SASSARI. Non potrà mai neppure immaginare da che parte si trova Sassari e che profumo hanno quei prati verdi all’uscita della città, però quel suo sguardo fiero e professionale oggi potrebbe essere intaccato da un sorriso. “Diesel”, il pastore belga poliziotto di sette anni rimasto ucciso nello scontro tra i terroristi e i corpi speciali della polizia, a Parigi, avrà un luogo pubblico a lui intitolato: si tratta del giardino davanti agli uffici dei Servizi veterinari, nel plesso di Rizzeddu.É stato Franco Sgarangella, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Sassari a lanciare la proposta. «Ho letto dell’uccisione di “Diesel” – ha detto – e la notizia mi ha molto colpito, si tratta di una ulteriore vittima della follia omicida dei terroristi. “Diesel” è ancora una volta la dimostrazione della fedeltà e della generosità dei cani poliziotto addestrati per difendere l’uomo, a costo della vita. Davvero un esempio di eroismo per il quale chiederò al commissario straordinario Agostino Sussarellu di poter dedicare a questo eroe il giardino davanti agli uffici dei Servizi veterinari».La storia di “Diesel” ha commosso il mondo. Il pastore belga è stato ucciso e ha salvato quattro vite umane: ferito gravemente ha indietreggiato fino a raggiungere il suo compagno di tante missioni e si è accasciato ai suoi piedi.Era un malinois, un cane pastore belga specializzato nell’assalto e nella ricerca di esplosivi, il suo compito era quello di valutare la minaccia. “Diesel” è entrata per prima nel covo dei terroristi, non perchéfosse meno importante, solo perché aveva qualità eccellenti: fiuto, istinto e fedeltà. Era una del Raid, cani che non hanno paura di niente, in perfetta sintonia con i conduttori, senza giubbotti antiproiettile, senza protezioni. Il suo sacrificio ha aperto la strada al blitz della polizia.

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