!Non abbiamo notizia ufficiali di avvelenamenti – dice Gianni Rainieri, comandante del corpo Forestale provinciale – ma sappiamo che in alcune zone qualcuno sparge queste esche per avvelenare animali selvatici che risultano dannosi per l’agricoltura”
di P.G.R.
Crema, 18 febbraio 2016 – Sono otto gli animali avvelenati nelle ultime settimane e la causa sembra essere stata individuata nella lumachina, un potente veleno che di solito si mette negli orti per disinfestarli dalle chiocciole e che provoca in chi lo ingerisce, una emorragia velocemente letale. Il territorio dove sono avvenuti questi avvelenamenti è tra il quartiere di San Bernardino di Crema e la campagna di Ricengo e Offanengo. Ultimo caso, un alano che la proprietaria aveva portato a spasso in questo tratto di campagna. La donna si è accorta che il suo cane aveva trovato e mangiato una polpetta e che subito dopo aveva cominciato a star male. L’alano era stato immediatamente portato nella clinica veterinaria di via Stazione, dove il personale aveva tentato di fermare l’emorragia, senza però riuscirci e il cane era morto di lì a poco. «Non abbiamo notizia ufficiali di avvelenamenti – dice Gianni Rainieri, comandante del corpo Forestale provinciale – ma sappiamo che in alcune zone qualcuno sparge queste esche per avvelenare animali selvatici che risultano dannosi per l’agricoltura. Abbiamo, invece, trovato la persona che ha serrato le fauci di un cucciolo con del nastro adesivo».
Come avete proceduto?
«Per prima cosa questa persona, che abita a Campagnola Cremasca, è stata denunciata per maltrattamenti. Andrà sotto processo a Cremona. Quindi abbiamo cercato di capire come aveva potuto arrivare a tanto».
E adesso il cane dov’è?
«È stato riaffidato al proprietario, con la raccomandazione di controllare meglio a chi affida gli animali».
P.G.R.
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