta innervosendo o agitando.

    2. Strusciatine, piccoli morsi e occhi “dolci”

    Quando un gatto passa il suo musetto o il suo corpo su di noi partendo dall’angolo della bocca fino all’orecchio, anche per più volte di seguito, significa che “marca” il suo territorio. Siamo suoi… e basta! Attenzione, però, a prenderla come la cosa più romantica del mondo. I gatti, infatti, fanno lo stesso con il divano, lo stipite della porta o un cartone! Piccoli morsi e “testate” alla ricerca di coccole possono essere visti come simboli di affetto ma è quando si sdraiano per terra a pancia in su che ci stanno mostrando la fiducia totale nei nostri confronti. Vietato accarezzarla con troppa enfasi, però!

     

    3. Le espressioni del viso

    Un gatto tranquillo e disponibile ha occhi aperti ma non con la pupilla dilatata, bocca chiusa, vibrisse rilassate e orecchie portate in avanti. Un gatto teso e che non sa come gestire la situazione, invece, tenderà a piegare le orecchie verso la testa e socchiuderà gli occhi. Man mano che la tensione aumenta fino a diventare paura le orecchie saranno sempre più appiattite sulla testa, le pupille tenderanno a dilatarsi e il gatto soffierà o emetterà miagolii via via più acuti. Spesso la sua schiena si incurva ed è pronto per l’attacco.

    4. Sicuro o impaurito?

    Un gatto sicuro e tranquillo si avvicina in modo diretto. Allungare delicatamente la mano verso di lui, gli consentirà di darci un’annusatina e stabilire un primo contatto. Diversamente, un gatto che ha paura assume una posizione più rannicchiata e si muove quasi strisciando, evitando un contatto diretto. Se si riesce a prenderlo in braccio, metterà subito la coda fra le zampe. Accade, ad esempio, quando Micio viene fatto uscire dal trasportino per la visita dal veterinario.

    5. Fare la pasta

    Quando il gatto è rilassato e ha un buon rapporto con il proprio padroncino, gli salta sulle gambe e, oltre a fare le fusa, fa la pasta. Questo movimento viene fatto per la prima volta dal gattino, subito dopo la nascita, per stimolare la fuoriuscita del latte dalle ghiandole mammarie della madre. È, quindi, un segno di legame affettivo.

  • Happy Together. Vivere felici con il proprio gatto, ciclo di incontri … – mentelocale.it

    Happy Together. Vivere felici con il proprio gatto, ciclo di incontri … – mentelocale.it

    Milano – Torna anche nell’autunno 2018 Happy Together. Vivere felici con il proprio gatto, il ciclo di eventi ospitato dal Crazy Cat Cafè di Milano, il primo cat cafè della Lombardia – dove vive una colonia di 9 gatti tutti adottati dalla strada o da associazioni – in collaborazione con Feliway: dal 9 ottobre al 5 novembre 2018 sono in programma tre apericena felini in compagnia del veterinario esperto in comportamento animale pensati per chi ama i gatti e desidera capirli e comunicare con loro al meglio.

    Milano – Durante le serate, ciascuna focalizzata su un tema, la dottoressa Sabrina Giussani (medico veterinario esperto in comportamento animale e presidente senior di Sisca – Società Italia Scienza del Comportamento Animale) porta i partecipanti a capire il mondo e il comportamento felino con tanti consigli utili per rendere felice il proprio gatto e vivere insieme in armonia.  Di seguito il programma completo.

