Giovedì, 12 Novembre 2015 14:18
Ieri in XII Commissione Affari Sociali, il Sottosegretario Vito De Filippo ha dichiarato l’appoggio del Governo all’iter legislativo prospettato dal Presidente On Mario Marazziti: introdurre nell’ordinamento nazionale una legge per la riduzione dello spreco alimentare, il recupero e il riuso delle eccedenze. “Non vi è dubbio – ha dichiarato il Sottosegretario- che lo sperpero, che diventa rifiuto e che ha un costo per l’intera collettività, comporta a sua volta un dispendio di risorse naturali e idriche utilizzate per produrre gli alimenti, consumo di concimi e di fertilizzanti e, soprattutto, emissioni di anidride carbonica a ogni livello della filiera”.
La Legge in lavorazione dovrebbe favorire, con semplificazionie agevolazioni, il consolidamento e la moltiplicazione di inizative già in essere per la cessione di beni alimentari. Ma non solo. La nuova normativa dovrà anche prevedere “una serie di misure che, nel rispetto dei regolamenti comunitari in materia, garantiscano la salubrità e l’idoneità dei beni alimentari ceduti”, in favore del «consumatore finale» inteso come colui che non utilizza tali prodotti nell’ambito di un’operazione o attività di un’impresa del settore alimentare.
Nel solco della normativa già disponibile- La «Distribuzione dei prodotti alimentari a fini di solidarietà sociale» non è una novità normativa in senso assoluto. Il Sottosegretario ha ricordato che, ai sensi della legge 25 giugno 2003, n. 155, le ONLUS che effettuano, a fini di beneficenza, distribuzione gratuita agli indigenti di prodotti alimentari, sono equiparate, nei limiti del servizio prestato, ai consumatori finali.
Il regolamento (CE) 178/2002 richiede che- in ogni fase della produzione, della trasformazione e della distribuzione- sia essere assicurata la rintracciabilità degli alimenti, dei mangimi, degli animali destinati alla produzione alimentare e di qualsiasi altra sostanza destinata o atta a entrare a far parte di un alimento o di un mangime. In caso di situazioni di allerta alimentare, infatti, è fondamentale poter individuare l’ultimo distributore che deve essere responsabile della dichiarazione della provenienza dell’alimento ai fini dell’informazione al consumatore ed eventuale ritiro del prodotto qualora sia necessario adottare da parte delle autorità competenti delle misure di prevenzione o gestione del rischio in situazioni di emergenza sanitaria. A tal fine, la vigente normativa dispone che gli operatori devono disporre di sistemi e di procedure che consentano di mettere a disposizione delle autorità competenti le informazioni al riguardo disponendo di sistemi e procedure per individuare le imprese alle quali hanno fornito i propri prodotti.
De Filippo ha anche richiamato il decreto legislativo n. 109 del 1992 per puntualizzare il concetto di «termine minimo di conservazione» e “data di scadenza”; con il primo si deve intendere ” il limite oltre il quale l’alimento è sicuro, ma può non conservare alcune caratteristiche organolettiche, quali ad esempio la fragranza, l’odore, la sofficità. Gli alimenti che hanno superato tale termine, possono essere commercializzati garantendo l’integrità della confezione e le idonee condizioni di conservazione”. Invece, per «data di scadenza» si intende “la data di scadenza che comprende il giorno, il mese ed eventualmente l’anno, e comporta la enunciazione delle condizioni di conservazione, e, qualora prescritto, un riferimento alla temperatura in funzione della quale è stato determinato il periodo di validità”.
Spreco di medicinali- Con riferimento al riutilizzo di beni di «prima necessità», De Filippo ha introdotto il tema dei medicinali non utilizzati, non scaduti e correttamente conservati. Ha quindi sottoposto all’attenzione della Commissione l’opportunità di far rientrare nel provvedimento in itinere anche i farmaci “avendo cura, tuttavia, di predisporre un impianto normativo che escluda la possibilità di tale iniziativa, quando i medicinali non presentano il confezionamento integro ovvero, quando presentano difetti di produzione, non offrendo la garanzia di qualità e sicurezza”. Sul punto il Presidente della XII Commissione ha fatto presente che per la riduzione dello spreco di farmaci è stata presentata una proposta di legge ad hoc dall’On Donata Lenzi.
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Le sette proposte di legge sullo spreco alimentare
C. 3057 Gadda, C. 3167 Mongiello, C. 3196 Faenzi, C. 3237 Sberna, C. 3274 Nicchi, C. 3248 Mantero e C. 3191 Causin.