Per i senzatetto accompagnati da animali, Roma non ha posto. Nella Capitale, chi cerca rifugio dal gelo invernale, è costretto a lasciare il proprio compagno di vita per strada. Così rifiuta l’accoglienza, mettendo a rischio la propria salute e quella dell’animale, specie se i temometri scendono sotto zero. E da Termini all’Eur, da Ostiense a Tiburtina, i senzatetto che si muovono con un amico a quattro zampe sono tanti.
“Siamo in prima linea per chiedere che i centri aprano le porte anche ai clochard con i cani – spiega Loredana Pronio, presidente di FederFida Onlus – vogliamo difendere i diritti dei tanti senzatetto ai quali viene negata l’accoglienza nelle strutture preposte, comunali e religiose, solo perché vogliono portare con sé i loro animali”.
FederFida sta affiancando i volontari di City Angels che da anni assistono i senzatetto della Capitale portando loro coperte, vestiti e bevande calde. L’obiettivo, tramite un attento lavoro di ricognizione dei luoghi dove i clochard cercano rifugio, è realizzare un censimento. Quante sono e dove si trovano le “coppie” alle quali è interdetto di fatto l’accesso al sistema di accoglienza.
“Giovanni e Indiana sono un esempio dei casi che stiamo cercando – spiega Pronio – Giovanni è un senzatetto che da un anno e qualche mese ha una cucciolona con sè, e da un anno e qualche mese non viene accettato dai centri e dalle strutture”. Come lui ce ne sono tanti, troppi, per ignorarne l’appello.
Il prossimo appuntamento per il monitoraggio di strade e stazioni è fissato per il 28 gennaio. Durante la serata i volontari distribuiranno cento sacchi a pelo regalati a City Angels da un imprenditore della Capitale.
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