Anche il gatto più pigro e domestico, con l’arrivo delle giornate assolate tipiche della bella stagione, non disdegna abbandonare letti e divani per accomodarsi sul balcone. Eppure questo luogo della casa può rappresentare un pericolo per il felino e una preoccupazione per il proprietario. Per i piani più alti vi è il rischio concreto che l’animale cada, ferendosi in modo anche grave, mentre il quadrupede potrebbe approfittare di quelli più vicini al suolo per fuggire senza troppa fatica. Come mettere in sicurezza, di conseguenza, balconi e terrazzi?
Prima di procedere, poiché i consigli di seguito elencati prevedono interventi variabili sulla struttura del balcone, è necessario informarsi sulle eventuali norme da rispettare. Per le abitazioni singole potrebbero esservi precise limitazioni di decoro a livello di piano regolatore, mentre per i condomini delle regole da rispettare e approvate in sede di assemblea. Le informazioni di seguito riportate, pertanto, hanno un carattere unicamente illustrativo.
Reti morbide
La prima soluzione per garantire una permanenza sicura al gatto è quella di dotarsi di apposite reti morbide, da fissare sulla ringhiera dello stesso balcone. Vendute praticamente da tutti i negozi di animali, queste soluzioni sono solitamente realizzate in un materiale elastico e presentano una trama speciale, affinché il felino non ne possa approfittare per arrampicarsi. La loro funzione principale è evitare che l’animale fugga, approfittando dello spazio disponibile tra pavimento e ringhiera o fra i pannelli di quest’ultima.
=> Scopri le idee di sicurezza per i gatti in estate
Per una sicurezza aggiuntiva, alcuni modelli presentano anche delle protezioni lisce e chiuse sull’estremità superiore, per escludere che il gatto, nel tentativo di arrampicarsi, possa cadere rovinosamente.
Reti rigide
Si tratta di una soluzione meno versatile rispetto alla precedente, poiché nata come struttura fissa, da mantenere sul terrazzo in qualsiasi stagione. Sempre disponibili nei negozi specializzati, le reti fisse si appendono a muri e ringhiere con speciali viti e offrono una protezione pressoché completa.
La loro natura rigida, tuttavia, potrebbe facilitare l’arrampicata del gatto, pronto a trovare una superficie d’appoggio resistente sotto le sue zampe. Per questa ragione, le reti rigide si estendono solitamente fino al soffitto o, ancora, prevedono speciali tettucci per eliminare qualsiasi via di pericolosa fuga. Richiedendo in alcuni casi delle opere di muratura, è sempre necessario vagliare regolamenti e leggi in vigore, anche con l’aiuto dell’amministratore di condominio.
Percorso attivo
Una delle più recenti innovazioni sul fronte della cura del gatto all’esterno è rappresentata da quelli che, almeno nel linguaggio comune, sono definiti come percorsi attivi. Si tratta di una serie di composizioni chiuse, solitamente in rete rigida, che garantiscono all’animale piena autonomia evitando però il contatto con i pericoli esterni.
=> Scopri come alimentare il gatto in estate
I percorsi chiusi, spesso dall’aspetto simili a tunnel, possono estendersi in orizzontale oppure in verticale: di norma presentano al loro interno delle specifiche possibilità di arricchimento per il gatto, come giocattoli, palline, corde, amache, rifugi e dislivelli. In genere l’entrata del percorso viene collegata alla porta del balcone o dell’uscio di casa, approfittando della classica fessura a ribalta pensata proprio per gli animali domestici, se presente. I costi d’acquisto possono essere abbastanza sostenuti, ma il montaggio è di norma semplice: i singoli moduli si combinano a piacere, sfruttando cerniere a incastro.
17 agosto 2018