C’è a chi non piace trovarsi topi o uccellini sullo zerbino di casa: uno scienziato inglese propone di spegnere i geni della caccia nel Dna dei mici
Le principali caratteristiche del gatto sono l’indipendenza e l’istinto da cacciatore, due tratti distintivi che spesso lo spingono a portare sullo zerbino di casa un uccellino o un topolino come trofeo (che influisce anche sul tipo di alimentazione che dovrebbero avere). “Guardate come sono stato bravo” ci vuole dire il gatto quando lascia questo tipo di souvenir davanti alla porta. Souvenir che, però, non piacciono proprio a tutti i proprietari di gatti. Per venir loro incontro John Bradshaw, scienziato della Bristol University, sta valutando la possibilità di modificare geneticamente i gatti rimuovendo dal loro Dna l’istinto del cacciatore.
Secondo Bradshaw, la propensione alla caccia nel gatto è determinata da 15-20 geni che, una volta identificati e mappati, potrebbero essere “spenti” per rendere gli animali più tranquilli e sedentari. Oltre alla castrazione e alla sterilizzazione, operazioni che già smorzano l’indipendenza e l’attività fisica dei gatti (anche quelli domestici, infatti, dovrebbero uscire e muoversi ogni tanto) quella proposta dallo scienziato inglese è una soluzione ancor più drastica, che renderebbe i mici molto più legati alla casa e molto più pigri.
Per i gatti domestici la caccia non è solo un istinto volto alla ricerca del cibo perché, come accade in quasi tutte le case, i mici vengono nutriti con croccantini e pappe per loro molto più appetibili. Per i nostri gatti la caccia è anche un momento e un’occasione di gioco fatta di agguati, corse ed esplorazione, una naturale espressione del loro istinto felino che non si traduce necessariamente nella conquista della preda. Come ammette lo stesso Bradshaw che ha condotto la ricerca, infatti, togliere l’istinto del cacciatore al gatto significherebbe privarlo di una parte essenziale. Oltre alla razze, in futuro potremo anche scegliere gatti che non cacciano? L’esperto di Bristol lo ritiene inevitabile.
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