Il termometro in Minnesota segnava almeno -17° quando Char Gruber si è accorto di un gattino nero che vagava lunga una strada, con il pelo coperto dalla neve.
«Ha alzato una zampa, poi l’altra» racconta l’uomo determinato a salvare quel micio sfortunato. Così, con l’aiuto di due amiche, ha messo alcune gabbie trappole per catturarlo. E poco dopo i due hanno sentito un “tintinnio”: il micio era finito nella gabbietta e loro finalmente potevano portarlo da un veterinario.
Lì la sorpresa: il gatto ha il microchip e il suo proprietario si chiama Justin Frey. Quel micio nero si chiama Freddie ed era scomparso da casa dal 20 settembre 2015 da una città a 25 chilometri dal luogo del suo ritrovamento.
Quando Freddie e Justin si sono riuniti, il gattino ha riconosciuto il suo amico umano e si buttato fra le sue braccia. Da quando è tornato a casa non ha smesso di fare le fusa.
«Freddie si è addormentato sul lato destro del mio letto, come se nulla fosse capitato. E alla mattina rimane lì a crogiolarsi al sole d’inverno» ha detto il suo amico umano.
«Quando ero bambino ho perso il gatto e ancora oggi mi chiedo che cosa gli sia successo – racconta Char Gruber -. Per fortuna, e grazie al microchip, Justin non ha bisogno di chiedersi la stessa cosa».
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