Vicenza, gatti torturati e uccisi: spunta biglietto di rivendicazione, “animalisti feccia della società”. Le ultime notizie sul caso dei felini seviziati: sono due gli autori del folli gesti 11 dicembre 2017 Silvana Palazzo
Vicenza, gatti torturati e uccisi (Foto: LaPresse)
Si arricchisce di particolari inquietanti il caso dei gatti seviziati a Malo, in provincia di Vicenza. Qualche settimana fa il corpo di un gattino di pochi mesi era stato abbandonato, poi lungo la roggia di via Maroncelli è stato trovato torturato e ucciso un altro gatto, con un biglietto di rivendicazione. L’autore di questi terribili gesti non sarebbe lo stesso: nel secondo caso, infatti, ci sarebbe stata emulazione. Sarebbe stato proprio il biglietto, scritto in stampatello minuscolo con qualche errore ortografico, a tradire il mitomane che, in base a quanto scritto nella lettera, si vanta di essere l’autore del primo gesto, sbagliandone però la datazione. Il ritrovamento del primo gatto, legato con fascette elettriche e probabilmente morto di stenti, era stato reso noto i primi di novembre dopo i dovuti accertamenti, ma la macabra scoperta risaliva a diversi giorni prima. Uno sconsiderato gesto di emulazione, del resto – come riportato dal Giornale di Vicenza – questa era stata la pista più battuta dai carabinieri della Compagnia di Schio.
GATTI SEVIZIATI: LETTERA DI RIVENDICAZIONE TRADISCE MITOMANE
Nel biglietto di rivendicazione trovato accanto al cadavere del secondo gatto, scritto su carta quadrettata, c’è un messaggio anche contro la categoria degli animalisti “di m… feccia della società”. L’autore sul foglio di carta quadrettata ha scritto anche di “aver posto termine alla vita del primo gatto e di avere goduto talmente tanto nel leggere i commenti che lo riguardavano da averlo rifatto per voi”, riferendosi sempre agli animalisti e in particolare con un riferimento all’Enpa, che nel primo caso aveva pubblicato la foto del ritrovamento. I carabinieri della Compagnia di Schio, guidati dal maggiore Vincenzo Gardin, stanno indagando per risalire all’autore della lettera e al responsabile della morte dei due gatti. La procura con il pm Claudia Brunino, come riportato da Il Gazzettino, ha aperto un fascicolo contro ignoti per maltrattamenti aggravati dalla morte dell’animale.
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