    • Martedì 9 ottobre – Convivendo: due o più gatti sotto lo stesso tettoPer comprendere come comunicano i gatti è necessario osservarli. I segnali emessi con il corpo, le orecchie e la coda, i vocalizzi, le graffiature e così via sono messaggi che aiutano a leggere le emozioni e le intenzioni dei piccoli felini. Così facendo è possibile aiutarli a diventare amici.
    • Lunedì 22 ottobre – Ma i gatti amano i cambiamenti? Traslochi, viaggi, cambiamenti in casa, ospiti … come aiutare micio se non ama tutte queste novitàIl trasportino è per la maggior parte dei gatti, visto con terrore. Quando si spaventano, infatti, i piccoli felini lasciano feromoni di allarme che aderiscono al trasportino e lo connotano come un oggetto negativo. Per imparare a viaggiare con tranquillità durante le vacanze o un trasloco è fondamentale conoscere le necessità comportamentali e la comunicazione dei gatti.
    • Lunedì 5 novembre – Bebè in arrivo: i miti da sfatare e il rapporto tra gatti e bimbiFin dai primi mesi di gravidanza è possibile annunciare al gatto l’arrivo del neonato: la mamma, massaggiando la pancia, trasmette al piccolo felino la gioia provata. La comunicazione emozionale, infatti, è percepita con facilità dai gatti: l’arrivo a casa e la conoscenza tra i piccoli di casa deve essere mediata dai genitori così che l’interazione inizi nel migliore dei modi.

    Milano – Ogni appuntamento prevede la formula apericena a 20 euro a persona (numero limitato di posti per rispetto della tranquillità dei gatti) a partire dalle ore 19.30. Per info e prenotazioni, 02 84542739.

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  • Gatto anziano: 10 modi per renderlo felice e sano – GreenStyle

    Gatto anziano: 10 modi per renderlo felice e sano – GreenStyle

    Il gatto è un animale indipendente, ma con l’età aumentano le sue necessità e le richieste di attenzione. Se intorno ai sette anni è considerato un adulto, verso i dieci anni si trasforma in un tenero senior, fino a diventare un dolce vecchietto dopo i quindici anni. Per agevolare la seconda parte del suo percorso di vita è bene affiancarlo adeguatamente, così da garantirgli una migliore aspettativa esistenziale. In modo da riconoscere eventuali anomalie e malesseri, aiutando Fufi ad adattarsi alla nuova condizione di gatto anziano.

    Controlli

    I veterinari consigliano di far visitare il gatto ogni sei mesi perché, in età adulta, questa tempistica equivale a due anni di età e tante cose possono cambiare. Il medico potrà programmare esami, vaccinazioni, controlli approfonditi così da valutare il quadro generale di salute.

    => Scopri perché adottare un gatto anziano

    Alimentazione

    La tipologia di cibo va scelta dopo un consulto con il veterinario che potrà indicare il prodotto più adatto, in particolare dopo una visita per vagliare le condizioni del micio. Spesso non è indispensabile passare subito a cibo per gatti senior, perché l’amico potrebbe richiedere ancora un genere specifico di alimentazione.

    Peso

    Monitorare il peso è importante, un aumento eccessivo o un dimagrimento repentino possono indicare la presenza di un malessere o di un problema. L’osservazione è fondamentale perché la variazione può risultare graduale e lenta, e per questo motivo silente e pericolosa.

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    Osservazione del comportamento

    Gatto

    Come anticipato, l’osservazione è importante: Fufi non è in grado di esternare problematiche e dolore e, per questo motivo, continua a condurre la sua vita senza mostrare nulla. Ma ogni minima variazione comportamentale e di abitudini va vagliata e riportata al veterinario, in particolare se dorme più del dovuto e tende a nascondersi.

    Lettiera

    Se il gatto non utilizza più adeguatamente la lettiera, potrebbe indicare una difficoltà in corso, sia legata all’urgenza fisiologica che ti tipo motorio. Il micio potrebbe trovare arduo accedere allo spazio per problemi alle articolazioni, oppure la sabbia risultare sgradevole o dolorosa per i cuscinetti delle sue zampe.

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    Deiezioni

    Gatto mobile

    Un controllo in apparenza poco gradevole ma necessario, ovvero l’osservazione delle deiezioni presenti nella lettiera per valutare una condizione di eccessiva costipazione o l’assenza di urina. Questo potrebbe sottendere problematiche di tipo intestinale, renale ma anche di diabete.

    Movimento

    Il movimento può aiutare a mantenere il gatto attivo, ma con l’età possono sopraggiungere problematiche ai legamenti e alle articolazioni. Sistemare i suoi accessori alla giusta altezza può agevolare i suoi passi, come appoggiare una piccola scaletta al letto così da permettergli di salire senza sforzo.

