Questi disegni che avete fatto con la maestra sono veramente bellissimi. Mi dite cosa rappresentano e come avete fatto a farli?
«Abbiamo fatto i gatti». «La maestra ci ha detto di disegnare i gatti. Anzi, un gatto. O solo la faccia, oppure tutto il corpo». «Anche la coda». «Sono dei gatti colorati». «Ci sono dei gatti di tutti i tipi». «Abbiamo usato i colori a olio. Sono come quelli a cera, solo che sono ad olio». «Abbiamo disegnato dei gatti che abbiamo visto. Io ho fatto solo la faccia con i baffi e le orecchie, gli occhi, la bocca». «Sono belli perché sono colorati». «Sono belli perché li abbiamo colorati sul cartoncino nero che aveva la maestra, allora i colori sono più belli». «A me è piaciuto molto disegnare il mio gatto».
Visto che sono così belli, io e la maestra abbiamo deciso di costruire un libro con i vostri disegni. Un libro o un cartellone. Per raccoglierli e poterli vedere tutti insieme. Perciò aggiungiamo ai disegni anche delle frasi. Però delle frasi sui gatti, eh? Allora, chi mi dice come sono fatti?
«I gatti sono pelosi». «Hanno le orecchie morbide». «Alcuni gatti hanno il pelo più lungo, altri hanno il pelo più corto. Però sono tutti pelosi, morbidi». «I gatti sono belli». «I gatti miagolano». «Hanno quattro zampe e una coda». «Possono essere maschi o femmine. Poi sono degli esseri viventi. Degli animali». «Sono animali domestici perché possono stare in casa e non danno fastidio. Anche perché non sono molto grandi». «I gatti bevono il latte». «Io ho un gatto e delle volte gli rovescio le orecchie per gioco». «Non bisogna tirare la coda ai gatti perché altrimenti si arrabbiano e possono anche graffiarti». «Ci sono gatti alti o bassi. Grandi o piccoli. Se sono appena nati sono piccoli, sono gattini». «I gatti sono molto silenziosi. Anche quando camminano. Non si sentono, quando vengono». «Hanno due occhi gialli o verdi. Due occhi rotondi». «Per me i gatti sono come delle piccole tigri in miniatura. Infatti camminano come delle piccole tigri». «Hanno paura di tutti, i gatti. Però sanno fare anche paura. Con le unghie». «Ci sono gatti che attraversano la strada». «Ci sono gatti neri. Se attraversano la strada i gatti neri, dopo i gatti neri portano sfortuna». «Hanno le orecchie piccole, pelose».
Cosa fanno i gatti?
«Il mio gatto dorme quasi sempre. Quando è in casa, dico. Invece quando va fuori è come se si sveglia». «Mangiano. O cercano da mangiare. Oppure si riposano». «Stanno sempre sdraiati». «Giocano a far rotolare le palline. A rincorrerle». «Io ho un gatto che non vuole mai stare con me ma solo con la mamma perché mia mamma gli dà da mangiare». «Fanno delle battaglie tra gatti, certe volte». «Per me quando fanno la lotta dei gatti, secondo me, dei gatti si mordono sul collo». «Sono molto intelligenti». «I gatti possono saltare su un tavolo o anche sulla cartella». «Il mio gatto se gli tiri la coda ti morsica». «Ma perché tu vuoi sempre tirargli la cosa?». «I gatti però non sono come dei pupazzi. Bisogna trattarli bene. Non sono come dei giocattoli perché anche loro sono degli esseri viventi e se gli fai male dopo soffrono». «A me piacciono molto i gattini». «I gatti mangiano anche la carne, la pasta. Mangiano tutto, non solo le crocchette».
E il loro comportamento come è? Come è il loro carattere?
«Un po’ timidi. Perché hanno sempre paura». «Certe volte vengono a letto». «Per me sono un po’ permalosi, furbi». «Sono intelligenti». «Per me sono più feroci dei cani, anche se i cani li inseguono, perché loro hanno le unghie più lunghe, più affilate, e dopo possono arrampicarsi anche sugli alberi. Sono bravissimi». «Sono veloci, rapidi, svelti, ma anche pigri, hanno sonno». «I gatti sono miagolanti». «Sono affettuosi. Ti danno i bacini. Ti leccano». «I gatti hanno sempre fame». «Il mio gatto certe volte sbadiglia». «Ci sono anche gatti che sono tigrati». «A me piace accarezzare i gatti perché sono morbidosi». «Sono simpatici». «Sono utili perché fanno compagnia. Mia nonna, per esempio, ne ha due di gatti». «Ci sono anche i gatti randagi: sono quelli senza padrone». «I gatti sono molto affezionati ai loro padroni».