Non lo vedremo più Camillo, il cane con la targa. Il basset hound diventato un’autentica star in tutta Finale, ma in particolare a Finalborgo, è morto. Lo piangono tutti quelli che lo conoscevano, che lo vedevano dondolare con le zampette posteriori appoggiate a quello speciale supporto che il suo padrone gli aveva confezionato su misura per consentirgli, comunque, di camminare.
Il cane infatti, come ci aveva raccontato il suo padrone, Cristiano Di Pasquale, aveva perso l’uso delle zampe posteriori nel 2012 a causa di due ernie che gli avevano compresso il midollo, facendogli perdere la sensibilità agli arti inferiori. Così si spostava con un carrellino fatto su misura per le vie del paese. Di solito a Finalmarina, al mattino, il resto del giorno nel Borgo.
Camillo aveva fatto breccia nel cuore di tutti, amanti dei cani o meno. Quel suo incedere dondolante, le lunghe orecchie che spazzolavano strade e marciapiedi, le zampe corte e dalla pianta larga. Aveva, Camillo, uno sguardo malinconico, ma era sempre pronto ad accettare saluti e carezze. Subito dopo la coda, ecco apparire la targa con il suo nome e la sigla della provincia. Come un veicolo. Lui che andava così piano. Per via dell’invalidità. Cristiano era riuscito a pagare la riabilitazione in clinica, nella fase successiva all’operazione, grazie a una colletta organizzata su Facebook dagli amici di Camillo.
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