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    Ambiente comodo

    Gatto scatola

    Il micio deve poter usufruire di spazi comodi, come una cuccia soffice, e di angoli della casa riparati da correnti d’aria o da sbalzi di temperatura. Se amano guardare fuori dalla finestra è bene sistemare sul muretto un giaciglio stabile, così che possa osservare in pieno relax. Maglioni vecchi, copertine, oggetti morbidi, tutto è utile per rendere il suo relax completo.

    Relax

    Il micio deve potersi rilassare adeguatamente senza problemi, sonnecchiare se ne ha bisogno e riposare le sue zampe colpite da dolori e artrite. Il veterinario potrà consigliare i rimedi più adatti per diminuire la problematica, placarla e rendere più serena la vecchiaia del micio.

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    Affetto

    Gatto

    Un micio anziano richiede più cure e attenzioni, quindi anche più affetto perché maggiormente più fragile e bisognoso di rassicurazioni. Dedicategli tutto il tempo che serve per stimolarlo mentalmente e fisicamente, senza lesinare in fatto di amore e affetto.

    17 settembre 2018

  • Storie di gatti e gabbiani: gli animali all'esterno del Condominio 2.0 – TRIESTEALLNEWS

    Storie di gatti e gabbiani: gli animali all'esterno del Condominio 2.0 – TRIESTEALLNEWS

    17.09.2018 – 09.34 – Continuando sull’argomento dell’articolo precedente, gli “animali domestici”, di seguito ho voluto trattare l’abitudine di dar da mangiare da parte di
    appassionati cittadini ad animali non domestici che coabitano nella nostra città, in prevalenza gatti “randagi” (così sono definiti i gatti senza padrone dalla Legge Quadro n. 281/91), ormai adottati e perfino a volte raccolti in vere e proprie colonie censite dagli uffici preposti. Rimarco sempre il concetto che l’attenzione si indirizza soprattutto sull’educazione e la civiltà di noi cittadini e non sulla responsabilità degli animali in quanto tali.

    Molti condomini provvedono, come gesto di affetto, a portare sistematicamente cibo ai gatti del loro quartiere; molti però poi non provvedono alla pulizia degli spazi comuni condominiali quali giardini e/o dei marciapiedi in prossimità del portone d’entrata dell’edifico, provocando quindi problemi di igiene e fastidi vari, fra i quali un caso accaduto in un condominio che amministro, che sinteticamente riporto.

    Una signora amante dei gatti, non condomina tra l’altro, provvede con cadenza quasi giornaliera ad alimentare una numerosa colonia ancora non censita, sulla proprietà priva del condominio; all’appuntamento non giungono più solo i gatti da lei tanto amati, ma anche aggressivi gabbiani e “cornacchie”!
    I gatti ormai scappano ed il cibo viene divorato dai volativi, costringendo la signora ad una lotta impari con quest’ultimi nel tentativo di difendere il pasto dei suoi “animali condominiali”.

    Il risultato è che tutte le macchine del posteggio in prossimità della zona “mensa” sono imbrattate. e il solo passaggio pedonale è diventato pericoloso per i condomini che vorrebbero tornare a casa, andare a lavoro o solo stazionare nel loro giardino / posteggio; difatti i gabbiani, animali molto territoriali, si sono impadroniti della zona collocandosi sui lampioni stradali a sentinella del passaggio e sui balconi dell’edificio utilizzandoli come proprio nido. Nel caso specifico un altro soggetto, inoltre, questa volta inquilino del condominio, oltre sicuramente ad essere molto meno educato, ha preso l’abitudine di lanciare cibo ai gabbiani dal balcone, per integrare la dieta somministrata dalla signora dei gatti.

    Cosa si può fare per risolvere questo problema?

