Nessuno si aspettava che sarebbe mai tornato a camminare. E invece questo micio ha stupito tutti. Due mesi fa è stato trovato in fin di vita sul ciglio di una strada del New Jersey. E un buon samaritano si è fermato per soccorrerlo e portarlo al pronto soccorso veterinario.
«Pensavano fosse stato investito da un’auto, ma solo quando i veterinarilo hanno ripulito dal sangue e sottoposto ai raggi X si sono accorti che in realtà gli avevano sparato», racconta Kelley Peters del Kitty Krusade, gruppo di soccorso della cittadina di Montclair, a cui i medici si sono rivolti per lo stallo del micio.
«Ovviamente», ho risposto. «E visto quello che stava combattendo, aveva bisogno di un nome da duro. È per questo che l’ho battezzato Clint Eastwood».
Clint era stato ferito al collo e aveva tre vertebre gravemente danneggiate. «Era in fin di vita e la prognosi non era buona: dipendeva dell’ossigeno e c’era l’alto rischio che rimanesse paralizzato per sempre». Anche se fosse sopravvissuto alle gravi ferite, «le probabilità che tornasse a camminare erano molto scarse, ma nessuno ha mai rinunciato a lui».
E Clint, giorno dopo giorno, ha dimostrato la sua volontà di vivere. È stato nutrito come un pulcino. E man mano che recuperava energia, fioriva. Kelley è stata con lui in ospedale ogni giorno, per lavarlo, accudirlo e tifare per lui.
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Poi, due settimane dopo l’incidente, è accaduto l’inaspettato: ha iniziato a muoversi, usando le zampe anteriori. «Clint voleva camminare e muoversi ad ogni costo, era così impaziente… Sapeva che poteva tornare a camminare ed era solo una questione di tempo: e anche quando si sentiva frustrato, o le sue zampe non rispondevano come dovuto, non ha mai rinunciato al suo allenamento quotidiano».
Sono passati due mesi e «Clint continua a sbalordire tutti con i suoi progressi: ora sgambetta, e riesce anche a salire le scale e fare tutte le cose che di solito fanno i mici». E nonostante il suo passato traumatico, Clint continua a mostrare amore per umani: «È super felice, dolce, amorevole: una vera macchina per le fusa».
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