Gatti che spariscono dall’oggi al domani. Gatti che verrebbero uccisi, lavati nei lavatoi comunali e poi appesi ad essiccare nelle giornate di sole. Per diventare poi cibo per la massiccia colonia di cinese che vive in paese e nella vicina Barge. Trova linfa per nuove polemiche ed accuse sui social network la “leggenda metropolitana” (sarà veramente tale?) che pone il nostro felino domestico in vetta ai gusti a tavola degli orientali.
L’allarme arriva da Bagnolo Piemonte, paesone di 6mila persone posto quasi sul confine fra le province di Cuneo e Torino che fa delle cave di pietra e della sua estrazione (finite anch’esse in mano ai cinesi che sono riusciti a rompere il cerchio) il suo “oro grigio”, la ricchezza dei suoi abitanti e del Comune.
Scrive P.L. sulla sua bacheca Facebook: “Io ed altri abitanti di Bagnolo Piemonte, non trovando i nostri gatti, spariti da circa 15 giorni, li abbiamo visti oggi stesso appesi ad essiccare davanti al mio negozio. Testimoni oculari hanno visto nei giorni scorsi i “cinesi” lavare i gatti morti nei lavatoi comunali per poi ripulirli ed essiccarli nelle giornate di sole. Gli abitanti di questo comune non possono continuare a vivere con la paura che il proprio animale domestico sia vittima di una caccia illegale cittadina! E’ un reato! Chi entra in questo paese deve rispettare le regole civili e morali di chi lo abita. Io mi rifiuto di tacere oggi, domani e sempre. Oggi sono i gatti, domani i cani e chissà dopodomani…. Basta!
Abbiamo testimonianze fotografiche e testimoni oculari. Vengono violati il buon costume, la decenza, la convivenza pacifica, il rispetto per il prossimo, la tutela degli animali. Ricordo e sottolineo: è reato! Cosa dobbiamo aspettare ancora? Il fatto si ripete ogni anno, due volte all’anno! Siamo oppressi da una finta ‘colonizzazione pacifica’ che però di pacifico ha ben poco. Faccio notare inoltre che per il paese vi sono tantissimi volantini con foto di gatti scomparsi, con i numeri di telefono dei padroni che li cercano ancora.
Voglio porre fine a questa violenza, a questa aggressione, a questa mafia! Solo rendere pubblica la cosa può fermarli! Le lacrime ce le teniamo per noi perchè per chiunque è ‘solo un gatto’ ma per chi l’ha cresciuto e amato come un bambino, come solo chi ha un animale domestico può capire, è molto di più”.
R.G.