    In primis, al condomino che getta cibo dal balcone viene inoltrata una lettera di diffida in cui lo si invita a non farlo più, dopo aver distribuito a tutti i condomini una circolare più generica ed essendo a seguito di ciò lo stesso stato indicato quale responsabile di detta azione.
    Nel caso specifico, infatti, l’art. 674 del Codice Penale recita: “Chiunque getta o versa, in un luogo di pubblico transito o in un luogo privato ma di comune o di altrui uso, cose atte a offendere o imbrattare o molestare persone, ovvero, nei casi non consentiti dalla legge, provoca emissioni di gas, di vapori o di fumo, atti a cagionare tali effetti, è punito con l’arresto fino a un mese o con l’ammenda fino a duecentosei euro.”
    Inoltre, anche nel regolamento condominiale era previsto detto divieto, però senza essere indicata alcuna sanzione pecuniaria; con difficoltà, quindi, ma sembrerebbe con efficacia, l’azione di far smettere il soggetto e di portarlo a recedere dalla sua abitudine di alimentazione volante ai gabbiani si compie.

    Mentre per la signora non condomina, che combatte contro i gabbiani in difesa dei suoi amati gatti, viene allertata la polizia locale con idonea denuncia, dimostrando con documentazione fotografica lo stato di pericolo venutosi a creare per i condomini e la scarsa igiene conseguente sia per la presenza concentrata dei volatili nella zona che a seguito della somministrazione di cibo per i gatti.

    La Legge Quadro n. 281/91 a riguardo prevede quanto segue:

    • è vietato maltrattare i gatti che vivono in libertà;
    • i gatti che vivono in libertà sono sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo;
    • i gatti in libertà possono essere soppressi soltanto se gravemente malati o incurabili;
    • le associazioni protezionistiche possono, d’intesa con le unità sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in libertà, assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza.

    Le persone autorizzate alla gestione delle colonie devono altresì rispettare le norme igienico-sanitarie, per quanto riguarda in particolare le modalità di somministrazione del cibo ai gatti, avendo cura di evitare che rimangano avanzi e che il suolo pubblico – come su quello privato – possa risultate insudiciato. È possibile segnalare la colonia compilando l’apposita scheda “Segnalazione per il censimento dei gatti che vivono in libertà”, disponibile anche presso il Canile Sanitario. Per gli eventuali problemi igienici, di collocamento casette rifugio, o per l’accreditamento di nuovi referenti di colonia, ci si può rivolgere all’Ufficio Zoofilo del Comune di Trieste, mentre per la presenza di gatti ammalati si può contattare il Canile/Gattile Sanitario.

    In conclusione quindi, meglio sarebbe lasciare alla loro vita non domestica quei gatti cittadini che per il loro istinto troveranno di cosa alimentarsi in natura come hanno fatto per lungo periodo prima dello scoppiare di questa “abitudine”; certo, invece, sia per compassione che per questioni igienico-sanitarie diventa importante vigilare sul loro stato di salute, chiedendo aiuto e segnalando situazioni anomale agli uffici preposti sopramenzionati, limitandosi quindi per esternare l’affetto al gatto triestino a una semplice carezza, premurandosi prima di comprendere se il gatto sia disposto a riceverla.

  • Gatti in mostra a palazzo Te. Tre eventi per 600 visitatori – Gazzetta di Mantova

    Gatti in mostra a palazzo Te. Tre eventi per 600 visitatori – Gazzetta di Mantova

    MANTOVA. Costruire ponti tra la cultura e il sociale. È l’obiettivo della mostra a Palazzo Te “Gatti in arte, senz’arte e né parte” organizzata dal Comune di Mantova con i suoi Musei Civici e il settore Ambiente, per sostenere Gattorandagio, l’associazione di volontari che gestisce il gattile comunale di Bosco Virgiliano. L’iniziativa è stata illustrata da Alessandra Zamperini dell’Università di Verona, dal direttore di Palazzo Te Stefano Benetti e dall’assessore all’ambiente Andrea Murari, che ha voluto sensibilizzare la cittadinanza sull’adozione dei gatti randagi.

  • Gatto Sacro di Birmania, uno dei gatti più belli al mondo – Moondo (Blog)

    Gatto Sacro di Birmania, uno dei gatti più belli al mondo – Moondo (Blog)

    Sono molte le caratteristiche che rendono il Gatto Sacro di Birmania un gatto particolare e meraviglioso. Bellezza unica, portamento elegante, pelo morbido le cui origini sono avvolte in un velo di mistero…

    Gatto Sacro di Birmania, uno dei gatti più belli al mondo

    Il Gatto Sacro di Birmania ha un’origine ed una storia particolare, infatti, la leggenda narra che questi gatti vivevano all’interno di grandi monasteri e avevano la funzione di guida spirituale per i monaci. Dopo la morte dei monaci, i gatti dovevano essere un tramite per la loro anima.

