Una piccola gattina randagia con le zampe posteriori paralizzate deve la vita ad un cane compassionevole che l’ha trovata da sola e l’ha portata in salvo. McTinybeans ha poche settimane di vita, ma non sarebbe sopravvissuta ancora a lungo.
Probabilmente proprio a causa della sua paralisi è stata abbandonata. Ma per fortuna un doberman l’ha annusata in una aiuola e l’ha sollevata per portarla in salvo, come se avesse subito capito il suo problema di mobilità. «E’ stato dolcissimo e delicato», raccontano i volontari del The Paw Project di Santa Monica, che ora se ne stanno prendendo cura.
La gatta era ricoperta di pulci e le sue zampe completamente paralizzate non facevano sperare niente di buono. Ma «abbiamo dovuto riabilitare tanti gatti che sono stati feriti dal declawing – l’intervento chirurgico di rimozione degli artigli – e abbiamo i nostri trucchi».
Per McTinybeans è stato studiato un preciso piano di riabilitazione a base di agopuntura e massaggi con uno spazzolino da denti elettrico. Terapie già sperimentate dal Paw Project con ottimi risultati. «Quando ci sono delle lesioni spinali, l’obiettivo e riuscire a far tornare il cervello a comunicare con le zampe». E in pochi giorni il cucciolo ha iniziato a ottenere la sensibilità nelle zampe.
Il suo viaggio di recupero sarà lungo, ma ora ha tante persone che credono in lei.
«Anche lei stessa non riusciva a crederci quando ha iniziato a muovere le zampe la prima volta. Ora continueremo per aiutarla e stimolarla per sviluppare la muscolatura ed essere sempre più autonoma». Una strada in salita, certo, ma costellata ogni giorno da tanti piccoli successi.
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