Genova – Ti direbbe che gli manchi. Anche se sei uscito da dieci minuti. E, anzi, che «quasi non si ricorda più la tua faccia». Ti direbbe che gli hai dato per sbaglio due volte la pappa la mattina ma ha fatto finta di niente perché «è stato uno dei giorni più belli della mia vita». E ti direbbe che è depresso, molto. Così tanto, così profondamente che poi basta che gli rispondi che c’è una palla in giro se l’è dimenticato in un momento.
Sono solo alcuni dei messaggi che potrebbero scambiarsi un cane e il suo umano se fosse possibile. Sono solo alcuni dei geniali post che fanno parte di un Tublr (una sorta di mini sito che raccoglie brevi testi) che si chiama “Text from my Dog”. Nato negli Stati Uniti, da un po’ di tempo una sua “mini versione” sta girando sulle bacheche di Facebook in Italia con una traduzione non del tutto corrispondente al linguaggio creato dall’inventore.
“Text from dog”: se il tuo cane potesse mandarti messaggi: “gli scambi”
Ad esempio, è esilarante quella in cui il cane informa il padrone che è arrivata una lettera dalla banca. Scrive: “Hai ricevuto una lettera”. Lui risponde: “ok”. Il cane: “Dalla banca, credo”. E l’uomo: “Ok”. Il cane conclude: “Aveva il sapore di qualcosa di importante”.
O, ancora, lo scambio in cui il cane si sente molto giù. Scrive: “Credo di essere depresso”. L’uomo sa benissimo come farlo riprendere in un secondo: una foto di una pallina e una domanda: “Cosa è questa?”. Il quattrozampe: “E’ una palla! Oh mio Dio! E’ una palla! E’ il giorno più bello della mia vita!”.
Non finisce qui. I messaggi tra uomo e cane sono a centinaia. C’è tutto l’arco di una vita insieme, tutto il linguaggio inespresso di un rapporto fatto di sguardi, cenni, silenzi e fischi. Un universo di emozioni che vanno da un essere vivente a un altro e che hanno sin dalla notte dei tempi dimostrato che il concetto di “incomunicabilità” non esiste nemmeno tra due specie diverse. E già solo questo dovrebbe far riflettere su quanto è assurdo che lo sia tra quelle dello stesso genere (leggi “esseri umani”).
“Text from dog” può essere semplicemente preso per quel che è: un colpo di genio basato sull’ironia. Oppure può rappresentare un breviario del bestiario, inteso come l’enciclopedia che ci include tra le bestie tanto quanto le altre. Ma con la nostra presunzione di voler umanizzare qualsiasi “vivente” che ci circondi. E che serva, in questo senso, ridendo e condividendo attraverso i social gli scambi di battute, a renderci più semplici di quel che siamo. Veri e essenziali come i cani, quei compagni di vita che potrebbero dirci che bastano pure pochi secondi per sentire la mancanza di qualcuno, ma altrettanto pochi istanti per dimenticarsi di qualsiasi male che sia stato fatto.
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