    Nascono originariamente in Birmania e, dopo aver rischiato l’estinzione durante la Seconda Guerra Mondiale, sono stati poi trovati in Europa. Quindi, nel dopoguerra, sono stati riselezionati di nuovo e di nuovo riallevati e oggigiorno esistono diversi allevamenti.

    Gatto Sacro di Birmania, uno dei gatti più belli al mondo (www.tuttogreen.it)

    Come riconoscere un Gatto Sacro di Birmania

    Le particolarità che contraddistinguono il Gatto birmano sono molteplice. Tra le principali c’è la guantatura, ovvero il gene bicolore che dona alla punta delle zampe il colore bianco. La guantatura non deve sorpassare il metacarpo e, nella zona posteriore, deve essere quasi come una “V” rovesciata.

    Altro particolare è l’incredibile colore degli occhi, un blu zaffiro intenso. Questo colore, sempre come narra la leggenda, è stato donato da una dea come gesto di ringraziamento per aver vegliato sul corpo del monaco defunto. Colore blu zaffiro, colore degli occhi della dea stessa. Così come per i piedi bianchi, sintomo di purezza.

    Oltre ad essere stupendi, sono anche degli ottimi compagni. Sono abituati a vivere in un habitat domestico, e preferiscono muoversi tra gli ambienti di casa piuttosto che all’esterno. Sono giocarelloni, socievoli ed ottimi compagni, soprattutto con i bambini.

    La particolarità del Gatto Sacro di Birmania è il suo mantello, simile a quello del gatto Siamese. Il loro gene Himalayano dona la colorazione della punta delle orecchie e dei piedi di un altro colore rispetto a quello del mantello. La sua bellezza, infatti, è data dal contrasto tra il colore del mantello, tendenzialmente chiaro, con il muso scuro.

    Le cure

    Il gatto sacro di Birmania non necessita di particolari cure, se non quelle legate alla manutenzione del suo mantello. Per avere una perfetta brillantezza e lucentezza di pelo occorre lavarli e, come tutti gli altri gatti a pelo medio-lungo hanno bisogno di una buona spazzolata almeno 2 volte la settimana.

    Per quanto riguarda il cibo, apprezza sia umido che secco, che è in grado di gestire da solo. Dunque è un felino che non tende all’obesità.

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  • Usa, il graffio del suo gatto gli provoca la 'febbre dei conigli' – Blasting News

    Usa, il graffio del suo gatto gli provoca la 'febbre dei conigli' – Blasting News

    Ciò che è accaduto [VIDEO]negli Stati Uniti d’America, precisamente in Missouri, stato federale del Midwest, farà senza dubbio preoccupare i milioni di italiani che si ritrovano un gatto in casa. Già, perché un uomo è stato infettato dal graffio apparentemente innocuo del proprio gatto che ha fatto sì che quest’ultimo contraesse la cosiddetta ‘febbre dei conigli’. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Mattino, l’uomo stava tentando di salvare il proprio gatto che si era ammalato di leucemia felina ma, nel momento in cui è stato graffiato dal felino, dopo circa una settimana di febbre alta sono spuntati degli orribili rigonfiamenti tra il volto e il collo.

    Contrae la febbre dei conigli dopo essere stato graffiato dal proprio gatto

    La malattia da cui è stato contagiato l’uomo è detta in termini scientifici Francisella tularensis, un batterio appartenente alla famiglia delle Francisellaceae che causa la tularemia ghiandolare. L’uomo ha cominciato ad avere i sintomi della patologia dopo che il suo gatto era ormai morto e questi sono peggiorati nel giro di due mesi. Lo spiacevole episodio è stato diffuso dal New England Journal of Medicine, il quale ha subito spiegato che la problematica è insorta con tutta probabilità a seguito del graffio o di un morso, mentre il padrone del felino stava tentando di fare una puntura al gatto per tentare di curarlo. Stando a quanto si apprende, però, pare che si tratti di un’infezione davvero molto rara negli esseri umani: negli Usa, infatti, si parla di massimo circa duecento casi all’anno.

    Dopo aver contratto la cosiddetta ‘febbre dei conigli‘, l’uomo è stato curato con doxiciclina con un ciclo di quattro settimane e pian piano i suoi rigonfiamenti sono migliorati, dopo cinque giorni, per poi scomparire completamente nel giro di tre settimane. Come è stato già specificato in precedenza, questa patologia [VIDEO]può essere trasmessa per contatto o per morso da parte di animali infetti attraverso la cute o le mucose e, in particolar modo, da parte di conigli o roditori in generale. Tuttavia, anche i gatti, come si è potuto apprendere nel caso del sessantottenne del Missouri, potrebbero essere portatori di tale malattia. Per evitare il più possibile la diffusione di questo batterio sarebbe utile adottare alcune operazioni di precauzione come lavare spesso le mani, usare delle mascherine protettive e controllare spesso l’eventuale presenza di zecche sul proprio animale.

  • CUORGNE' – Gatto colpito da un proiettile in via Brigate Partigiane – QC QuotidianoCanavese

    CUORGNE' – Gatto colpito da un proiettile in via Brigate Partigiane – QC QuotidianoCanavese

    Ancora idioti che non trovano di meglio che passare il tempo a sparare agli animali d’affezione. In questo caso ad un gatto. E’ successo l’altro giorno a Cuorgnè, in via Brigate Partigiane. In una zona, oltretutto, ampiamente abitata: l’imbecille avrebbe potuto colpire chiunque, magari anche un passante o un bambino.

    Il micio, tutto nero di proprietà di un residente della zona, è stato colpito senza alcun motivo con una pistola o un fucile ad aria compressa. Il proiettile si è infilato sotto la schiena per fortuna senza ledere organi vitali. «Il gatto ora sta bene – conferma il proprietario (che ha postato anche le foto) attraverso i social network – ringrazio il veterinario Berta per le cure e la sua disponibilità».

    Tantissimi i commenti di sdegno comparsi nelle ultime ore su Facebook. E, del resto, a Cuorgnè non è nemmeno la prima volta che qualche idiota si diverte a sparare ai gatti.

  • Decine di gattini rubati in una sola settimana, è caccia ai ladri – Il Gazzettino

    Decine di gattini rubati in una sola settimana, è caccia ai ladri – Il Gazzettino

    di Nicola Munaro

    PADOVA – Di chiamate e segnalazioni via mail, o attraverso la pagina Facebook, ne sono arrivate decine solo nell’ultima settimana, tanto da Padova quanto dalla provincia. Senza distinzione. Solo in città, poi, i casi accertati sono più di venti, ma la vera paura è che il numero sia destinato a crescere con il passare del tempo. Perché nel padovano sono tornati a sparire i gatti. Non solo quelli delle colonie feline sparse per i parchi e le vie della città del Santo, ma anche i gatti di proprietà. A denunciare la situazione, sulla propria pagina Facebook, è stata la sezione padovana dell’Enpa, l’Ente nazionale per la protezione degli animali, che in una decina di righe ben visibili sul web ha messo tutti in allarme. Perché il sospetto, forte, è che quei felini che sembrerebbero spariti nel nulla, vengano poi usati per scopi alimentari o messi nel mercato nero degli animali. È lo stesso post a raccontare cosa stia succedendo. «A Padova e provincia stanno sparendo numerosi gatti di privati. Sono state avvistate in zona persone che giravano con trasportino e crocchette dicendo, interpellate, che cercavano il loro gatto oppure che facevano parte di una associazione animalista senza specificare quale – si legge – se le vedete, cercate di avvicinarle e chiedete spiegazioni dicendo che essendo spariti gatti in zona, i residenti avevano già allertato la Polizia locale. Fate liberare il gatto asserendo che è il vostro o quello di una vicina e che se lo portano via le denunciate. Informateci di eventuali avvistamenti. È importante», conclude l’avviso pubblicato giovedì mattina dai responsabili della pagina.

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